[Test] Continental Terra Hardpack TR

Come sono fatte

Come sono fatte

Le Continental Terra Hardpack TR sono proposte in classica confezione con riportate le informazioni essenziali.

Meno di quanto trovai sulle confezioni delle SpeedKing, dove erano indicate anche le utilissime pressioni di esercizio consigliate. 

Qui però c’è l’indicazione della larghezza canale cerchio ottimale in rapporto alla sezione.

Anche se al momento in cui scrivo l’unica sezione sezione proposta per diametro 700 è questa 50, e manca…Vabbè.

La mescola usata è la Pure Grip Compound, con componente silicea. Il mix che compone la mescola si adatta perfettamente al BlackChili Compound. La scelta del nome non è solo marketing, il grip anticipo che è di alto livello, come ottima è la durata. Infatti in gamma Continental sono le gomme più performanti a utilizzare questa mescola.

Uno sguardo all’interno ci svela la seconda tecnologia presente su questi copertoncini: lo ShieldWall. In realtà è tutta interna, però la presenza della lavorazione alveolare denuncia la sua presenza.

Il sistema ShieldWall offre la combinazione ottimale di elevata protezione contro le forature e bassa resistenza al rotolamento con un peso ridotto. Questo è reso possibile da un ulteriore strato di protezione contro le forature a tutto tondo, costituito da un tessuto incrociato finemente intrecciato che conferisce allo pneumatico un’elevata resistenza alle forature e ai danni.

Anche se, lo dico spesso nei test, la questione forature è sempre relativa. Mai forato in questo test, nemmeno in quello delle SpeedKing; una volta in un test Michelin forai appena fuori in cancello di casa, poi nulla per tutto il test. Con altre pure ho forato alla prima uscita e poi basta. Insomma, alla fine forare o meno è pure questione di cu….

Torniamo in modalità professionale.

Nonostante la sua tela aggiuntiva, il pneumatico ha un’ottima proprietà di smorzamento e un alto grado di flessibilità per adattarsi perfettamente al terreno. Il tallone tubeless ready consente un montaggio facile e senza complicazioni del pneumatico. Per ottenere i migliori risultati nella sigillatura e nell’uso, l’azienda, ovviamente, consiglia l’uso del nuovo sigillante Continental RevoSealant.

Parto subito col disegno del battistrada, caratteristico di casa Continental.

Ritroviamo infatti un chiaro richiamo alle già citate SpeedKing, con la fitta tramatura centrale a lamelle e un tormentato disegno dei tasselli via via più alti avvicinandosi ai fianchi della gomma.

Il disegno è direzionale, con le lamelle che ruotano a favore di strada, mentre i tasselli laterali presentano un disegno leggermente opposto, per offrire massima tenuta in curva.

Al centro una linea continua provvede a rompere meglio in velo d’acqua viaggiando su asfalto bagnato.

In questa corposa sezione 700×50 il profilo della gomma una volta montata è abbastanza piatto; profilo che lascerebbe presagire una certa inerzia nei cambi di direzione e perdita di maneggevolezza. Anticipo che non è così.

Sui fianchi in sportivo argento marca, nome e modello.

E specularmente la presenza della tecnologia della mescola.

Non mancano ovviamente le indicazioni su pressione, misura e verso di montaggio. In rilievo, piccolissime, metterle a fuoco è andato oltre le mie possibilità di fotografo…

Peso rilevato: 530g, che per una 50 è un ottimo valore.

Molto in comune quindi con quelle SpeedKing che tanto mi piacquero, ma con una differenza fondamentale: queste Hardpack sono tubeless. 

Una innovazione che ha permesso di conservare le ottime qualità dinamiche delle progenitrici, aumentando comfort e versatilità.

Ma chiudiamo questa rapida presentazione e iniziamo a pedalare.

Elessarbicycle

Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.