[Test] Aleck Punks, sistema di comunicazione (e non solo) per ciclisti

L'app Aleck

Tempo di lettura: 6 minuti

L’app Aleck

L’app Aleck è disponibile sia per Android che OS, quindi prima operazione è andare sul Play store e scaricarla. Io ho selezionato quella per Android. Ovviamente abbiamo provato anche quella OS, non c’è alcuna differenza nella procedura di installazione.

Possiamo decidere tra diverse opzioni di accesso, io qui ho selezionato quella che prevede indirizzo mail e password.

Un doppio pollice su ci conferma che la procedura è andata a buon fine.

Da qui in poi possiamo completare il nostro profilo, scegliendo una immagine, il nick name e confermando i necessari permessi sul nostro smartphone.

Una volta attivato il Bluetooth dello smartphone possiamo accoppiare gli Aleck Punks.

Una veloce guida è disponibile sempre sulla app come promemoria per le diverse funzioni.

Anche se nella sequenza cronologica delle schermate la funzione che stiamo per vedere ci viene proposta prima, io ho scelto di illustrarla adesso: è quella Party, che permette di dialogare in gruppo e “localizzare” gli Aleck Punks associati al gruppo sulla mappa a schermo.

Con l’invito “ride with a friends” è infatti possibile creare il proprio gruppo per chiacchierare ma sempre tramite app. Significa che non basta accendere i Punks, serve comunque l’app in funzione.

Qui vediamo un set di Aleck Punks localizzato sulla mappa.

Se vogliamo creare un gruppo così da tenerci facilmente in contatto durante l’uscita basta un tap a schermo che produce sia un codice che un comodo QR che possiamo inviare alla persona scelta.

Se scegliamo Go Live apriamo il gruppo e possiamo sfruttare le opzioni di chiamata diretta al singolo o la localizzazione. In ogni caso il canale resta aperto diciamo così, quindi se siamo in compagnia basta tenere in funzione e sarà sempre possibile chiacchierare coi nostri compagni.

La corona vicino il mio nome non è un omaggio a me; significa solo che il gruppo l’ho creato io. Però male non sta…

Volendo possiamo chiamare direttamente da telefono, come si vede dal simbolo in basso nella schermata sotto. Ossia sempre tramite i Punks ma attivando la chiamata da schermo. In questo modo parliamo solo con il compagno selezionato.

In funzione Party mode invece sono aperti tutti i canali, di ognuno che fa parte del gruppo; che a sua volta può scegliere di silenziare l’audio tramite il pulsante posto sul dispositivo.

Oppure conoscere in tempo reale la posizione del nostro compagno di uscite; compagna, in questo caso è mia moglie che si è offerta volontaria…

Ma anche moglie può sapere dove sono. E non è detto sia un bene…

E’ possibile anche cambiare la modalità di visualizzazione della mappa, di seguito la versione indicata per la bici.

Questa funzione Party (come la chiamata diretta) è attivabile anche se il nostro compagno di chiacchierate è in un altro continente. Ma senza dubbio il vantaggio pratico è poter comunicare durante la stessa uscita con i propri compagni e, perché no, visualizzare dove si trovino quando, accade lo sappiamo, ci si perde a un incrocio.

Non è un navigatore ma il fatto che visualizzi la mappa ci permette anche di capire dove siamo, che sempre fa comodo. Soprattutto a chi come me si perde con facilità. Ma adesso mi ritrova mia moglie, e vabbè…

Ah, comunque è sempre possibile rimuovere i componenti del gruppo. 

Abbiamo visto come sono fatti, come funziona l’app, è il momento di indossare i Punks per la prova sul campo.

Voltiamo pagina.

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Per chi volesse c’è anche il video test

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COMMENTS

  • <cite class="fn">Marco Soardi</cite>

    Complimenti,un accessorio proposto veramente interessante.
    Noi in tandem,soprattutto quando c’è vento ci sgoliamo in continuazione,anche perchè in tandem continuare a parlare è d’obbligo,fosse pure per dei sociopatici come noi.
    Attenzione alla buca,si gira a dx,sx,rallenta,cambio rapporto,macchine che arrivano nel retrovisore,esco fuori sella,bevo e tutto il resto di un’infinita sequela.
    Direi che ci mancava un plus del genere.
    In questi giorni invece stavo pensando a degli interfoni da utilizzare durante il lavoro,sono arboricoltore,in pianta,chi lavora a terra deve avere la possibilità di comunicare con chi sta in quota imbragato a 30 mt.
    Secondo te potrei mutuare il sistema anche sul lavoro?
    Comunque portiamo i caschi e qui nessun problema,non mi è chiaro se anche chi è in quota debba avere con se lo smartphone,oppure in un raggio di 30 mt l’applicazione potrebbe comunque funzionare.
    Altra cosa che non mi è chiara è se il sistema funziona egualmente anche con una coppia sola dei dispositivi,possiamo cioè dividerci un dx e un sx a testa e comunicare comunque?
    Oppure dobbiamo averne in via obbligata due paia ciascuno?
    Ultima cosa,poi verifico anche io nelle specifiche sul sito di riferimento,quale è il valore IP?
    Grazie mille come sempre per tutto il lavoro che porti avanti.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Marco, in ordine.
      Puoi usare i punks dove e come ti pare a patto di rispettare due requisiti: smartphone collegato alla rete e punks vicino le orecchie. Funzionano near ear e tramite rete internet, non sono walkie talkie.
      Non puoi usare un singolo punks, serve la coppia per ognuno altrimenti non dialogano tra loro (non puoi associare un singolo e poi associare l’altro a diverso utente).
      Una volta connessi non conta la distanza, funzionano pure se tu sei qui e il tuo compagno negli USA, è tutto tramite rete internet. Senza lei, non vanno.

      Fabio

  • <cite class="fn">Max</cite>

    Ciao Fabio, complimenti per l’articolo interessantissimo come al solito.
    Volevo però segnalare che pur rileggendolo un paio di volte non ho trovato indicazione del prezzo (a parte l’indicazione che non costino poco) è una cosa voluta o una semplice svista?
    In ogni caso una breve ricerca su internet mi dice che la singola confezione viene circa 140 Euro mentre la doppia circa 290, confermi i prezzi ?
    inoltre ho scoperto, anche per rispondere anche a Marco che lo chiedeva nel suo commento, che sono classificati IP65 (ma non mi sarei aspettato nulla di meno considerato l’uso al quale sono destinati), confermi?

    Vorrei poi proporti una mia riflessione che poi è un confronto con un paio di prodotti pensati per lo stesso uso: io ho usato per tanto tempo quei collari Bluetooth e mi ci sono sempre trovato bene, a prima vista possono sembrare scomodi per l’uso in bici (e in effetti non sono stati progettati per quello) ma in realtà funzionano piuttosto bene in particolare per la dimensione dei driver.
    Però ne ho fatto fuori uno per una caduta (non mia fortunatamente, solo del collare) e un altro con un acquazzone e quindi sono passato ad un auricolare BT a conduzione ossea.
    Anche questo non va male ma, come dici anche tu, un pò interferisce con il casco e i cinghietti…
    Entrambe queste soluzioni però sono pratiche e hanno il vantaggio di costare davvero poco ( a partire da circa 30 euro) ma, al di la di zero funzioni di chat o localizzazione di gruppo, hanno il grosso limite che comunque ascoltare musica in giornate ventose e/o a partire dai 25/30 km/h diventa spesso impraticabile per via del rumore del vento nelle orecchie…. non hai avuto questo problema con questi auricolari? il suono è così forte e chiaro da sovrastare anche quello del vento della corsa ?

    In ultimo una richiesta: esistono caschi Bluetooth con integrati altoparlanti nella calotta e addirittura luci posteriori (con funzione di frecce con comando remoto sul manubrio e stop governato da un accelerometro integrato) che a loro volta sfruttano funzioni di comunicazione e localizzazione di gruppo come quelle che hai testato con la app di Aleck ma non mi pare di aver trovato nulla di simile nelle tue recensioni, sbaglio?
    Alcuni di questi si trovano, anche su Amazon (con tutti i vantaggi in fatto di assistenza e garanzia) a prezzi di 100 Euro o poco più, che ne pensi di queste soluzioni? Hai per caso in previsione una prova e relativa recensione?

    Grazie ancora e scusa la lunghezza dell’intervento ma come tuo lettore ho seguito la linea editoriale mi sono lasciato andare un pochino….

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Max, per quanto riguarda il prezzo non l’ho indicato, come di solito faccio quando c’è lo shop ufficiale del produttore. Basta il link, così se ci sono variazioni non devo correggere il testo.
      I punks sono più di semplici auricolari per ascoltare musica o rispondere al telefono, per quello volendo si può ricorrere a un normale auricolare BT (uno solo, mai tutti e due per sicurezza), e lo stesso vale per i “collarini”, che trovo scomodi.
      No, i punks hanno il loro punto di forza nella comunicazione diretta tra i compagni di uscite, credimi una comodità incredibile oltre che un importante presidio di sicurezza.
      Nella giornata delle immagini in esterno li avevamo sia io che il fotografo, tutti e due in bici come facciamo sempre. A parte la comodità di chiacchierare durante le riprese (parti! Gira largo!) che effettivamente riguardano solo noi due, tenerci in costante contatto anche quando eravamo lontani o fuorivista è stato comodissimo.
      Non ho provato la telefonata/comunicazione a velocità elevata, ossia sui 60km/h (in discesa, ovviamente) perché dovevo essere concentrato; ho provato la musica a quella velocità ed è stata eccellente. A 30km/h, fiatone a parte, parlavo e ascoltavo tranquillamente.
      C’è qualcosa, Livall e Sena i primi che mi vengono in mente, Osbe aveva ma credo abbia tolto da catalogo. Però io non li ho provati e dubito li proverò (non rientra tra le loro politiche svolgere test indipendenti) e quindi non posso dare giudizi.

      Fabio

      • <cite class="fn">Max</cite>

        Grazie Fabio, effettivamente immagino che l’integrazione della possibilità di chat vocale sia un bel valore aggiunto; ci sono diverse app che permettono di fare più o meno la stessa cosa (ovvero emulare un walkie talkie) però bisogna sempre premere un pulsante (software) sul cellulare oppure utilizzare, se compatibile, una pulsantiera fisica da mettere sul manubrio.
        La stessa cosa accade per i caschi Livall che hanno la loro app con le stesse funzioni (e anche la possibilità di inviare un SOS ad un contatto predefinito, sia in manuale sia in automatico se viene rilevata una caduta) e un dispositivo da mettere sul manubrio per governare questa funzione oltre a quelle legate al telefono, alla riproduzione audio, e naturalmente alle frecce per le svolte.
        Sicuramente li conoscerai meglio di me ma lo lascio scritto per eventuali altri utenti che potrebbero essere interessati in futuro a soluzioni del genere.
        Personalmente, visto che esco il 99% delle volte in solitaria e quindi mi interessa quasi esclusivamente la riproduzione audio, credo che in futuro proverò proprio un casco Livall (o simile) per capire se può fare al mio caso.

        Grazie e alla prossima!

        • <cite class="fn">gulluwing</cite>

          ero interessato anch io ai livall ma ho letto che l audio è pessimo sia come livello che qualità

          • <cite class="fn">Max</cite>

            Anche io ho provato ad informarmi cercando recensioni e affini ma non ho trovato moltissimo, e per di più con pareri contrastanti: in un video youtube un americano diceva che in effetti l’audio era pessimo ma poi aggiungeva che per le telefonate, il navigatore e i podcast era accettabile mentre per ascoltare la musica era assolutamente inadatto.
            In altri invece non si lamentavano più di tanto dell’aspetto quindi mi sono fatto l’idea che molto, com’è ovvio, dipende dalla sensibilità e dalle aspettative.
            Io lo userei per ascoltare principalmente podcast (quindi essenzialmente del parlato che non richiede qualità audio particolari) al posto degli auricolari a conduzione ossea che uso attualmente e quindi mi accontenterei abbastanza da questo punto di vista: mi basterebbe che abbia un audio sufficientemente alto per ascoltare con un minimo di chiarezza le parole almeno fino ai 25/30 km orari…
            Il casco in questione l’ho visto in vendita anche su Amazon a poco più di 100 Euro con tutte le garanzie del caso per l’eventuale restituzione qualora si rivelasse una ciofeca e quindi ci sto pensando a fare la prova.

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