[Test] Pirelli Cinturato Gravel All Road

Tempo di lettura: 6 minuti

Recensione dedicata a un copertoncino gravel con chiara destinazione per l’asfalto e i sentieri compatti.

Amplia la più che abbondante gamma di casa Pirelli, conta ormai sette diversi modelli capaci di affrontare ogni possibile fantasia in cui si voglia declinare il proprio gravel.

Non dico che è la gomma che mancava, sia perché vista la rapidità con cui l’azienda della P lunga sforna novità mi potrebbe smentire da qui a breve; e sia perché anche altre aziende offrono pneumatici per il gravel leggero e la chiara propensione all’asfalto.

Però senza dubbio con una scelta così ampia ma tutta votata al fuoristrada si sentiva la mancanza di un copertoncino in grado di assecondare chi usa la gravel per lo più sul bitume, magari con piglio sportivo, lasciando all’off road su sentieri compatti la propria voglia di gravel.

Nel corso degli anni, da quel Cinturato Gravel H che fu il primo modello a essere presentato, li ho testati quasi tutti. Mi manca l’Adventure, studiato a detta di Pirelli per le tue “… avventure in bikepacking; il battistrada è più leggero nella parte centrale e più aggressivo sulla spalla, essendo i tasselli di derivazione off-road orientati a favorire il supporto in fuoristrada“.

Rimedierò appena possibile, queste settimane sono piene e mentre scrivo ho appena iniziato a familiarizzare con altra copertura Pirelli, la PZero Race 4S.

A cui aggiungere un improvviso ingorgo negli arrivi in redazione, con tre bici da provare contemporaneamente. 

Dovendo scegliere tra questo All Road e l’Adventure che pure mi intriga ho scelto il primo proprio perché si differenzia molto dagli altri modelli in gamma.

Ma senza farvi perdere ulteriore tempo con le mie chiacchiere, andiamo subito a conoscere in dettaglio le Pirelli Cinturato Gravel All Road.

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Questa recensione è presente anche in video

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COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Faremo la fine dell’asino di Buridano!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ma no, dai, la scelta è facile.
      Quale non lo so, che avrebbe potuto fare l’asino non l’hanno saputo dire né Schopenhauer, né Leibniz o Spinoza e tanti altri, figuriamoci io che posso dire…

      Fabio

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