[Presentazione] Trek Domane SL7

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I test procedono spediti, malgrado il caldo infernale.

Tutto spostato rispetto ai miei canoni, di solito in questi tempi mi metto in pausa godendomi qualche pedalata per puro gusto personale.

Non quest’anno, è la prima volta da quando feci partire questa avventura editoriale che mi ritrovo luglio e agosto così pieni.

Non solo per colpa mia; la scarsità di bici e componenti, causata dalla penuria delle materie prime, ho obbligato i produttori a rallentare malgrado la forte domanda.

Dirottare una bici per un test è difficile, di fatto in molti casi stiamo lavorando con le bici e i componenti destinati alle fiere, i festival dove i ciclisti possono farsi un giro e toccare con mano il prodotto.

La Trek Domane SL7 che conosceremo oggi, solo in forma statica – la prova su strada fra qualche settimana -, appartiene proprio al parco bici per le manifestazioni.

Perché ho selezionato questa bici? Beh in dettaglio ne parlerò con la prova su strada, qui posso solo riassumere; anche perché oltre a una uscita per l’assetto e una seconda per andarci a fare la spesa (poco professionale, lo so, ma le altre bici erano smontate in preparazione di altri test…) al momento in cui scrivo non ho dati da proporvi.

Se ci ho visto giusto quindi, ancora non so dirvelo.

L’idea di questa recensione nacque lo scorso Natale. Si, vi sembra tanto tempo fa, non per me. Ogni mia recensione è molto lavorata, serve tempo. 

Appena fuori dal primo lockdown ci fu la presentazione, in diretta online dagli Usa, della Émonda: rimasi rapito, più guardavo la bici e ascoltavo ingegneri e sviluppatori della casa, più prendeva forma l’idea di provarla.

Una bici veloce, leggera, pronta nelle risposte: si, qualche settimana in sua compagnia sarebbe stata una ottima idea.

Passata la sbornia, a mente fredda ragionavo sulla mia difficoltà a gestire un simile test.

Non ho più né la forma fisica né la testa per spremere un purosangue come la Émonda; il braccio destro, infortunato oltre dodici mesi fa in seguito a un investimento da parte di una automobilista distratta, ha iniziato a funzionare decentemente solo da poche settimane, in inverno avrei avuto difficoltà a guidare, insomma, mi dissi che era meglio lasciar perdere.

Nel frattempo, pedalando con altra Trek (la Procaliber da Mtb) conoscevo e apprezzavo sempre più la tecnologia IsoSpeed.

Una presa di contatto con una Domane antecedente, un modello del 2017, il colpo di fulmine con l’IsoSpeed sia anteriore che posteriore e subito è partita la telefonata a mamma Trek: per una Domane SLR.

Indisponibile; ahia… “ma no fabio, tranquillo, ho una SL in taglia tua, da luglio in poi è libera”; ecchime! Manda giù!

Di mio mi sono attrezzato con una altra Domane, stavolta SLR, perché metterò a confronto l’Isospeed non regolabile della SL con quello regolabile, su cui cioè esiste margine di taratura in base al tracciato, della SLR.

E questo vi fa comprendere anche perché io test di bici ne pubblico pochi: tantissimo lavoro, settimane, per avere uno, massimo due articoli. Impossibile trovare il tempo.

Proprio la mancanza di tempo mi ha fatto scegliere lo stesso schema usato per la Trek Procaliber: un primo articolo, questo, per la presentazione statica; un secondo articolo per parlare dei due sistemi Isospeed (fisso e regolabile), un terzo articolo dedicato alla prova su strada.

Gli ultimi due ancora non so dirvi con che ordine saranno online.

La scelta di dividere non è figlia della volontà di “allungare il brodo”, come usa dire.

Sezionare mi permette di pianificare meglio, sfruttare i giorni senza perdermi in mille rivoli.

Insieme a questa bici viaggeranno altri due test: casco e scarpe Bontrager, rispettivamente Starvos e Ballista.

C’è da pedalare, non oggi.

Oggi la protagonista è la Trek Domane SL7, conosciamola.


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