Good Year Eagle F1 tube type

Come è fatta 

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Come è fatta 

Classica confezione di casa Good Year, con riportate alcune informazioni fondamentali.

Sul fianco il lancio delle tecnologie adottate in questa versione per camera d’aria.

In dettaglio.

E’ la mescola usata per questi copertoncini ed altri della casa. E’ stata messa a punto unendo a gomma naturale e sintetica con grafene e molecole di silice.

Questo porta (dovrebbe portare, il test lo verificherà…) a un incremento di durata, miglior rotolamento e tenuta, sia sull’asciutto che sul bagnato. In quest’ultimo caso non arriviamo alle performance di un quattro stagioni ma dovremmo avvicinarci parecchio.

E’ la protezione dalle forature, declinata in diverse varianti in base alla tipologia di pneumatico.

Qui, con questi tube type abbiamo una lamina in nylon ad alta resistenza che protegge la fascia centrale.

Le altre caratteristiche non visibili sono la carcassa a 120 Tpi definita Ultimate e la tecnologia Forward Facing Fitment.

In pratica i copertoncini sono ottimizzati per i cerchi più moderni, quelli che usiamo adesso a canale maggiorato; forma della carcassa e posizionamento del battistrada si mantengono stabili, offrendo sempre la giusta impronta a terra e quindi, in pratica, comfort e velocità nella guida.

Questa la tabella con la larghezza cerchio consigliata in base alla dimensione del copertoncino.

Ora dedichiamoci a qualche dettaglio di questo Good Year F1 Eagle TT (tube type), che è ovviamente pieghevole.

Sul fianco la lunga scritta che riporta marca e modello, nonché misura e versione. Nel classico ed elegante font della casa.

In rilievo la misura in doppia scala ETRTO e francese.

A proposito di misure, queste quelle disponibili.

Una scelta ampia che spazia dalla 23 alla 32 e con alcune larghezze disponibili nell’elegante colorazione tan, come quella che stiamo conoscendo.

Le indicazioni sul fianco proseguono con la pressione di esercizio massima, manca quella minima. Data la misura 700×28 è sconsigliabile scendere sotto i 5,5 bar, per mia personale esperienza.

Due minimali freccette ci suggeriscono il corretto verso di rotazione.

Che come per il fratello Tubeless complete è facilmente intuibile per via della “saette” che solcano la circonferenza laterale.

Il battistrada prevede una zona “corrugata” sulla spalla e una striscia slick al centro, come il modello senza camera d’aria.

Il profilo della carcassa è praticamente identico, molto regolare e con buona superficie laterale.

Questa la gomma da ferma, montiamola e pedaliamo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Interessante come sempre. Una volta, magari come chiosa a un articolo simile, potresti parlarci un poco delle camere d’aria? Io ne prendo una a caso (come tipo e marca, non come dimensioni) e vado; suppongo sia il mio consuetò pressappochismo che però considero una malattia infantile del ciclismo… 🙂

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