Santini Tono

La prova su strada

Tempo di lettura: 9 minuti

La prova su strada.

Ebbene si, lo confesso: con questo test ho barato. No, un momento, lasciatemi spiegare. Fino ad oggi non avevo voluto affrontare l’abbigliamento sul blog; solo lo scorso autunno trattai la giacca Proviz, ma quella è da intendere più come un presidio di sicurezza che un capo di abbigliamento. Perché questa assenza dal blog? A molti sembrerà strano ma a frenarmi è sempre stata la restituzione. Dopo che in maglia e pantaloncini ci hai sudato in abbondanza, quale azienda sana di mente rivorrebbe i capi indietro? Ecco, sapere che quasi certamente a test ultimato il materiale sarebbe rimasto a me mi ha bloccato. Fisima fuori luogo? Forse, ma io sono della vecchia guardia e non uno che si è aperto un blog per farsi foraggiare dalle aziende.

E allora dov’è che ho barato? Beh, questo è il primo test di abbigliamento sportivo a comparire sul blog. Avendo deciso il grande passo sono voluto andare sul sicuro. Mi sono rivolto a una azienda leader, che sforna prodotti di altissimo livello e ho testato un completo di alta gamma. Insomma, mi sono reso la vita facile 😀

Infatti è stato un test facile perché migliore la qualità più semplice il mio lavoro. Certo, mi sono incaponito a uscire anche con temperature che solitamente mi vedono in ammollo in piscina o abbarbicato a un condizionatore ma sapete che verifico ogni aspetto (fin dove posso), mai fidandomi ciecamente di quanto riportato nelle dichiarazioni ufficiali. Quindi se leggo 35 gradi io esco a pedalare con 35 gradi. Che sono saliti fino a 37 durante una uscita più lunga del solito, quindi freschezza e traspirabilità lo ho messe effettivamente a dura prova.

Ed è da loro che parto. Quando esegui un test, qualunque tipo di test su qualunque cosa ti capiti tra le mani, hai bisogno di un raffronto. Che non significa paragonare ma avere dei riferimenti, un metro con cui confrontarsi. Se avessi indossato la maglia Tono e basta nel corso della stessa uscita avrei potuto scoprirne le qualità; ma se non avessi indossato nel corso delle stessa uscita anche una altra maglia, molto meno fresca e traspirante, apprezzare la differenza e quindi il gran lavoro svolto da Santini nella ricerca dei materiali sarebbe stato più difficile.

Infilata quindi una altra maglia, che per ovvie ragioni non posso dirvi quale ma comunque di media gamma, in una della capienti tasche posteriori (molto più capaci di quanto possa sembrare a vederle in foto) sono salito in sella all’alba, quando il termometro mi segnava 23 gradi; e ho proseguito alternando i capi di abbigliamento sino al mezzogiorno, con la temperatura che aveva già da ore superato i 32 gradi arrivando a toccare appunto i 37 gradi. Che sono davvero tanti per pedalare. Questa metodologia l’ho applicata solo alla maglia: non sarebbe stato il caso di fare lo stesso coi calzoncini, con cambi al volo sul ciglio strada…

Usando la maglia Santini Tono hai una piacevole sensazione di fresco. Il tessuto in microrete svolge il suo compito e uscendo con temperature più basse, che per fortuna ci sono state almeno all’alba, questa sensazione di fresco non si è mai trasformata nel fastidioso freddino causato dagli “spifferi” che con altri tessuti traforati ho spesso avvertito in analoghe situazioni. In pratica è come se questo tessuto svolgesse anche una efficace azione isolante, bloccando l’accesso sia al caldo che al freddo. Ok, freddo è una parola grossa; comunque a pedalare sui 30/35 km/h quando ci sono 15 gradi il venticello che ti raffredda lo senti.

Quanto sia efficace la maglia a non farti avvertire il gran caldo me lo ha dimostrato un dettaglio: le fasce elastiche alle maniche. Pedalando in salita col sole a martellare, a un certo punto ho avvertito una sensazione di calore in corrispondenza delle fasce in silicone alle maniche. Ecco, mi sono detto, finalmente ho scovato un punto debole. Immediatamente ho accostato, tirato fuori il registratore per memorizzare l’appunto e con l’occasione mi sono detto che tanto valeva fare anche il cambio maglia. Un trauma: appena indossata l’altra maglia mi sono sentito andare a fuoco.

Ho ripreso la Tono e ho capito che non era la fascia elastica a non essere all’altezza. Talmente efficaci sia il tessuto in microrete che quello delle maniche che nel contrasto le due fasce elastiche non hanno retto il confronto. Un poco di caldo avvertito ma solo perché tutto il resto era al fresco. Rindossata immediatamente la Tono, in cima ci sono arrivato senza più cambi d’abito…

Non è solo la frescura ad avermi colpito: la traspirabilità si è rivelata eccellente. Su salite mie abituali e con temperature inusuali per le mie uscite sono sempre arrivato in cima asciutto. Quando con altri completi ero sovente costretto e fermarmi e attendere qualche minuto prima di affrontare la veloce discesa, altrimenti il vento della corsa mi avrebbe dato fastidio con la maglia bagnata.

Identico discorso con il pantaloncino, dove non ho avuto nemmeno la sensazione di caldo delle strisce elastiche semplicemente perché qui non ci sono. Il fondello è stato sempre un piacere, massima traspirabilità.

Spesso pedalando col caldo e in salita viene naturale aprire la maglia; operazione molto semplice perché la zip scorre facile, senza impuntamenti che ti costringono a usare tutte e due le mani. Un gesto istintivo questo di aprire la maglia, ma alla prova pratica poco efficace. Mi sono trovato meglio, molto meglio, a viaggiare con la cerniera tirata su fin quasi al collo, lasciando liberi solo i pochi centimetri che separano il basso colletto dalla banda grafica nera. Perché la protezione dal caldo, dai raggi UV e le generali traspirabilità e freschezza sono talmente efficaci che è preferibile affidarsi alla protezione della maglia.

La libertà di movimento è ottima. In sella qualunque sia la posizione né maglia né pantaloncino iniziano a tirare o stringere da qualche parte. Passando dalla presa alta a quelle bassa le maniche restano fedeli al loro posto e la conformazione dietro le spalle è tale da non sentirle mai tendere. Buono il grip della fascia inferiore in silicone, che tiene anch’essa la maglia correttamente in posizione quando ci si abbassa. Le bretelle morbide, molto elastiche e mai cedevoli, svolgono il loro lavoro e nemmeno loro stringono quando cambiamo posizione in sella. Altrettanto efficace il tessuto interno New Monica che impedisce al calzoncino di salire.

Insomma, una volta infilato il completo e saliti in sella, sia maglia che calzoncino restano esattamente come li abbiamo indossati. E bisogna guardarsi allo specchio per essere certi di avere effettivamente addosso questo completo. La maglia pesa appena 120g; il calzoncino 100g in più. Questo è tutto.

Avrei preferito un taglio appena un pelo più lungo sulla schiena, in modo da avere le tasche poco più giù. Pedalando in presa bassa ho avuto qualche difficoltà a raggiungere oggetti più piccoli posti nella tasca centrale. Comunque alla fine è anche questione di abitudine, già verso la fine del test il movimento del braccio mi veniva più naturale.

Se la maglia mi ha colpito per freschezza e comodità il pantaloncino è stato immediatamente eletto a prima scelta al momento della vestizione. Santini ha lunga esperienza nella creazione di fondelli; ho un calzoncino col fondello Techno comfort in Coolmax che mi serve fedelmente da anni, resistendo a infinite ore sui pedali e lavaggi di cui ho perso il conto. Un altro calzoncino ha il vecchio Git, vecchio nel senso che non è l’attuale, e nemmeno lui mostra segni di cedimento malgrado abbia subito un paio di lavaggi errati in lavatrice.

Il NAT con la sua anima in gel NEXT che equipaggia il Tono in prova e altri modelli della casa mi ha stupito anzitutto per la traspirabilità. Come già detto, la maggior parte del test l’ho svolto col caldo forte e il NAT non ha mai deluso.

Il comfort è l’altro suo grande pregio. Comfort sulla distanza, che è quello più importante. Facile creare un fondello morbido, di quelli che appeni sali in sella sembra di accomodarsi su soffici cuscini. Dopo mezz’ora di bici sono dolori.

Questo NAT non trasmette subito la sensazione di morbidezza, di cedevolezza diciamo così: e già questo è segno di qualità. L’anima in gel si adegua fedelmente alla nostra conformazione, cede quel poco necessario ad adattarsi a noi e poi resta costante. Sia nella forma che nella prestazione; e lo fa per tutte le ore che passiamo a pedalare.

All’atto pratico significa che anche dopo sette ore in sella il massimo che avvertiamo è qualche lieve indolenzimento dovuto alla stanchezza, non certo al fondello. Specifico sette ore perché Santini informa che questo NAT è adatto appunto fino a sette ore sui pedali. Era l’ultima verifica che mi mancava e ho preferito posticipare di qualche giorno la pubblicazione di questo test per mettere alla prova anche questo aspetto. Sette ore sono un lungo notevole e un tempo di permanenza in sella capace di far emergere qualunque difetto se mai ce ne fosse stato uno. L’unico limite rilevato è stato il ciclista, inadatto a pedalare tanto tempo col caldo forte.

Calandosi in presa bassa, posizione che aumenta anche la compressione in punta al sellino, la corretta forma del fondello nonché le zone di vuoto/pieno con cui è progettato permettono alla pressione di scaricare efficacemente, senza l’insorgere di fastidiosi formicolii o, peggio, insensibilità in zona strategica, diciamo così. Cosa che avviene facilmente quando il fondello non è di qualità o è troppo morbido. Tanti attribuiscono la colpa alla sella o un assetto sbagliato. Spesso invece è proprio il calzoncino di bassa gamma il responsabile, acquistato nella erronea convinzione che “…sono tutti uguali, prendi quello che costa meno…”

Alzando la cadenza il fondello non crea alcun spiacevole attrito; non presenta zone che potrebbero nel corso delle ore irritare la delicata area inguinale.

Il pantaloncino è sempre ben fermo in posizione, anche quando stiamo continuamente ad alzarci dalla sella nel tentativo di rilanciare una andatura deprimente in salita. Possiamo inoltre scivolare agevolmente avanti e indietro sul sellino, variando così il carico sulla bici per favorire la manovra del momento senza doverci preoccupare, dopo, di dare una sistemata al calzoncino perché si è spostato.

Sia le bretelle, in tessuto elastico molto fresco, che l’ampia zona in tessuto forato posta sulla schiena contribuiscono a mantenere sempre sotto controllo il caldo.

Il taglio corto e la forma sono ottimizzati per la pedalata ovviamente; ma non solo quella sportiva, pancia a terra tutto il tempo per capirci. Anche tenendosi più alti sul manubrio, e quindi a schiena più dritta, il pantaloncino accompagna il movimento delle gambe senza aggrinzire o tirare. E come detto in precedenza, abbassandosi a cercare la migliore penetrazione aerodinamica nemmeno le bretelle iniziano a tirare.

Degni complementi di questo Tono si sono rivelati i guanti Mania e i calzini Flag. Freschi e traspiranti tutti e due, molto comodi i guanti col palmo correttamente sagomato, con un interno in gel capace di smorzare senza far perdere sensibilità e con una tenuta sulla piega sempre efficace.

Tutto promosso a pieni voti, possiamo andare alle conclusioni.

COMMENTS

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Che coincidenza! ho comprato una salopette Tono taglia M colore bianco settimana scorsa. Come maglia ho preso questa però :
    https://www.santinisms.it/it/ss17mantops/photon-30-maglia-aerodinamica-azzurro-630.html , mi piaceva di più.
    Sono alto 176 cm, peso 75 kg , circonferenza torace 98 quindi ho scelto taglia M per la salopette e L per la maglia.
    Al momento ho fatto solo un’uscita e sono rimasto molto soddisfatto. Inizialmente volevo comprare un prodotto assos ma non sono per nulla pentito di questo completo santini, ha un ottimo rapporto qualità prezzo e a differenza di assos spesso lo si trova in sconto.
    Confermo che una volta indossato non si sente più…
    Segnalo solo che non è facile scegliere la taglia perchè provando sia la taglia M che la taglia L (taglie tratte dalle tabella delle misure) non si riesce a decidere perchè i capi calzano molto aderenti in entrambi le taglie e non si percepisce la differenza tranne il fatto che la taglia superiore rimane qualche millimetro più lunga.

    Infine aggiungo l’ottimo servizio clienti che risponde sempre con competenza al 035-690566.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, superfluo dirti che hai fatto una ottima scelta tanto te ne stai rendendo conto da solo.
      La scelta della taglia è un “problema” comune a tutti i capi con vestibilità slim, diversa dalla regular come sai. Anche io tendo a scegliere la taglia superiore come ho scritto nel test, ma è pratica non del tutto corretta. C’è comunque una certa elasticità del tessuto che compensa qualche cm in più di circonferenza.
      Grazie per il tuo feed sul servizio clienti; è un aspetto che non tratto mai nelle mie recensioni. Però non ho mai modo di testarlo, i miei contatti con le aziende sono sempre con gli uffici stampa/marketing e se sorge un problema ovviamente è con loro che dialogo. Quindi ben vengano le vostre segnalazioni.

      Fabio

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