[Test] Selle Italia Model X Green Comfort+ Superflow
In prova una sella dal nome lunghissimo, come si legge dal titolo, e che d’ora in avanti chiamerò solo Model X Comfort+, per ridurre senza confonderla con la sorella di casa che, brevemente, vedremo più avanti per un confronto.
Dedicata al turismo veloce, all’endurance e al gravel, non è un modello di chiara impostazione sportiva. E per questo l’ho scelto.
Anche in virtù di un prezzo d’attacco, e questo comporta al solito una valutazione complessiva tenendo conto della modesta cifra richiesta per pedalarci su.
Le selle sono il componente più difficile da testare, perché ogni ciclista è diverso da un altro e quello che io posso trovare comodo, adatto a me, non significa vada bene per chiunque.
Eppure io mi ostino a recensirle, avere un corretto appoggio vale più della metà del “godimento” mentre pedaliamo.
A tutti noi è capitato, almeno una volta, di esserci rovinati l’uscita lunga perché a un certo punto non riuscivamo più a stare in sella, letteralmente.
La gamba ancora in forma, la giornata di quelle che invogliano a star fuori, la compagnia piacevole o la solitudine corroborante e niente, mesto rientro perché le terga non reggono più.
Spesso il problema non è la sella in sé quanto piuttosto un suo errato posizionamento; oppure aver scelto un modello che sulla carta fa al caso nostro guardando le dimensioni ma non si armonizza con la nostra posizione o con il nostro modo di pedalare.
Però la sella universale non esiste, quindi provo a testarne quante più riesco sperando che fra tante recensioni troviate la sella che vi rende felici.
E le testo sempre tenendo conto del prezzo di vendita, perché pretendere le stesse prestazioni tra una sella di 50 euro contro una da 200 è sbagliato.
Ma serve sempre spendere tanto per avere comunque un buon feeling durante la pedalata?
No, spesso ci sono modelli dal confortevole prezzo di acquisto, non solo dall’uso.
Questa Model X Comfort+ come si colloca? E quello che scopriremo nel test, prima però vediamo come è fatta.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ottimo test come sempre, mi fai venir voglia di provarla visto il peggioramento della mia forma fisica (culo e mal di schiena si fanno sentire sempre più)
ciao, interessante la sella, sono alla ricerca ma volevo chiederti lumi riguardo gli attacchi. I carrelli possono avere diametri diversi, da 7, da 9, ovali, non ovali, mi pare però complicato capire quale tipo di attacco prendere per i diversi binari o in ogni caso non lo specificano. Ho letto che gli attacchi a due brugole vanno bene per tutti i diametri? Grazie!
Ciao Alessandro, gli ovali da 9mm sono essenzialmente i rail in carbonio (in qualche caso pure maggiori) mentre i 7mm sono lo standard più usato. Comunque per evitare errori basta verificare sul sito dei produttori della sella e reggisella che ti interessano e verifichi la corrispondenza. In ogni caso questa in prova è compatibile con tutti i reggisella NON con attacco 9mm ovale. Ossia la quasi totalità.
Fabio