[Test] Pirelli P7 Sport

Recensione di un nuovo copertoncino stradale di casa Pirelli: P7 Sport.
Ulteriore ampliamento di gamma, ormai non passa stagione che l’azienda faccia mancare una novità.
Novità di cui si sentiva il bisogno? Domanda retorica.
Si, perché la vasta gamma stradale conta molti modelli, tutti votati alla massima prestazione.
Che per noi ciclisti si traduce in massimo divertimento; col rovescio della medaglia di costo superiore e durata inferiore, in linea con la fascia alta di mercato.
Il nuovo copertoncino P7 Sport, al momento in cui scrivo solo per camera d’aria e ignoro se arriverà una versione TLR, si propone come gomma d’allenamento, dal prezzo contenuto pur senza sacrificare (troppo) le ottime dinamiche della serie Zero, recensita tutta qui, sul blog.
Copertoncini, i Pirelli Velo Zero, che nelle differenti versioni mi son piaciuti tutti.
Merito delle prestazioni, certo; merito soprattutto di un feeling di guida che ho sempre avuto con le gomme Pirelli, da moto prima, da bici adesso.
Mi ci trovo, punto.
Non è solo grip o scorrevolezza: è l’insieme di segnali che il copertoncino manda al ciclista, quel dialogo continuo di cui vi ho spesso parlato e che permette di spingere a mente sgombra, soprattutto in discesa.
Con la certezza che quel francobollo di gomma a contatto dell’asfalto non ti tradirà.
Ma ritenere il P7 Sport una versione economica delle Zero, e quando indico Zero semplifico unendo tutta la gamma, sarebbe un errore.
Questo P7 Sport è un copertoncino tutto nuovo: nuova la mescola, nuovo il battistrada, nuova la struttura.
Non mi aspetto doti dinamiche superiori né uguali ai fratelli Zero, ovvio.
Mi aspetto di trovare lo stesso feeling di guida, altrimenti ci resterei deluso.
Come è andata? Beh, i test servono a scoprirlo, lo leggeremo più avanti, questa è solo l’introduzione.
Vi rubo ancora pochi secondi prima di passare alla conoscenza del copertoncino.
Gomma da allenamento, arriva sul blog in rapida sequenza con altro copertoncino sportivo, indicato anch’esso (pure) da allenamento ma con una decisa virata verso l’agonismo.
Ve l’ho scritto in quella recensione (Michelin Power Road), lo ripeto qui: è stato imbarazzante quando, mettendo ordine tra gli appunti, ho trovato molte note simili.
Non tanto sul piano prestazionale, son gomme diverse e poi sapete non amo i confronti, ogni recensione è storia a sé: sul piano delle sensazioni di guida.
Sono andato a riguardarmi i vecchi notes, che mai getto via, per leggere le impressioni a caldo; anche di copertoncini non recensiti qui ma da me testati per altri motivi e la cosa sorprendente, ma fino a un certo punto, è la gran differenza prestazionale tra i copertoncini d’allenamento di qualche anni fa e questi attuali.
Un innalzamento del livello complessivo, con soluzioni tecniche prima riservate solo alla fascia alta, che sicuramente fa piacere.
E che mi fa rendere conto di come il progresso sia continuo, inarrestabile.
Con un travaso di tecnologia in ogni aspetto e componente della bici.
L’unico componente “conservatore” erano le gomme, che si evolvevano con esasperante lentezza.
Pochi produttori a spartirsi il mercato, perché farsi la guerra?
L’arrivo, o il rientro, di grosse aziende con ampio bagaglio anche in altri settori, come Pirelli o Good Year, ha obbligato tutti a darsi una mossa.
L’unica via era proporre copertoncini sempre migliori, in un settore, quello della bici, in ampia espansione ma con una tale varietà di gusti ed esigenze da farti dubitare della sanità mentale di chi decide di combattere in questo mercato.
Noi però ne cogliamo i frutti pedalando felici, e quindi direi che va bene così.
Non va bene invece rubarvi altro tempo, quindi voltiamo pagina e conosciamo queste nuove Pirelli P7 Sport.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali.
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Grazie per questa recensione dettagliata in cui non fai mancare il tuo punto di vista.
Ho preso questi P7 Sport nella versione 700×24 per la mia bici “eroica” in acciaio anni ‘80 (eroica, ma bici vera, proveniente da una squadra) e vado a sostituire dei Michelin Dynamic Classic 700×28 che avevo trovato montati sopra.
Quei Michelin mi hanno dato poca sicurezza nei 400km che ho percorso e avevano già fatto parecchia strada. Adesso non vedo l’ora di montare questi P7: in primis so già che per ogni gomma risparmierò 80 grammi rispetto ai precedenti penumatici, poi non vedo l’ora di provare quale sensazione mi daranno.
Per festeggiare l’arrivo dei P7 ho preso anche le camere d’aria in lattice Vittoria Competition Latex che promettono prestazioni ottimali (a proposito, quale camera d’aria era montata per la prova?).
Una volta montati sono curioso di vedere cosa dirà il contachilometri sulla velocità media e quella in salita, ma soprattutto di sentire quale sarà la sensazione di guida di questi P7.
Ciao Davide, camere michelin, uso sempre loro nei test di copertoncini.
Credo ti troverai bene, anche se la differenza di sezione potrebbe portare a valutazioni diverse.
Fabio
Ciao Fabio una info.
Mi sento fortunata poichè ho letto la recensione prima dell’acquisto; nello stesso tempo sono delusa per via dei miei cerchi che sono Fulcron Racing 5 17C.
Dalla ETRO con questi miei cerchi potrei montare dal 25—> 50 (io opterei per un 26 P7).
Dall’immagine sulla confezione dei Pirelli P7 però, appare che questo copertoncino io non possa montarlo poichè i cerchi cosigliati sono dal 19C.
Quindi c’è un’incongruenza con la tab ETRO.
Se hai tempo di rispondermi cosa non ho capito?
Mi spiacerebbe non poterli montare poicè mi sembravano adatti per il mio prossimo viaggetto biepacking.
grazie