[Test] Pirelli Scorpion XC H

Come è fatto
Come è fatto
Pirelli Scorpion XC H ProWALL, da 2,2. Aggiungo che il diametro è 29″, finora non l’avevo detto dandolo per scontato visto che la bici usata per il test è stata la Trek Procaliber 9.6.
Copertoncino pieghevole e tubeless, come è giusto che sia.
Le scritte sui fianchi mantengono lo schema speculare tipico di Pirelli. Da un lato modello e versione, dall’altro il logo della casa.
Le indicazioni proseguono con il range di pressione in uso tubeless, da 2 a 4 bar.
Doppia scala a ricordarci la dimensione.
Una lunga freccia impone il verso di montaggio, per questo Pirelli Scorpion XC H che è quindi monodirezionale.
Chi volesse superiore grip sulla ruota motrice può valutare la versione dedicata, sigla finale R.
Gli Scorpion XC H sono disponibili in due versioni per la carcassa che è sempre 120 Tpi: Lite e ProWALL.
La nostra in prova è la ProWALL, che acquisisce un ulteriore strato di nylon a protezione del fianco e permette la guida a pressioni più basse.
Vi propongo anche la struttura Lite; come si vede, manca la fascia sul fianco.
La mescola usata, unica per tutto il copertoncino, è la SmartGRIP Compound; offre un’aderenza elevata in condizioni sia di asciutto che di bagnato in modo costante, anche quando i tasselli cominciano a consumarsi.
Non dobbiamo mai dimenticare che Pirelli non distingue tra condizioni di asciutto o bagnato ma classifica i copertoncini in base alla “compattezza” del terreno.
Il battistrada è composto da tasselli bassi e ravvicinati, ad altezza ridotta per aumentare la scorrevolezza e limitare la deformazione in curva sui terreni duri.
Al centro abbiamo una tassellatura fitta e molto ravvicinata, con disegno a favore del senso di marcia.
La zona mediana vede i tasselli distanziarsi, conservando profilo e angolazione sempre nel senso di marcia.
La spalla inverte la tendenza sfoggiando tasselli più alti, ma senza uno scalino eccessivo.
Ne risulta un battistrada dove la proporzione tra pieni e vuoti è a favore dei primi al centro e in zona mediana, dei secondi spostandoci sul fianco.
Un disegno studiato per garantire scorrevolezza e velocità, e vista l’indicazione d’uso per terreni compatti, il fango non è contemplato. Anche se, vi anticipo, la gomma impasta assai meno di quanto immaginassi.
La carcassa offre un buon disegno ad arco, molto regolare.
E soprattutto malgrado il superiore sviluppo in altezza dei tasselli laterali, il profilo complessivo è omogeneo, armonioso. A tutto vantaggio della guidabilità e del controllo della bici in condizioni di scarsa aderenza.
Peso dichiarato in questa versione H ProWALL 29×2,2: 690 g.
Peso rilevato: 695 g.
Non sono una novità del mercato i Pirelli Scorpion., novità lo sono per il blog: quindi con un certo timore mi avvio a pedalare per il mio primo test di coperture specifiche per la Mtb.
In sella.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali.
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