[Test] Trek Checkpoint SL6 Etap

Tempo di lettura: 7 minuti

Prova su strada per la gravel Trek Checkpoint SL6 ETap, ossia telaio in carbonio, Isospeed, trasmissione Sram elettronica.

L’abbiamo conosciuta in dettaglio nell’articolo dedicato alla sua presentazione, un modo per snellire la lettura sdoppiando il test, perché di contenuti questa bici ne ha davvero tanti.

Mentre scrivo queste note la bici è appena stata imballata, pronta per tornare in azienda. Con mio dispiacere, avrei voluto passare più tempo con lei.

Ma l’autunno e l’inverno ad avvicinarsi non sono mai un buon periodo per svolgere i test, meteo alla mano le prossime due settimane promettono solo pioggia, poi chissà.

Tenere la bici qui, ferma, sarebbe stato delittuoso. E poi, proprio mentre imballavo la bici, me ne hanno consegnata un’altra da provare, che infatti resterà ferma causa maltempo. E mi rode.

Avrei voglia di dirvi tutto subito, è ovvio che la Checkpoint mi è piaciuta tantissimo. 

Già pedalo da tempo su un’altra Checkpoint, versione in alluminio; una gravel che mi accompagna in quasi tutti i test gravel, sia per le oggettive qualità dinamiche che per quella sua capacità di adattarsi, di modificarsi alla bisogna pur mantenendo neutralità di comportamento.

So che sembra strano detto così, ma nei test è importante eleminare le variabili. La Checkpoint Alr mi ha mostrato in questi anni di accettare molti diversi montaggi, esaltando di volta in volta il componente scelto senza per questo rinunciare alla sua incredibile confidenza.

Potete quindi immaginare con quanta curiosità mi sono avvicinato alla sorella SL.

Telaio in diverso materiale, geometrie differenti, Isospeed posteriore, più leggera sulla bilancia: le premesse per divertirmi ci sono tutte.

Però, sarà che invecchio, ragiono anche in altra direzione: troppa sportività l’avrei sapute gestire?

Mi spiego con un esempio. Fino a 4 o 5 anni fa non avrei preso in considerazione, per mio uso personale, una bici da corsa meno che rigida, leggera, scattante e poco importa se poi mi spezza la schiena.

Adesso prenderei a occhi chiusi una comoda (e velocissima…) endurance, con ruote a profilo medio/basso.

Ecco, il dubbio che mi sono posto prima di pedalare sulla Checkpoint SL6 era: non è che mi troverò una bici a chiara vocazione sportiva, veloce ma rigida come stanno proponendo molti costruttori?

Dubbio che ha trovato risposte e soprattutto una conferma.

Per scoprirle tutte voltiamo pagina e pedaliamo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Lorenzo</cite>

    Non dubitavo dell’ottima riuscita di questa Checkpoint. Da utilizzatore di freni SRAM su mtb (anche se lo ammetto, di bassa gamma) ho ritrovato le tue sensazioni, modulabilità a pacchi, potenza (soprattutto in caso di discese lunghe) carente. Come te ho pensato che il problema fossero i dischi, passando così dai rotori da 160 di serie a dei galfer da 180….il miglioramento c’è stato ma che devo dire, non mi convincono fino in fondo.

    Infine, ne parlavamo nell’articolo di presentazione della bici, sono curioso di capire cosa ne pensi del mono su gravel. Mi pare che non ti abbia del tutto persuaso….io da grande fautore del mono su mtb credo che in gravel non c’entri l’obiettivo, a mio avviso l’ideale sarebbe avere una cassetta posteriore 12v tipo 10-40 o 11-42 e una doppia davanti. Ma a parte la rapportatura che si può avere con il mono è proprio l’architettura di questo tipo di cambio che non mi convince tantissimo…..quando il deragliatore sta sugli estremi (sopratutto sul padellone) l’angolo a cui è costretta la catena non mi piace molto, su percorrenze da mtb ci può stare (troppi i benefici!) in ambito gravel invece mi pare una forzatura.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Lorenzo, diciamo che questo Rival non ha freni eccellenti ma si difendono bene; soprattutto hanno una resa che fa dimenticare i fallimentari Red prima versione.
      Il monocorona, lo ripeto da tempo, non è una cattiva soluzione in sé ma non è la soluzione universale come troppi credono.
      Per il mio modo personale di vivere la bici e di vivere il gravel, una doppia mi è più congeniale.
      Ma ne conosco tanti, soprattutto ciclisti che vengono dalla Mtb, che invece con la doppia litigano.
      Del resto in questa recensione ho parlato per dovere di freni e trasmissione perché erano lì.
      Però dissi che avevo poca scelta, l’unica 54 disponibile era la 6, avessi avuto la scelta che c’era sino a due anni fa e non l’attuale penuria, avrei chiesto per me una 5 nella famiglia SL.
      Però il vantaggio di quando acquisti è che puoi scegliere, quindi l’importante è che chi voglia una doppia, la troverà; chi il mono, troverà uguale.
      Quando invece chiedi una bici test (ripeto, è un problema da post pandemia, il mercato finale è una cosa diversa) i sample test scarseggiano e se vuoi scrivere devi anche accettare cosa c’è disponibile.
      A me in ogni caso interessava il telaio, quindi mi va benissimo così perché mono o doppia, quello mi ha soddisfatto e pure di più.
      E visto che la bici è ancora qui da me perché il corriere latita da due settimane per ritirarla, mi sa che la tiro fuori di nuovo…

      Fabio

  • <cite class="fn">Vincenzo Muccione</cite>

    Buonasera Fabio, per favore puoi indicare le tue misure, altezza e cavallo; riformulo la domanda in modo meno invasivo per la tua privacy, io sono alto 170 cm ed ho cavallo 80 cm, il configuratore Trek indica per me la taglia 54, che è appunto quella da te testata, ritieni sia corretta anche per me? Da qualche parte leggevo che qualche rivenditore tende a suggerire la 52, non riesco a capire. Grazie per il tempo che mi dedicherai

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Tranquillo Vincenzo, le mie quote non sono nulla di che. 172 con 82 di cavallo.
      Come ti ho già detto, questa l’ho avuta in tg M e mi ci sono trovato perfettamente. E ha le stesse geometrie della attuale AL, che è diversa dalla ALR che ho testato anni fa.
      E come già detto, io senza vedere il ciclista sulla bici non mi pronuncio, troppe variabili, le sole misure non bastano per avere certezza.
      Di sicuro la 52 attuale, di fatto la vecchia 54 più o meno, ti va bene.

      Fabio

  • <cite class="fn">Vincenzo Muccione</cite>

    Grazie Fabio, sei stato gentilissimo e chiaro come sempre. Buona giornata

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