[Test] Trek Isospeed “stradale”

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Trek da tempo offre su molti suoi telai la tecnologia Isospeed, una tecnologia che abbiamo conosciuto durante il test della Mtb Procaliber.

Lì, su quella bici, è montato un Isospeed che per semplicità definisco fisso, privo di possibilità di regolazione. E trattandosi di una front, a beneficiare di questo sistema è solo la zona posteriore.

Ma come scrissi in un articolo simile a questo che leggeremo, presentando proprio L’Isospeed montato sulla Procaliber, anche l’anteriore vanta questo efficace sistema di smorzamento su molti modelli.

Modelli stradali, stranamente non la gravel Checkpoint SL che, ne sono sicuro, trarrebbe enorme beneficio dal suo utilizzo.

Quando provai la Procaliber rimasi colpito dall’efficacia dell’Isospeed, ma anche stupito dall’idea: disaccoppiare un telaio, perché di fatto questo lo schema, va contro ogni teoria sulla rigidità e trasmissione dell’energia.

Eppure in quel test si rivelò eccellente, in uso gravoso: come si sarebbe comportata una stradale?

Perché d’accordo, lo schema è grossomodo lo stesso, ma il diverso ambito di utilizzo impone scelte differenti.

Mi rimase la curiosità, la voglia di toccare con mano. Perché per quanto sicuro che avrebbe funzionato egregiamente, io devo sempre verificare prima di parlare, se non provo non ho possibilità di formarmi una idea chiara.

Che poi è la filosofia alla base di questo blog: non si parla per sentito dire, solo dopo attente verifiche.

Quale bici scegliere? Beh, qui è stato facile: la Trek Domane, una bici sportiva con uno spettro di utilizzo talmente ampio che l’Isospeed non è solo naturale, è un elemento fondamentale nel formare il carattere di questa bici.

Problema: se l’Isospeed anteriore è uguale per tutti, al posteriore abbiamo i telai famiglia SL con Isospeed “fisso”, quelli della famiglia SLR con Isospeed “regolabile”. Li ho virgolettati perché non trovo altra definizione.

Infatti sulla serie SL è lì, non possiamo agire; ma sulla serie SLR possiamo velocemente regolare la forza di smorzamento. Tenendo a parametro il peso del ciclista ma anche per ottenere una migliore risposta in base al terreno di quell’uscita.

Due bici in prova solo per verificare l’Isospeed era troppo; così mi sono fatto inviare una Trek Domane SL (la cui recensione leggeremo a settembre) e “trafugato” una Trek Domane SLR di un amico. 

Non ho eseguito una comparativa totale, su ogni percorso.

Mi sono concentrato solo ed esclusivamente sull’Isospeed e l’ho testato essenzialmente su pavé/basolato e asfalto molto malandato. Ho tralasciato il fuoristrada (strade bianche) perché non volevo correre il rischio di scivolare con una bici non mia, per di più verniciata nella preziosa colorazione Project one. Ma la Domane SL il fuoristrada l’ha subito, però quella è bici test, è doveroso… 

Basta chiacchiere, voltiamo pagina per scoprire come è fatto l’Isospeed, come si regola e come si comporta.

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