[Test] Shimano LinkGlide
Come sono fatti i componenti LinkGlide
Come sono fatti i componenti LinkGlide
Il test si è svolto usando componenti della famiglia Deore 5100.
Ho detto nel paragrafo precedente che è impossibile scindere tra loro i componenti LinkGlide, sono studiati per lavorare in simbiosi.
Ogni soluzione si combina con la successiva; ma in qualche modo devo schematizzare per necessità di esposizione, quindi parto dalla cassetta.
E’ una CS-LG600 10 velocità, scala 11/43, per monocorona. Il peso dichiarato è 634 grammi, io ne ho rilevati una manciata in più ma la mia bilancia ha perso la precisione della gioventù.
La colorazione nera dei pignoni agili ha mandato in tilt me, le luci e la fotocamera, quindi ho avuto non poche difficoltà nella messa a fuoco dei dettagli.
Comunque spero si notino le precise lavorazioni sulle facce esterne dei pignoni che servono a favorire il passaggio della catena.
E mi rendo conto che sarebbe servito un parametro a confronto, ossia una cassetta HG, ma credo che chiunque di noi sia solito giocare al piccolo meccanico riuscirà a notare il superiore “dimensionamento”, quello spessore aggiuntivo mostrato (bene…) nel precedente paragrafo.
A ingaggiare questi pignoni è stata chiamata una catena CN-LG500. Con un peso di circa 260g.
Non tragga in inganno l’indicazione del numero velocità riportata sulla confezione.
Può essere usata su trasmissioni LinkGlide a 9/10/11 velocità. Può altresì essere usata su trasmissioni HyperGlide + (solo) a 11 velocità.
La chiusura è a Quick Link, ne ho trattato ampiamente nella sezione officina. Fra qualche giorno arriverà anche un articolo con video per vedere come calcolare la giusta lunghezza di questa catena in base al tipo di telaio (hardtail o full) e tipo di giunzione. Fra qualche giorno…
Il cambio è RD-M5130-GS, per monocorona.
Da specifica riporto che la capacità totale è di 32 denti e che 11 e 43 sono le dentature minime e massime del pignone minimo e massimo.
Se questo scioglilingua vi ha perplessi, potete dare una occhiata a questo articolo e le specifiche del cambio non saranno più un mistero.
Tanta tecnologia, non solo la LinkGlide su questo cambio a profilo ribassato, ottimizzato per i terreni accidentati.
Infatti abbiamo la tecnologia SHADOW+ che offre maggiore distanza da terra e aumenta la stabilità della catena sui tracciati di montagna più accidentati. E ovviamente non poteva mancare sul blog un articolo che lo spiegasse in dettaglio, mostrando anche come svolgere l’ordinaria manutenzione.
A chiudere il cerchio arriva il comando dedicato SL-M5130-R10.
Compatibilità solo LinkGlide, ha disegno ottimizzato per essere agevolmente azionato. E tecnologia 2-Way Release, ossia poter gestire il rilascio sia col pollice che l’indice. In ambo le direzioni per capirci.
Prima di pedalare è bene spiegare la questione della compatibilità.
Come detto più volte, il sistema LinkGlide non è solo una lavorazione dei pignoni o della catena.
Cambiano molte cose, a iniziare dalla geometria del cambio, che per questo richiede un comando con una differente indicizzazione.
Noi siamo spesso portati a pensare che un cambio è tutto sommato sempre uguale, distinguiamo al più tra quelli strada e quelli Mtb, tutti bene o male conosciamo la questione del tiraggio ma poi ci si ferma lì.
Un cambio è un pantografo, esegue un tragitto, questo tragitto non è uguale, lineare, in tutta la sua corsa. Ecco dove sta l’arcano che arcano non è.
Nello spostare la catena sui pignoni da velocità compie un dato tragitto, che non è lo stesso che serve per farla salire sui pignoni più agili. Non è solo questione di spaziatura tra i pignoni, è anche il loro disegno. Si è portati a pensare che la corsa maggiore sia sempre e solo sui pignoni agili, ma non è così, almeno non è così per ogni produttore. A volte succede (succedeva per lo più) esattamente il contrario.
Ora se noi teniamo presente questo, possiamo capire perché cassetta e cambio, e quindi il comando che deve attuarlo, devono essere sempre coordinati. Compatibili.
A parte la corona, il monocorona intendo, non è possibile usare componenti LinkGlide con altri. Tutto deve essere LinkGlide, con tanto di marchio sulla confezione, che abbiamo infatti visto sempre presente.
Un limite questa compatibilità interna alla casa? Forse giusto al momento del lancio, c’erano se non ricordo male solo due serie, dedicate alla Mtb. Oggi le serie a tecnologia LinkGlide sono tante (compresa la CUES, di cui ho accennato in questo articolo) capaci di coprire sia i settori trekking che Mtb, a pedalata assistita. Che sono le loro naturali destinazioni.
Però io ho voluto usare sia una bici classica che due e-bike per questo test, quindi ora in sella a pedalare.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ho letto un po’ di fretta (dopotutto mi tocca già impararmelo per lavoro, come funzionano ‘ste cose) giusto per sentire il tuo parere in proposito. Niente di sorprendente, funziona. Grazie Shimano 🙂
Onestamente, il prodotto magari non sarà rivoluzionario di per sè, ma l’attenzione e il rispetto per un settore spesso percepito come secondario nell’industria o almeno nel marketing, ossia il ciclismo urbano (e in generale non competitivo), direi che sono abbastanza una novità, e un ottimo sviluppo per il futuro.
Esatto Paolo, è il fatto di investire su un ciclismo apparentemente trascurato che mi intriga.
Però attenzione: Shimano non è una no-profit, se decide di investire è perché sa che lì c’è vasta platea…
Fabio
Sicuramente c’è una gran quantità di utenti che potrebbe profittare di una trasmissione specifica per bici elettriche e/o uso urbano. Direi più di quanti possono beneficiare di un dodicesimo o di un tredicesimo pignone sulla cassetta… però quelli sono arrivati prima.
Vero che Shimano (e non solo) ha una gamma di cambi al mozzo per l’uso turistico e urbano, che pur essendo ottimi in certi contesti hanno però anche delle limitazioni. Affiancare una scelta di trasmissioni dedicate con cambio “standard” poteva farlo chiunque, ma nessuno – almeno nessuno dei principali produttori – si era degnato, fino ad ora.
Hai perfettamente ragione; ed è anche il motivo per cui io ho accolto con gran favore la famiglia Shimano CUES.
Fabio