Ruote Shimano RS 770

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In prova un set di ruote proposto da Shimano: le RS 770.

Per chi ama le classificazioni, possiamo grossomodo abbinarle alla famiglia Ultegra, seppure siano prodotto a se stante.

Ruote per freni a disco, attacco Center Lock, tecnologia Optbal per la ruota posteriore, perno passante, cerchio in alluminio laminato carbonio, tubeless ma utilizzabili con copertoncini, altezza 28-30mm, canale da 17, relativamente leggere e proposte a un prezzo (reale) molto abbordabile viste le caratteristiche.

Adatte alla strada e al gravel, belle e aggressive, quando mi sono arrivate è stata una più che gradita sorpresa.

Attendevo il gruppo, l’Ultegra Di2 di cui abbiamo seguito tutte le fasi di montaggio e letto la recensione, il secondo scatolone con queste RS770 era del tutto inaspettato.

Ovviamente sono stato felicissimo, credo che poter presentare il connubio trasmissione e ruote sia una impostazione molto gradita.

Perché le ruote va bene che uno le cambia in un secondo momento, difficilmente bici da meno di 2000 euro hanno qualcosa di realmente ottimo come primo equipaggiamento e quindi pubblicare loro recensioni è sempre utile.

Però succede che un ciclista si innamora di un telaio, lo prende e ha bisogno di notizie per il miglior abbinamento ruote e trasmissione.

Un abbinamento che non vale con tutti, ma con Shimano si.

Perché l’azienda giapponese è abituata a “pensare” la bici, quindi se offre una certa trasmissione ti propone una ruota studiata per l’uso che farai, per il tipo di bici che hai immaginato.

Io sono andato oltre, usando tre bici diverse. Due gravel e una sportiva da endurance.

E alla fine è stato meglio così, ho potuto testare la polivalenza di queste ruote e del gruppo Ultegra R8070 Di2; e mi sono trovato benissimo sfruttandole con trasmissione GRX.

Anche se facile non è stato, le ruote sono in assoluto il componente più complicato da recensire.

Sapete che la regola d’oro di ogni test è isolare il componente in prova; e sappiamo tutti che le ruote “fanno” la bici più del telaio.

Qui, con tutto nuovo star lì a distinguere di chi fosse merito (o demerito…) di cosa ha significato decuplicare gli sforzi.

E io, sapete pure questo, non pubblico finché non raggiungo ragionevole certezza sui risultati.

Risultati che hanno incrinato alcune mie certezze, confermato altre.

Il peso, per esempio, non è di quelli miracolosi. Buono per una ruota disco a perno passante e cerchio tubeless, siamo poco sopra i 1600 grammi, ma comunque superiore a quanto sono abituato per la guida sportiva. 

Invece l’ho sofferto molto ma molto meno di quanto immaginassi e di quanto successo con ruote (poco) più leggere. E così tanti saluti alla mia convinzione che il peso si sente, tutto e sempre.

E ho ritrovato conferma della stupenda scorrevolezza dei mozzi, e mai mi stancherò di ricordare a tutti che la tecnologia a coni e sfere, quando di qualità e con lavorazioni ineccepibili, resta una eccellente soluzione. 

Questa però è solo l’introduzione, avremo modo di affrontare ogni aspetto.

Iniziamo a conoscere come sono fatte.

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