[Test] Trek Domane SL7

Le conclusioni

Tempo di lettura: 10 minuti

Le conclusioni

Una premessa.

Non vi è sicuramente sfuggito come abbia fatto pochissimi cenni al comportamento della trasmissione che equipaggia la bici.

Una trasmissione Ultegra Di2; a 11 velocità.

Per il 2022 è già a catalogo la nuova versione della Domane, equipaggiata con l’Ultegra a 12 velocità. Il telaio SLR prevede anche il Dura Ace 12 velocità.

Tra ritardi miei e ritardi dovuto alla difficoltà delle aziende nel rendere disponibili a parco stampa le bici e il materiale in genere, noi leggiamo ora un test che avevo programmato per la primavera scorsa.

Per questo, e perché la trasmissione Ultegra Di2 11v è stata ampiamente recensita qui sul blog, ho scelto di concentrarmi solo sul comportamento della bici. Perché il telaio non cambia con l’anno nuovo, colori a parte.

Fatta la necessaria precisazione, tiriamo le somme.

La Trek Domane è una bici assai particolare, capace di offrire molto più di quanto dimostri sulla carta.

Vi ho raccontato la mia prima uscita, quando durante il riscaldamento mi son fermato a controllare la guarnitura.

Confesso che lì mi sono preso una licenza da romanziere di bassa lega; è successo ma in un altro momento: alla prima reale presa di contatto, una ventina di chilometri dedicati solo alla regolazione della posizione di guida e ricerca pressione gomme, ed è stato imbarazzante.

Mi sono davvero fermato a bordo strada e controllato le corone, perché vista la facilità con cui tenevo la catena sui pignoni più piccoli mi era venuto il dubbio mi avessero montato una corona con meno denti.

Spero perdonerete questo piccolo strappo sacrificato all’altare della lettura.

Ma torniamo alla Domane.

Uno dirà: conta più la testa che la gamba e ogni appassionato appena sale in sella alla bici nuova va come un missile.

E posso anche essere d’accordo, seppure qui non parliamo di una bici mia ma test, quindi destinata a tornare alla casa madre finito di lavorarci su. Però resto un appassionato, quindi il coinvolgimento emotivo ci sta.

Che da solo non basta, perché la velocità era così elevata e mantenuta senza sforzo che doveva esserci dell’altro.

Ti fa sentire più in forma di quanto sei.

Una bici con geometrie Endurance, un concentrato di scelte progettuali e ingegneristiche per ottimizzare anche il dettaglio più nascosto, il sistema IsoSpeed su ambedue gli assi, ruote eccellenti; peso più alto della sorella Émonda, gomme larghe, assetto più rialzato.

La ricerca della velocità senza sacrificare il comfort.

Una velocità che ottieni sempre: serve solo la tua gamba, al resto ci pensa la Domane.

In piano sei una locomotiva, persino io che al massimo potrei fare il vagone merci. L’ultimo, ovviamente.

In salita vai su con un passo tale che ti chiedi se la bilancia fosse sballata.

In discesa tendi l’orecchio per sentire se arriva una moto, perché ti viene irrefrenabile la voglia di fare lo sborone e passarla interno in staccata.

E poi questa capacità di portarti fuori dall’asfalto, più veloce di una gravel se il sentiero è battuto? 

Senza tirarsi indietro quando il fuoristrada si fa più spinto.

Già, fuoristrada. A cui avevo dedicato gli ultimi giorni di prove.

E dove mi sono talmente divertito nell’ultima uscita da programmare per la settimana successiva un cambio gomme e pedali: per portare la Domane sui terreni che uso per i test gravel più spinti verso l’off road.

O la bici ha mandato un subliminale SOS alla casa madre o c’era una microspia, sta di fatto che l’uscita era programmata per il lunedì ma il giovedì precedente un messaggio da Trek “Fabio, riesci a impacchettare la bici per questo fine settimana, lunedì ti mando il corriere?”.

E io che potevo rispondere: che mi servivano un altro paio di giorni per metterci le gomme tassellate e andarci sui track da Mtb? Più che il corriere, mi mandavano i carabinieri…

L’ho preso come chiaro segno che stavo esagerando; e la divinità che protegge i ciclisti privi di neuroni funzionanti mi avvisava a modo suo di desistere.

Così mi sono concesso un ultimo sabato con lei prima di rispedirla, ma non per le verifiche.

Una zingarata insieme, come non ero riuscito a fare nei due mesi appena trascorsi. 

Insieme alla Domane, la bici; ché se legge mia moglie chissà cosa crede. Anche se forse il problema è proprio che sa mi riferisco a una bici…

Io e lei, senza notes, senza nessuna app attiva a monitorare, la piega libera dal ciclocomputer: solo noi due in giro, per strade sconosciute e la posizione del sole come unico riferimento.

Il giorno dopo, mentre ero lì ad avvolgerla nella plastica protettiva, ho capito che io, così preciso e meticoloso nella stesura dei protocolli dei test, con l’elenco dei percorsi, delle manovre da provare, la puntigliosa annotazione di ogni aspetto, avevo mancato la sua essenza.

Quella che ho definito la sua filosofia.

La Domane è una bici sportiva da godersi senza vincoli, dando libero sfogo alla fantasia. 

In sella e parti veloce, e chissà, forse quel giorno scopri dove finisce l’orizzonte.

Buone pedalate.

I link

Presentazione sul blog della Trek Domane SL7

Test Isospeed

Trek

Trek gamma strada

Trek gamma Domane 


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COMMENTS

  • <cite class="fn">Pietro Di Nocera</cite>

    Ciao Fabio ,

    Condivido 100% la tua esperienza Domane .
    Ho lasciato la vecchia (ma perfetta) pinarello Dogma 60 x una Domane sl5 in agosto 2021.
    E bene quasi da subito notato sensazioni eccellenti sotto tutti i profili di guida ma innanzitutto confort .
    Mi spaventava il peso 9.500 ca. Ma alla prima uscita pedalato 200 km ritornando a casa con tantissima voglia di pedalare, davvero super.
    Come dicevo su ,oggi la uso da 4 mesi ci ho messo su 5000 km ca. e ho travolta tutte le sensazioni che descrivi ,davvero stupenda .
    Mi vorrei però dilungarsi di più su un importante fattore “sicurezza” .
    Io sono un ciclista abbastanza stagionato il prossimo anno 68 ,ebbene quello che più di tutto mi ha colpito in questa bici e’ la sicurezza sotto tutti i profili ma innanzitutto in ripide fasce e curvoni cattivelli , credimi sono ritornato almeno di 20 anni indietro, va da Dio ,entra in curva piega come vuoi e asseconda i tuoi comandi al centesimo di millimetro un vero mostro di sicurezza ,basta dire che a 5000 km monto ancora le pastiglie freni ORIGINALI , in effetti non uso quasi i freni .
    Sono contentissimo e la cambierò solo per un altra Domane la SL6 giusto per avere un po di componenti di livello più altino , anche ti dico che non avevo mai pedalato il nuovo gruppo 105 e per il livello lo trovo eccellente ,un giustissimo compromesso costo basso e alta qualità.
    Concludo ringraziandoti per le tue consuete ed eccezionali impressioni ciclistiche nonché concreti ed ottimi giudizi .
    Cari saluti .
    Pietro Di Nocera

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Pietro, ti ringrazio per questo tuo intervento.
      Da sempre sono convinto che d’accordo i miei test, ma le vostre impressioni maturate sul campo hanno gran valore. Anche perché, giocoforza, io non posso permettermi tutti i chilometri che fate voi, bici e componenti devono rientrare in azienda in tempi ragionevoli.
      Sulla sicurezza di guida hai pienamente ragione, c’è un passaggio nel test, nelle conclusioni, in cui racconto la voglia di aspettare l’arrivo di una moto per fare “lo sborone” in discesa.
      Beh, il problema è che l’ho fatto davvero, talmente alta la precisione di guida di questa bici. E il senso di sicurezza che infonde.
      Io da sempre tiro solo se mi sento sicuro, in bici come in moto, e su questo la Domane mi ha pienamente accontentato.

      Fabio

  • <cite class="fn">MARCO</cite>

    ciao Fabio, posso gentilmente chiederti un consiglio sulla taglia ?
    Sono alto 172, cavalllo 81, e sono molto indeciso tra la 52 e la 54.
    Essenso sempre “in mezzo” alle due taglie, faccio sempre fatica a beccare quella giusta… mi piacerebbe sentire un tuo parere per la Domane SL 5

    Grazie 1000 !!
    Marco

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Marco, premesso che senza vedere dal vivo si possono fare solo ipotesi, io ho quote quasi coincidenti alle tue e per questo test mi sono fatto inviare la 54, trovandomi egregiamente. Ho usato anche una 52, gradevole in salita (più compatta) ma non ero a mio agio.

      Fabio

      • <cite class="fn">MARCO</cite>

        Grazie Fabio per la risoposta ! E – visto l’ultimo tuo post – buona ‘convalescenza’ !!

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