Good Year Eagle F1 tube type

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Altro test dedicato ai copertoncini Good Year Eagle F1, oggi è il turno della versione per camera d’aria.

Misura 700×28, elegante bicolore.

Condivide con il fratello tubeless alcune tecnologie; ma saprà mostrare tutte le ottime doti rilevate per lui?

Lo vedremo nel corso della prova su strada.

Una prova sdoppiata, avrei preferito un confronto diretto tubes/no tubes ma per farlo mi sarebbero serviti i copertoncini in identica misura.

Confrontare sezioni diverse, che significa anche pressioni di esercizio non comparabili, non avrebbe fornito alcun dato obiettivo.

Se di obiettività può parlarsi quando trattiamo di gomme, il componente dove le sensibilità personali sono preponderanti. Secondi solo alle selle.

Sono molti anni che svolgo test, ho un rigoroso e collaudato protocollo, isolo sempre il componente in prova, sfrutto identici percorsi e così via. Insomma, cerco di eliminare qualunque variabile.

Ma solo quelle che posso controllare.

Basta qualche grado in meno, un asfalto poco più freddo e ogni valutazione salta.

Quindi tocca provare e riprovare, a piccoli passi e cercando di avvicinare il limite, preferibilmente senza finire gambe all’aria.

E in ogni prova devi essere il ciclista che potrebbe usare quel componente, pensare come lui, agire come lui.

Trovare ciò che gli interessa sapere, senza lasciare nulla in sospeso.

E’ il rapporto di fiducia che si crea tra tester e lettore, la sicurezza per chi legge che chi ha pedalato nulla ha trascurato.

Contano sensibilità, conoscenze tecniche ed esperienza.

Ma conta soprattutto sapersi mantenere asettico, senza pregiudizi e curioso.

Però, poco da fare, i gusti personali, le abitudini, le tradizioni quasi, sono dure a morire ed è difficile metterle da parte.

Se poi parliamo di qualcosa che è passione, come la bicicletta, è impossibile non sviluppare una simpatia diciamo così per qualcosa che si avvicina alle nostre corde o abbraccia in pieno il nostro modo di vivere la bici.

Che ci siano stati test nei quali mi sono sentito emotivamente coinvolto non ve l’ho mai nascosto.

Ho la fortuna di poter toccare con mano tante belle cose, meno di quante potrei perché preferisco approfondire, lavorare sulla qualità del test piuttosto che sulla quantità.

Recensire le Good Year Eagle F1 in versione tubeless è stato molto più semplice di quanto avrei immaginato, considerando che partivo da una tela bianca, senza poter attingere ad esperienze precedenti perché mai avevo usato copertoncini del colosso a stelle e strisce, seppure sia ormai una multinazionale con stabilimenti e centri ricerche sparsi ai quattro angoli del globo.

Recensire questa versione per camera d’aria è stato più difficile.

Perché?

Perché volente o nolente, mentre pedalavo non riuscivo ad evitare il confronto con il modello tubeless, cercando punti in comune (tanti) e differenze (poche).

Malgrado la diversa sezione mi imponesse di evitare ogni paragone.

Ma tant’è, da qualche parte nella soffitta della memoria peschiamo sempre, anche quando non vogliamo.

Sarebbe però un errore ridurre questa prova a scoprire le differenze tra le due tecnologie.

Le Good Year Eagle F1 TT sono gomme uniche, con loro caratteristiche. Punti di contatto ci sono, la famiglia è quella.

Senti l’aria di casa a pedalarci e scopri anche posti nuovi.

Noi però scopriamo prima come sono fatte.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Interessante come sempre. Una volta, magari come chiosa a un articolo simile, potresti parlarci un poco delle camere d’aria? Io ne prendo una a caso (come tipo e marca, non come dimensioni) e vado; suppongo sia il mio consuetò pressappochismo che però considero una malattia infantile del ciclismo… 🙂

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