[Presentazione] Drali Oasi

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Oggi conosciamo la Drali Oasi, novità di quest’anno per l’azienda milanese. Al momento in cui scrivo a catalogo sono previsti due modelli gravel: questa Oasi con telaio in alluminio e la Miraggio, una vera e propria opera d’arte in acciaio. In pratica il mio tipo di bici preferita.

E infatti non è stato semplice decidermi: Oasi o Miraggio? Beh, la risposta è questo test, ho scelto la versione che posso definire più abbordabile economicamente senza rinunciare a lavorazioni esclusive, soluzioni tecniche raffinate e dettagli capaci di emozionare un appassionato come me.

La Oasi è stata con me molte settimane, mentirei se dicessi che le ho dedicate tutte al test. No, del resto ve l’ho raccontato, mi ha dato un tale piacere usare questa bici che fin troppo spesso ho lasciato notes e strumenti a casa per uscire a zonzo, noi due, senza impegni e affanni da recensione.

Si, in sottofondo non ho mai smesso di studiarla, anche durante le nostre zingarate a pedali. E ho quasi (ri)scoperto un modo di andare in bici che a causa dei test continui mi diventa sempre più raro.

Confido che Drali perdonerà questa mia pigrizia nel pubblicare ma la colpa è anche loro: non avessero creato una bici così piacevole da usare me ne sarei liberato prima…

Però ho anche messo a frutto il tempo passato insieme, ormai siamo diventati buoni amici io e la Oasi e l’ho scelta per testare le Pirelli Cinturato Gravel All Road di cui leggerete a breve. 

Una scelta dettata da due fattori: ormai conoscevo benissimo la bici e quindi potevo isolare le gomme in prova; ho sempre avuto scarso feeling con le Challenge Gravel Grinder che ho trovato montate sulla Oasi, già nel test che pubblicai tempo fa misi in evidenza come soprattutto nelle curve veloci rimandassero una certa instabilità.

Forse un limite mio con queste coperture ma sapete che se non mi sento sicuro al 100%, io tiro i remi in barca.

E quindi benvenute le All Road perché ho portato al massimo potenziale, altissimo vi anticipo, la Oasi su strada.

Non contento ho montato anche le Pirelli Cinturato Gravel RC, modello molto sportivo e più orientato all’off road, portando anche qui al massimo potenziale la Oasi, pure nel fuoristrada più estremo, quello che invade il campo delle Mtb specialistiche.

Non basta; nella continua ricerca di nuovi obiettivi per tenermi la bici più a lungo possibile ho montato portapacchi e borse cercando l’anima girovaga di questa bici.

Manca solo un test in bikepacking ma è in programma, sono in attesa del nuovo set creato da BacMilano ma lui è più pigro di me…

Insomma, tanti chilometri che si tradurranno in tante parole. Pure troppe e per questo, dopo aver impaginato, ho deciso di tornare su miei passi e sdoppiare l’articolo, come spesso faccio quando la sezione relativa al “Come è fatta” diventa impegnativa.

La prova su strada seguirà a breve nella pubblicazione, è di fatto già pronta, serve solo limare qualcosa e poi montare il video test, una novità per me, sapete non amo le video recensioni ma spero vi farà piacere.

Ora basta chiacchiere, iniziamo a vedere come è fatta.

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