IXOW, antifurto per reggisella e ruote

Come è fatto il sistema Gravity

Tempo di lettura: 5 minuti

Come è fatto il sistema Gravity

Inizio col Gravity, sistema composto da antifurto per le ruote e per il reggisella. Sono il Seatpost Lock e il Wheel Lock

E parto dal collarino, con la sua ben curata la confezione, con tutte le indicazioni a vista.

Come si può vedere dal retro della confezione, questo seatpost lock è proposto in tre differenti diametri: 27,2mm, 31,8mm e 34,9mm. C’è di che coprire un ampio range di utilizzo.

Tre anche le versioni cromatiche: nero, argento e uno sbarazzino arancio metallizzato.

Oltre il collarino, la dotazione di serie comprende una tessera che permette di registrarsi al sito ufficiale e usufruire di ulteriori tre anni di garanzia (il codice prodotto l’ho camuffato io…), la chiave a brugola e un semplice foglietto illustrativo.

Visto così sembra un normale collarino, con la sua brugola, l’indicazione sul serraggio massimo (ma fate sempre riferimento ai vostri telaio e reggisella) e un bordino interno anticaduta.

 

Però c’è una piccola icona che svela il mistero: il simbolo del lucchetto.

Significa che questo collarino sfrutta il sistema Gravity e che, importantissimo, deve essere montato col simbolo in alto. Impossibile sbagliare con il collarino, più facile confondersi, come stiamo per andare a vedere, con i Wheel Guard.

Wheel Guard Gravity si presentano come due normali QR a cui manca solo la levetta.

Più corposi dove c’è il sistema di sicurezza, ma nulla più.

L’ingaggio della brugola lo vedete occupato da un pasta bianca: sono nuovi, è il grasso che mantiene efficace e longevo il meccanismo. L’eccesso andrà via al primo montaggio.

Oltre la versione nero argento appena vista, abbiamo una tutta argento e una arancio argento.

C’è anche una versione per chi invece dei QR ha i perni pieni: le Gravity Nuts.

Manca solo una versione per perno passante; chissà, io lancio il suggerimento… 😀

Ma torniamo ai nostri Wheel Guard: acciaio e alluminio i materiali, 100 e 135mm le lunghezze. Quindi coprono sia le stradale che le Mtb non a perno passante.

Il sistema Gravity si compone di due parti: una ghiera dentellata interna e il meccanismo, dentellato anche lui per il preciso accoppiamento, esterno che è poi il cuore del sistema. Al suo interno infatti c’è la tecnologia che comanda apertura e chiusura.

Non ho scelto a caso di inquadrare l’icona del lucchetto: è assai importante in fase di installazione.

Dall’altro lato un cono quasi del tutto simile a quelli che conosciamo, presenti sui normali QR.

Ho detto quasi: infatti c’è una piccola palpebra in metallo (uguale a quella presente sulla ghiera dentata), senza la quale Gravity o no, il sistema tutto sarebbe inutile. Vedremo la sua funzione più avanti.

Adesso passiamo al sistema Keycode.

COMMENTS

  • <cite class="fn">xtanatos</cite>

    Ottimo !
    Ho letto con interessa la parte relativa al sistema Gravity perché è il sistema che volevo montare a breve (anche se della marca del lucchetto ad U); mi è sembrato un sistema interessante perché se la bici è legata al palo non è possibile (o quasi) capovolgerla per sganciare le ruote.
    Anche se la bici non la lascio troppo tempo ferma mi sembra un’ottimo sistema antifurto che non troppo invadente e a costi contenuti.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Xtanatos, da tester non ho trovato un sistema migliore dell’altro; però nell’uso quotidiano ci sono differenze.
      Da ciclista la mia preferenza invece c’è ed è per il keyword. Non per una questione sicurezza ma perché capovolgere la bici, per uno come me che sta lì di continuo a montare e smontare, è una seccatura.
      Soprattutto per il sellino, la cui altezza spesso mi trovo a variare (cambio sella, mi serve poco più bassa o alta per compensare pedali, tacchette, ecc) dovere ogni volta capovolgere, regolare, capovolgere, regolare, ecc è una perdita di tempo.
      Quindi, posto che sono tutti e due sistemi davvero ottimi (robustissimi) valuta con attenzione in base all’uso.

      Fabio

      • <cite class="fn">xtanatos</cite>

        L’unica mia perplessità per il keycode è legata al danneggiamento o smarrimento.
        In caso tentino di rubare le ruote e nel farlo danneggino le sedi della chiave è possibile non riuscire più ad usare la chiave ? In In caso di smarrimento della chiave posso recuperarne una copia ?
        Nel caso come cavolo faccio a rimuoverli ?
        🙂

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Mumble mumble, la chiave è sempre richiedibile al produttore. Infatti, e mi sembra averlo indicato nel test, c’è un numero sulla chiave che indica la combinazione. All’acquisto registri il prodotto e così puoi ottenere il ricambio.
          Danneggiamento? Beh, con un flex li tagli, come qualunque antifurto. Anche i Gravity, quindi alla fine è sempre questione di quanto tempo e rumore farebbero i ladri. Danneggiare con una pinza la vedo difficile, sono tosti questi aggeggi.

          Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Tempismo perfetto per questa recensione; stavo infatti da tempo pensando di dotare la bici di un sistema anti taccheggio come questi e la tua recensione oltre a capitare a fagiolo mi permette di porti una domanda sul sistema Keycode: con una pinza a becco curvo, pinzando due dei fori, non si riesce a sviare le viti? La domanda mi sorge pensando che la coppia di serraggio da applicare non è così esasperata.
    Dalle foto non sembrerebbe impossibile ma spero davvero che la mia sia un’errata supposizione.

    Grazie!!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, mi hai fatto venire il dubbio e così appena ricevuta la notifica del tuo commento sono andato in microfficina e tra uno starnuto e l’altro (1,30 h sotto la pioggia per provare le Pirelli Pzero…) ho preso tutte le pinze che ho, compreso quelle per anelli seager.
      Impossibile svitare. La coppia che ti permette la chiave Ixow è notevole, i quattro denti offrono ottima presa e la loro disposizione non permette di agire solo su due, come avviene appunto con una pinza.

      Fabio

      • <cite class="fn">Luca</cite>

        Grazie mille!
        Direi che se pinze adatte non le hai tu possiamo stare ragionevolmente certi che non le avrà neppure il malintenzionato 🙂

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Oibò, detta così sembra abbia una collezione di attrezzi da scasso… 😀
          Possiamo tranquillizzare tutti e specificare “Se non le hai tu tra le decine di pinze di tutti i tipi che ti servono per lavorare sulle bici, allora ecc ecc”?
          😀 😀 😀 😀

          Fabio

          • <cite class="fn">Luca</cite>

            Come da Richiesta rettifico:

            “se non hai trovato tu, tra le moltissime che sicuramente avrai nella tua micro officina, una pinza da adattare allo scopo tra quelle che servono per compiere le tue LECITE MAGIE sulle bici, allora posso stare tranquillo.

            😀 😀 😀

  • <cite class="fn">Davide Barbera</cite>

    Volevo giusto acquistare questo tipo di accessorio ma sono indeciso tra questo e il Pit Lock (set.2): hai provato anche questo?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Davide, il Pit Lock non l’ho mai recensito; tutto quello che è stato pubblicato sul blog, con riferimento ai test, lo trovi nell’indice.

      Fabio

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