[Test] Redshift Top Shelf

Tempo di lettura: 2 minuti

In prova la nuova piega Redshift Top Shelf, pensata per chi vuole un assetto in sella più comodo senza ricorrere a troppi spessori o prolunghe o attacchi manubri dall’inclinazione impossibile.

Con la video recensione, la trovate alla fine. Più adatta a mostrare le caratteristiche di questa piega.

Lanciai la news con le caratteristiche fondamentali, riassumo.

La sua peculiarità è l’essere una via di mezzo tra una piega e un flat con riser, passatemi la metafora.

Come si vede, la zona di attacco ricalca la forma di un manubrio con riser, prosegue poi con foggia da piega gravel.

E’ disponibile in due diverse altezze, 50 e 75mm; io qui ho testato la più bassa.

Aiutandoci coi disegni tecnici vediamo che le quote sono identiche per le due altezze, variano ovviamente a seconda della larghezza scelta.

Questi i dati fondamentali.

In arrivo con l’estate una borsa dedicata.

Però non è l’unica opzione di montaggio; la zona superiore, quella da 25,4mm, può essere usata quando per una qualunque necessità preferiamo avere la piega a filo.

Ovviamente a meno non cambiare lo stem servono gli shim, gli spessori che convertono l’attacco manubrio da 31,8 in un 25,4.

Per ogni dubbio c’è questo articolo sul blog che mostra loro e tutti gli altri.

Per avere il corretto allineamento dei comandi non mancano i segni grafici sul drop.

Previsti come optional se si vuole alzare ancor più il livello di comfort ci sono i Drop Bar e i Cruise Control.

I primi sono degli inserti da installare sotto nastro e aumentano la superficie di appoggio, oltre a essere efficacissimi per smorzare le brutture della strada.

I secondi si installano fuori nastro alle estremità della piega e offrono appoggio palmare. 

Ne ho ampiamente parlato nella recensione dell’altra piega Redshift, la Kitchen Sink.

Infine chiudo questa breve sezione con la funzione secondaria della zona superiore, che offre spazio per i nostri accessori.

Sto viaggiando spedito, l’aver scelto la videorecensione rende inutili i soliti approfondimenti pure qui.

Però qualche nota sul comportamento la scrivo lo stesso, c’è ancora chi preferisce leggere.

Nel video c’è un punto in cui a parità di bici mostro la differente angolazione che assume la schiena (e quindi mani e collo) tra piega di serie e questa Redshift Top Shelf: vale più delle mie parole, sicuramente.

Comunque, in sintesi.

Braccia, schiena e collo si sgravano di buona parte del carico, conservando però una inclinazione che evita lo scaricarsi sulla colonna vertebrale dei colpi ricevuti dalla strada; e dal fuoristrada.

In presa sui comandi il controllo della bici migliora, vuoi perché l’assetto è più “rilassato”, vuoi per l’ottima leva, sta di fatto che anche i passaggi più ostici (penso al fuoristrada in discesa, col peso che grava sulle braccia e la necessità di alzare lo sguardo arcuando il collo) diventano abbordabili.

Il flare è pronunciato ma grazie alla corretta combinazione di reach e drop i comandi sono sempre sotto mano.

La presa alta beneficia sia del rialzo che dell’aver montato i Drop Grip.

E’ posizione più stradale, nel senso che ovviamente le leve freno sono lontane e non si coniuga con la arrembante guida in off road.

Ma se la strada lo permette, anzi il sentiero, si apprezza l’innalzamento del comfort.

La presa dietro i comandi mi ha richiesto più tempo per essere decifrata.

Da un lato avere la piega più in alto ha giovato alla schiena, dall’altro i polsi assumevano una angolazione eccessiva.

Il controllo della bici è migliore, senza dubbio. Ma serve abituarsi, più che rispetto alle altre tre posizioni. 

Inoltre dobbiamo considerare un aspetto: scegli la Top Shelf perché non sei a tuo agio con la piega di serie, nella sua posizione originale.

Vuoi alzarla e non trovi una soluzione soddisfacente. Io invece ho testato la piega su una bici, anzi su tre bici, su cui sono perfettamente a mio agio.

Quindi se presa alta e presa sui comandi sono facilmente individuabili, la presa dietro i comandi la apprezzi se, appunto, in configurazione originale non sei messo in sella come vorresti.

Infine la presa finale: comodissima.

Per buona parte del test non ho usato i Cruise Control, che conosco già bene ma ho preferito non montarli per comprendere meglio la Top Shelf.

Averla più in alto certamente non aiuta la penetrazione all’aria ma è davvero ininfluente, almeno lo è per il ciclista tipo a cui la piega è rivolta.

Averla più in alto certamente permette un controllo ottimale soprattutto in fuoristrada, mentre su asfalto si tiene l’assetto ribassato ben più a lungo.

Bene, questo in estrema sintesi, per me insolita, la nostra piega Redshift Top Shelf.

Ultime considerazioni.

E’ funzionale, anzi: funziona benissimo.

E’ la scelta ideale per chi vuole un assetto più rilassato, per chi ha necessità di alzare la piega in sicurezza, per chi usa la bici in città e turismo.

Con pochi spiccioli prendi gli shim e la abbassi quando serve, lavoro da un paio di minuti.

Resta un impatto estetico importante, le prime settimane ho faticato ad abituarmi, io che amo la linea che punta verso il basso della bici da corsa con bel dislivello sella/manubrio.

Poi vuoi che ho smesso di farci caso, vuoi che più pedalavo più ne apprezzavo il comfort, vuoi che schiena e braccia mie non sono più quelle di 30 anni fa, beh, diciamo che mi è diventata simpatica…

Eccovi il video, se volete vederlo a tutto schermo dovete usare questo link.

Altrimenti eccolo in miniatura.

Infine ricordo che da tempo ho stipulato un accordo con Redshift sotto forma di sconto per i lettori del blog, proprio perché convinto della bontà dei loro prodotti. 

Unica accortezza è accedere da questo link, affinché l’azienda sappia che viene da qui. Il codice sconto da usare è ELESSAR.

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">Gio</cite>

    Le misure in larghezza rimangono le stesse o bisogna prendere una più grande.
    Gio

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao, scusami ma non ho capito la domanda.

      Fabio

      • <cite class="fn">Gio</cite>

        Se lo devo ordinare che misura devo prendere,?

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao, la misura dipende dalla proprie quote.
          Come regola generale le pieghe gravel con buon flare vanno prese una misura in più rispetto alla propria piega stradale (per esempio se usi 42 allora prendo 44) ma senza valuatre le proprie quote non hai certezza assoluta.

          Fabio

  • <cite class="fn">Federico</cite>

    Ciao, il codice sconto ELESSAR non viene riconosciuto

    Federico

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