[Officina] Gli attrezzi per la bici, parte seconda. La trasmissione
Gli attrezzi per pacco pignoni e ruota libera
Gli attrezzi per pacco pignoni e ruota libera
Il pacco pignoni e la ruota libera (che qui si intende come pignone singolo o pacco pignoni avvitato su mozzo a filetto, non il corpetto su cui si innestano i pignoni) hanno sempre una chiusura a ghiera.
La forma di questa ghiera varia da produttore a produttore, per non parlare poi delle vecchie ruote libere, quando ognuno faceva per sé peggio di ora.
Non ha senso per il normale ciclista dotarsi di ogni possibile estrattore; uno, massimo due di solito coprono le bici mediamente in casa.
Nel caso della ruota libera, che ripeto qui si intende sempre come pignone singolo o cassetta avvitata al mozzo, possiamo ridurre a 7 gli standard più diffusi, ricomprendendo in questi anche alcuni vintage.
Non è settore che tratto molto quello delle fixed, bici che fanno uso appunto di ruote libere.
C’è comunque un articolo dove è illustrata la fase di montaggio.
Montiamo la fixed/SS, parte seconda: completiamo la bici – La descrizione dettagliata delle restanti operazioni, dal montaggio delle ruote e dei pignoni all’uso dello smagliacatena e la lunghezza giusta della catena, l’installazione dei freni e di tutto ciò che resta per completare la bici.
Gli estrattori per pacco pignoni più diffusi sono essenzialmente due, uno a standard Shimano/Sram e l’altro a standard Campagnolo. Altri produttori, per esempio Chris King, Sun Race, American Classic e via così hanno scelto di adottare anche loro lo standard Shimano/Sram. Ma c’è chi ha preferito optare per lo standard Campagnolo o li ha abbracciati entrambi a seconda del prodotto a listino.
Per comodità è meglio identificare solo con la doppia versione Shimano/Sram e Campagnolo
Esistono anche con pin di sicurezza, per far si sia sempre centrato ed evitare che l’attrezzo scappi. Quello più sottile è per mozzi QR, l’altro per mozzi a perno passante.
Con questi estrattori possiamo solo avvitare; per svitare, ossia rimuovere la cassetta pignoni, serve aggiungere agli estrattori un secondo attrezzo: la chiave a frusta.
Il suo scopo è tener ferma la cassetta, impedendole di ruotare altrimenti svitare la ghiera sarebbe impossibile.
Nell’articolo in basso la procedura per rimuovere sia pacco pignoni che ruote libere.
La rimozione del pacco pignoni – Come rimuovere un pacco pignoni o una ruota libera.
Con l’arrivo delle trasmissioni monocorona e pacchi pignoni con il 10 o addirittura il 9 finale inizia a farsi strada un nuovo attrezzo che sostituisce la chiave a frusta ma ne conserva identica funzione.
C’è anche una pinza, in alternativa.
In vecchie bici è possibile trovare soluzioni “ibride” per il fissaggio dei pignoni.
Per esempio i mozzi Maillard elicoidali, che vogliono una loro chiave specifica; in uso su vecchie francesine a pedali, mia passione, non è stato facile reperirla.
Oppure vecchie cassette Suntour, che sfruttavano il pignone più piccino come ghiera di chiusura. In questo caso serve avere due chiavi a frusta.
Ora una occhiata agli attrezzi per la catena di trasmissione.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
complimenti per gli articoli!, per noi appassionati sono vera manna 😉 Saresti così gentile da darmi per favore maggiori dettagli dell’estrattore a vite che usi per le calotte pressfit? l’hai autocostruito o si acquista ? funziona anche per i movimenti centrali che hanno le due calotte con i cuscinetti unite da un tubo? oppure si può usare solo se le calotte sono separate? grazie
Ciao Stefano, funziona bene coi cuscinetti, le calotte no (manca la spinta) ma tanto quelle poi vengono via facile battendo la circonferenza dall’interno. Dopo sono da buttare, ma del resto è un lavoro che fai quando il movimento devi cambiarlo, quindi ha poca importanza.
L’ho acquistato, cercando in rete lo trovi. Evito pubblicità gratuita…
Le calotte sono sempre separate, il tubo è una protezione, ovviamente staccabile altrimenti come faresti a mettere una calotta a destra e una sinistra?
Fabio
Buondì. Visto che è il mio primo commento su questo blog mi prendo un attimo per farti i miei complimenti. Ti ho “scoperto” tramite IlCicloviaggiatore ed i tuoi post mi stanno tornando molto utili per i miei piccoli lavori di manutenzione.
Ora, volevo chiederti due cose, in questo passaggio:
“Un paio di barattolini di grasso, uno al litio e l’atro al teflon per cuscinetti, mozzi, serie sterzo, filettature, ausilio nel montaggio e protezione.”
non capisco per quali usi si ricorra all´uno e per quali l´altro
E, seconda cosa, (sono molto ignorante su questi argomenti) perché petrolio bianco e non Acquaragia come sgrassante?
Ciao Igor, la scelta del grasso dipende dall’operazione; negli articoli della rubrica officina troverai spiegato quando uso l’uno o l’altro, fare un riassunto qui è davvero lungo.
Petrolio perché meno aggressivo e “oleoso” dell’acquaragia, che rovinerebbe irrimediabilmente molti componenti.
Fabio
Ah… azz!
Tipo? Mi è capitato di usarla per pulire i mozzi ed il deragliatore posteriore, devo preoccuparmi di averli danneggiati?
No, se hai fatto una pulizia veloce no. E nemmeno se erano parti lucidati e sei stato abbastanza rapido.
Se però li lasci in ammollo si, li rovini, a iniziare dalla finitura superficiale.
In futuro evita…
Fabio