[Test] Met Trenta 3K Carbon Mips Air®

Le conclusioni

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Le conclusioni

Vi ho raccontato spesso che il Met Trenta Carbon è il casco che dalla sua recensione in poi uso ogni volta che non devo indossarne altri “per lavoro”.

Non è solo il suo fascino, l’uso di materiali pregiati o il comfort perfetto: semplicemente lo sento mio, come fosse stato disegnato sulla mia testa.

Privo di Mips, mi sono chiesto in questi anni se mai l’avrebbero aggiunto e se l’aggiunta avrebbe sacrificato il feeling che ho con questo casco.

Tra l’altro, per mia curiosità, in questi anni ho seguito alcune recensioni straniere del Trenta Carbon e molti hanno raccontato come anche per loro questo sia diventato il casco preferito dopo averlo provato.

Il nuovo Met Helmet Trenta 3k Carbon Mips Air porta sulle spalle una pesante responsabilità: non far rimpiangere il fratello più anziano.

E la risposta la conoscete se mi avete letto fin qui: degno erede.

Tutto ciò che è possibile provare in modo oggettivo (tranne test di laboratorio) ha ottenuto il massimo punteggio sul mio notes.

Quindi per rispondere alla domanda posta in chiusura del precedente paragrafo, cosa è rimasto da dire? 

Beh, son rimaste quelle che sul mio notes appunto nella colonna delle “sensazioni”.

Indefinibili, non è mai qualcosa che puoi parametrare: la ventilazione, la traspirabilità o ci sono o non ci sono, le sensazioni sono impalpabili.

E sono un terreno minato perché frutto delle esperienze personali, anche dei gusti se vogliamo.

Però è anche vero che sono anni che recensisco caschi, ne ho usati di tutti i tipi e tutti i prezzi, quindi un buon bagaglio a cui attingere c’è.

La sensazione regina è che indossi il Met 3K Mips Air e dimentichi di averlo in testa. Da subito.

Ecco, quando la sensazione è così naturale allora vuol dire che il casco è di altissimo livello.

Non è qualcosa riservato solo ai top di gamma, seppure sapete quanto detesti queste classificazioni. Mi sono imbattuto in questi anni in caschi che costano molto meno del 3K e ricevere la stessa naturalezza. Non è un caso siano stati moltissimi caschi Met.

Voglio mettere in preventivo che sia una combinazione fortunata tra la mia testa e l’ergonomia studiata da Met; ciò non toglie che molti altri che li usano hanno rilevato la stessa sensazione. Ho avuto in questi anni una sola segnalazione di un imperfetto connubio tra casco e ciclista e ci può stare.

Anche perché basta sbagliare la regolazione e la calzata cambia molto, in peggio.

Nulla di difficile però resta sempre il mio consiglio di fare più prove, anche durante l’uscita.

E’ un casco sportivo questo Met Trenta 3K Mips Air, eppure mi ha colpito per la sua polivalenza. Strada e gravel perfettamente risolti.

Certo, non è un casco economico seppure io trovo che il rapporto qualità prezzo è valido, perché la qualità è altissima e questo proporziona la spesa.

E’ sicuramente un casco che si acquista non solo per le sue doti; credo che la voglia di possedere un prodotto così esclusivo abbia la sua parte, come successo con la versione precedente. 

Alzare il livello di un prodotto già perfetto è molto difficile, rischi di compromettere l’equilibrio. Met ci è riuscita con questo Trenta 3K Air Mips. Chapeau!

Buone pedalate

ps avevo programmato anche la video recensione, ma vi ho raccontato della lesione al menisco in un altro articolo, devo attendere ancora qualche settimana dalla pubblicazione di questa recensione prima di poter salire in sella in sicurezza. Arriverà.

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