[Officina] Gli attrezzi per la bici, parte seconda. La trasmissione
Gli attrezzi per il passaggio dei cavi interni al telaio e il taglio delle guaine
Gli attrezzi per il passaggio dei cavi interni al telaio e il taglio delle guaine
I telai nuovi a cavi interni sono sempre forniti di tubicini guida per il passaggio cavi, quindi teoricamente non necessitano di attrezzi.
Quelli usati raramente sono forniti di tubicini guida, in caso di manutenzione può succedere per sbadataggine di tirar via tutto oppure su telaio nuovo un passaggio se lo sono dimenticato.
I cavi interni donano pulizia alla linea, una buona protezione ma sono oggettivamente una seccatura a lavorarci su.
C’è chi progetta passaggi interni ben fatti, chi si spinge a creare le guide interne su telai in fibra di carbonio (su quelli in acciaio ben fatti ci sono sempre) ma c’è anche chi interpreta il passaggio interno come due fori e via, piangetevela voi.
Perché effettivamente tirar fuori quel cavetto può scuotere il sistema nervoso anche del più serafico meccanico.
Soluzioni artigianali le inventammo noi meccanici per diletto, sfruttando un magnete o le guaine termostringenti.
Una applicazione con queste guaine potete leggerla nell’articolo indicato in basso.
Sostituzione cavi interni – La procedura facile ed economica per la creazione delle guide per la sostituzione dei cavi interni al telaio
Se avete aperto l’articolo avrete visto che vengono sfruttati i vecchi cavi come guida.
Se invece il telaio è del tutto nudo, senza né cavi a poter fare da guida né tubicini premontati, l’unica è ricorrere a un attrezzo magnetico.
Ne esistono di varie marche ma il principio di funzionamento è uguale per tutti.
Potete vederlo all’opera nell’apposito articolo.
Inserire cavi interni con attrezzo magnetico – Come inserire guaine, tubi idraulici e cavi Di2 con apposito attrezzo che sfrutta i magneti
Quale che sia la scelta della marca, è importante che siano presenti le varie “punte” e che il cavetto guida sia adeguatamente lungo.
I cavi trasmissione viaggiano nella guaine, quindi serve tagliarle e rifinire il foro.
Una volta tagliata la guaina è bene assicurarsi che il foro sia preciso, non schiacciato.
Basta un punteruolo, costruirselo è semplice. Qui in basso uno artigianale, un pezzo di tubo con dentro una vite limata a misura.
Va bene anche un vecchio raggio.
Il discorso taglio e rifinitura è valido anche per le guaine freno, ma visto che esistono sia impianti meccanici che idraulici, approfondiremo nel relativo articolo.
Fine di questa puntata, alla prossima.
Buone pedalate
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
complimenti per gli articoli!, per noi appassionati sono vera manna 😉 Saresti così gentile da darmi per favore maggiori dettagli dell’estrattore a vite che usi per le calotte pressfit? l’hai autocostruito o si acquista ? funziona anche per i movimenti centrali che hanno le due calotte con i cuscinetti unite da un tubo? oppure si può usare solo se le calotte sono separate? grazie
Ciao Stefano, funziona bene coi cuscinetti, le calotte no (manca la spinta) ma tanto quelle poi vengono via facile battendo la circonferenza dall’interno. Dopo sono da buttare, ma del resto è un lavoro che fai quando il movimento devi cambiarlo, quindi ha poca importanza.
L’ho acquistato, cercando in rete lo trovi. Evito pubblicità gratuita…
Le calotte sono sempre separate, il tubo è una protezione, ovviamente staccabile altrimenti come faresti a mettere una calotta a destra e una sinistra?
Fabio
Buondì. Visto che è il mio primo commento su questo blog mi prendo un attimo per farti i miei complimenti. Ti ho “scoperto” tramite IlCicloviaggiatore ed i tuoi post mi stanno tornando molto utili per i miei piccoli lavori di manutenzione.
Ora, volevo chiederti due cose, in questo passaggio:
“Un paio di barattolini di grasso, uno al litio e l’atro al teflon per cuscinetti, mozzi, serie sterzo, filettature, ausilio nel montaggio e protezione.”
non capisco per quali usi si ricorra all´uno e per quali l´altro
E, seconda cosa, (sono molto ignorante su questi argomenti) perché petrolio bianco e non Acquaragia come sgrassante?
Ciao Igor, la scelta del grasso dipende dall’operazione; negli articoli della rubrica officina troverai spiegato quando uso l’uno o l’altro, fare un riassunto qui è davvero lungo.
Petrolio perché meno aggressivo e “oleoso” dell’acquaragia, che rovinerebbe irrimediabilmente molti componenti.
Fabio
Ah… azz!
Tipo? Mi è capitato di usarla per pulire i mozzi ed il deragliatore posteriore, devo preoccuparmi di averli danneggiati?
No, se hai fatto una pulizia veloce no. E nemmeno se erano parti lucidati e sei stato abbastanza rapido.
Se però li lasci in ammollo si, li rovini, a iniziare dalla finitura superficiale.
In futuro evita…
Fabio