[Tecnica] Le funzioni sequenziale e compensazione di Sram Etap AXS

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Breve articolo con video a corredo per mostrare due funzioni previste da Sram per le sue trasmissioni AXS.

Dico sempre che le trasmissioni elettroniche non devono essere ridotte alla semplice attuazione elettrica della cambiata, un buon cambio meccanico lavora egregiamente.

No, il plus è il software di gestione, la personalizzazione.

Seppure qui avrei preferito trovare ulteriori opzioni.

Spiegare solo a parole queste tecnologie non è mai semplice, per questo ho scelto il video: vederle in azione vale più di quello che potrei dirvi da qui.

Però una sintesi ci può stare.

Ogni funzione, anche quella Multishift (cambiata multipla) devono essere selezionate dalla app.

E’ possibile usare i pulsanti posti dietro le leve ma solo per attivare/disattivare una funzione già precedentemente impostata sulla app.

Ovviamente anche se una funzione è attiva possiamo sempre agire su cambio e deragliatore in autonomia.

Vediamo rapidamente le funzioni.

Funzione sequenziale

La funzione sequenziale ha lo scopo di garantirci sempre la migliore linea catena.

In pratica quando saliamo di rapporto con la corona maggiore impegnata, arrivati a un certo punto con l’ulteriore cambiata entrerà in funzione anche il deragliatore, facendo scendere la catena sulla corona minore.

Allo stesso modo se teniamo la corona minore impegnata e scendiamo di rapporto, arrivati a un certo punto con l’ulteriore cambiata entrerà in funzione anche il deragliatore facendo salire la catena sulla corona maggiore.

Attenzione: ogni volta che questo avviene, ogni volta cioè che viene attivato il deragliatore dalla funzione sequenziale avremo al contempo anche una modifica del rapporto ingaggiato al pignone.

Quando la catena passa da corona maggiore a minore, azionando il cambio per salire di rapporto in realtà non sale: scende di due pignoni e l’inverso quando scendiamo di rapporto, con la catena che salirà.

Si, da spiegare sembra astruso ma da vedere no. E poi è intuitivo: oltre a migliorare la linea catena questo passaggio sui pignoni aiuta la cadenza.

Per fare un esempio. Cassetta 10-36; siamo su corona maggiore e pignone da 32; azionando il cambio per salire sul 36 si azionerà il deragliatore facendo scendere la catena sulla corona minore e al contempo il cambio posizionerà la catena sul 28 (per questo parlo di due pignoni).

In pratica alla fine è come avere un monocorona, almeno per semplicità di utilizzo.

La funzione compensazione

La funzione compensazione ha lo scopo di garantirci sempre la migliore cadenza.  

Ogni volta che agiamo sul deragliatore si attiva anche il cambio.

Passando da corona maggiore a corona minore il cambio scenderà di uno o due pignoni.

Passando da corona minore a corona maggiore il cambio salirà di uno o due rapporti.

Se uno o due è selezionabile dalla app.

Lo scopo anche qui è intuitivo: evitare la pedalata a vuoto o l’eccessiva durezza che si determina con la sola deragliata.

La funzione Multishift

La funzione Multishift ha lo scopo di attivare la cambiata multipla mantenendo pressione prolungata sulla leva.

E’ possibile scegliere se far scendere/salire l’intera scala pignoni, solo due o solo tre pignoni alla volta.

E’ possibile scegliere due diverse modalità di intervento, per esempio due pignoni a salire e tre a scendere; o viceversa. Insomma, le combinazioni previste a schermo.

Importante: nel caso di ebike la funzione Multishift deve restare disattivata.

Bene, questo in sintesi.

Il video pubblicato sul canale YouTube del blog mostra le tecnologie sequenziale e compensazione in azione. Non la Multishift, facile spiegarla anche a parole.

 

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">Piero</cite>

    Ciao Fabio.
    Purtroppo secondo me mancano delle considerazioni relativamente a come funziona nella realtà pratica la cosa.
    Per esperienza diretta, uso questo cambio da due anni e in modo serio, ti posso dire che tali funzioni le ho dovute disabilitare da subito; sopratutto la sequenziale.
    Prova a immaginare di spingere seriamente in una salita e mentre sali di un pignone sentirti la catena scendere davanti di colpo e dietro. Per la situazione contraria anche qualche criticità relativamente alla catena uscita sulla corona; cosa che nel puro uso manuale non è mai successo.
    Personalmente mi sono più volte chiesto perchè SRAM si sia inventata una diavoleria del genere.
    Però come hai detto tu l’importante è che si possa disabilitare; cosa che consiglio a tutti anche per la scarsa utilità.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Piero, non ti sarà sfuggito che nel titolo specifico tra parentesi Tecnica e non Test, quindi è normale che manchino le valutazioni proprie di una prova su strada.
      Diciamo che in questa risposta di sram alle funzioni syncrho del Di2 shimano ci sono alcune cose da rivedere ma in assoluto, sia per sram che shimano, vanno usate in base a percorsi e stile di pedalata. Un po’ come la cambiata automatica di shimano, la scorsa estate avevo una bici col nexus di2 che l’aveva e durante il test c’erano situazioni/percorsi in cui l’ho trovata comodissima, altri in cui l’ho disabilitata perché non funzionale al percorso e a come lo stavo interpretando.
      Con le trasmissioni elettroniche, che sono ben più della sola attuazione elettrica, è così: si sostituiscono a noi, ci sono casi in cui fa comodo, altri no, basta poter disattivare/attivare facilmente, poi si prende la mano a quando attivare o no e si valuta al momento.

      Fabio

      • <cite class="fn">Piero</cite>

        Non mi era sfuggito e in realtà ho anche pensato fino dove poteva avere senso descrivere un qualcosa senza fare un test sul campo ‍♂️ per capire realmente virtù e difetti.
        Se vogliamo considerare queste funzionalità come delle facilitazioni per i più temo che la cosa poi si scontri con la complessità della loro gestione ovviamente per i più.
        La mia ha voluto essere anche una testimonianza sul campo.
        Tutti quelli che conosco l’hanno disattivata da subito.

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Piero, il senso sta nella struttura del blog, con “blocchi” tematici. Ho fatto lo stesso anche col Di2, per esempio, dove ci sono test e solo tecnica.
          Sulla complessità non credo sia un problema, ci sono telefoni ben più difficili da gestire, con le elettroniche è tutto molto intuitivo. Poi ognuno deve capire quale setup faccia al caso suo, ma è ovvio che sono sempre opzioni rivolte a un ciclismo specialistico.

          Fabio

          • <cite class="fn">Piero</cite>

            Replico e chiudo.
            Non comprendo come possano essere “opzioni rivolte ad un ciclismo specialistico” se mentre spingo spingo in salita faticosamente la trasmissione sferragliando paurosamente, perché la catena è sottoposta al massimo della trazione, corone e pignoni agiscono per loro conto.
            Provare per credere

            • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

              Beh, nemmeno io però capisco te…hai preso una elettronica per non usarla, alla fine è proprio sfruttare queste opzioni che fa la differenza, non l’attuazione elettrica.
              Sram è sicuramente deficitaria, la tecnologia shimano molto più a punto e saper selezionare i punti di cambiata, tanto per fare un esempio e che in sram manca, richiede conoscenza del tracciato, della propria pedalata e dei propri limiti fisici. Io questo lo chiamo ciclismo specialistico.

              Fabio

              • <cite class="fn">Piero</cite>

                Fabio, la bici l’ho comprata con allestimento SRAM principarlmente perchè era allestita con quel gruppo, non sempre si compra un telaio e tutti i componenti che servono.
                Avrei comunque scelto SRAM perchè Shimano ha tolto i cavi ma non i fili, anche se ora parzialmente.
                Il fatto che certe funzionalità non mi possano essere utili non mi penalizza in quanto le ritengo puri gadget.

                • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

                  Comprendo, però senza sfruttare i software resta solo l’attuazione elettrica, questa si solo un gadget.

                  Fabio

                  • <cite class="fn">Piero</cite>

                    Io direi che non avere nessun vincolo per montaggio e manutenzione cavi, possibibilità di microregolazioni e cambiata più reattiva e precisa di un cambio meccanico e interazione con i sistemi di navigazione è un pò di più che un gadget.

                    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

                      Mah, io pedalo con tutto per ovvie ragioni, in questo momento ho due bici in prova, una con 105 11v, l’altra con rival etap doppia; poi uso di2, shimano 10v, 12v, campagnolo ecc e pure il tiagra, ben regolato, cambia bene e veloce.
                      Mi ricordo quando lavoravo alla carta stampata settore moto, uscirono le prime special SP, con molte migliorie e soprattutto sospensioni pluriregolabili. La gente le comprava e poi si lamentava che non stavano in strada. No, semplicemente non sapevano regolare le sospensioni.
                      Con l’elettronico è così. Se uno vuole prenderlo per lo sfizio dell’attuazione elettrica ok o per togliersi due cavi ma per sfruttarle veramente devi saperle settare e in questo sram offre meno. Ci sono alcuni tratti dei miei circuiti di prova, arrivo veloce da una discesa, esse stretta e la strada in un uscita impenna: settata la cambiata sincronizzata del di2 vado come un fulmine. Utile? No, non gareggio, ma se lo facessi lo sarebbe. Ecco, questa è l’elettronica, per questo parlo di ciclismo specialistico.

                      Fabio

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