[Test] Pirelli Scorpion XC H

Le conclusioni
Le conclusioni
Mi sono avvicinato a questo test con un certo timore, non ho in questo settore del ciclismo lo stesso retroterra di esperienza maturato in tanti anni di pedalate su strada e su bici gravel, che ai miei tempi non esistevano come le conosciamo oggi e quindi me le creavo io.
In realtà i lavori sono viaggiati spediti ed è stato più semplice di quanto credessi all’inizio.
Sia perché in questi mesi passati con la Trek Procaliber 9.6 la mia tecnica è decisamente migliorata, grazie soprattutto ad Antonio e Monica, istruttori di guida che mi hanno seguito per alcune settimane e scusate se sono venuto meno alla vostra richiesta di non citarvi, ma siete riusciti in un mezzo miracolo con me e meritereste ben più delle mie poche parole; e sia perché le Pirelli Scorpion XC H sono gomme specialistiche, con una precisa destinazione d’uso, quindi il test non ha richiesto le infinite prove di un componente poliedrico, per esempio quelle necessarie a una copertura da gravel.
Non nascondo che la scelta della bici usata per il test ha inciso sulla scelta del modello di copertoncino da testare.
E’ anche comprensibile, non ho tra le Mtb lo stesso “parco bici” da destinare allo svolgimento delle prove su strada.
Per questo nella selezione mi sono posto la domanda su quale aspetto della bici volevo enfatizzare, oltre tutto il resto che vi ho raccontato.
Volevo velocità, volevo maneggevolezza.
E le ho trovate, ben più di quanto ne cercassi.
Le Pirelli Scorpion XC si propongono come coperture da cross country naturalmente votate alle competizioni, soprattutto nella versione Lite.
Ma queste H con carcassa ProWALL non scherzano.
A fronte di un peso leggermente superiore, hanno una gran tenacia. Seppure le Lite non le abbia provate, da quel poco che ho imparato in tanti anni di test, sono abbastanza sicuro che lo scudo aggiuntivo in nylon non pregiudica le prestazioni più di tanto rispetto alle sorelle alleggerite.
E credo che il ciclista non per forza agonista apprezzerà la superiore protezione laterale di questa versione in prova. E visto che non è a un pubblico di agonisti che mi rivolgo in questo blog, penso di aver scelto la gomma più adatta.
Adatta a cosa? Anzitutto a divertirsi, ché se manca questo tanto vale mollare la bici.
Ma filosofia spicciola a parte, portate sul loro terreno le Scorpion XC H si sono rivelate eccellenti.
E, non me lo aspettavo, hanno retto bene anche fuori dal loro habitat.
Dopo una promessa di primavera il brusco ritorno dell’inverno, le abbondanti piogge di aprile mi ha trovato in giro con terreno reso morbido e fangoso. Devo dire che le cose sono andate meglio del previsto, soprattutto per il limitato accumulo di fango.
Però, indubbio, è sui terreni compatti che le Pirelli Scorpion XC H danno il meglio.
Veloci, molto scorrevoli, con una eccellente elasticità della carcassa e grip perfetto.
La tassellatura centrale offre direzionalità e velocità.
Quella intermedia offre presa senza sacrificare la rotondità della manovra.
Quella laterale non è mai brusca nell’azione a permette di buttar giù la bici in sicurezza.
La carcassa cede conformandosi al terreno, assorbendo bene le asperità.
La mescola non teme il bagnato (su terreni “rigidi”) e unita a carcassa e battistrada ha grip da vendere.
In frenata la presa sul terreno è decisa.
Non avevo dubbi, con tanti test di coperture Pirelli svolti, che anche passando alle coperture da Mtb mi sarei trovato davanti un prodotto al top. Maturo ma su questo non posso dire se le prime versioni uscite sul mercato fossero diverse, mai usate.
Però posso dire che le gomme sono fondamentali per pedalare sereni, perché se non puoi fidarti tiri i remi in barca. O almeno io faccio così.
Le Pirelli Scorpion XC H mi hanno trasmesso da subito il senso di sicurezza che cerco e che avevo trovato nella gamma stradale e gravel della casa.
E mi ha spalancato nuovi orizzonti nella guida, perché in tante occasioni sono stato assai più veloce a parità di bici e percorso ma non, appunto, di gomme.
Alla fine l’unico limite diventa il ciclista, perché se la gamba c’è, si viaggia veloci. E penso anche più veloci di quanto sia stato io, ma l’età avanza e non sono più il giovanotto di un tempo…
Sul mio canale YouTube potete trovare anche la videorecensione.
Vi lascio i link
Recensione della bici usata per questo test
Buone pedalate
Tutti gli articoli della sezione Test e presentazioni
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali.
Se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.