[Officina] Eliminare i rumori dei freni a disco
Come eliminare il fastidioso zing zing che proviene dai freni a disco e affligge alcuni ciclisti?
E’ possibile? Si, lo è.
Perché un impianto a disco di qualità, ben montato e regolato non produce alcun rumore.
Non è una sua caratteristica genetica, un male ineludibile.
Se c’è rumore, c’è un problema: bisogna però capire quale.
Pinza mal centrata, rotore piegato, pistoncino che non rientra, contaminazione. Anche una ruota montata male, per esempio con QR serrato in modo sbagliato.
Una o più di una, la prima cosa da fare è indagare la causa, così da applicare il giusto rimedio.
Se controllare una ruota è facile, pinza o rotore storti così come la contaminazione non sono subito visibili a occhio nudo.
Pulizia dei rotori e delle pastiglie nonché pulizia e lubrificazione dei pistoncini li abbiamo già visti in precedenti articoli. Anzi, video.
Ora l’ultima verifica, ossia centratura delle pinze e rotore forse storto.
A ruota montata sulla bici basta una luce radente dal basso: facendo girare la ruota possiamo sincerarci se il rotore è storto, se la pinza non è centrata o tutte e due.
Se un lato è buio, non filtra luce, allora la pinza è da centrare; se la luce filtra a intermittenza allora la pinza è in “diagonale” o il rotore chiede una raddrizzata.
Ma possono anche essere presenti tutti i problemi in contemporanea.
E nel video a seguire vedremo come risolvere.
Perché, lo ripeto: se un impianto a disco fa rumore, allora c’è un problema. Non è una loro caratteristica. Sempre con riferimento a impianti freno almeno decenti.
Poco alla volta stiamo prendendo in esame tutti gli aspetti dei freni a disco idraulici, ma non abbiamo ancora finito.
Abbiamo visto come pulire pastiglie e rotori per eliminare lo stridio.
Abbiamo visto come pulire e lubrificare i pistoncini.
A breve vedremo come eliminare le bolle d’aria e come sostituire l’olio. E come già vi ho detto in altri articoli, scopriremo insieme che la cura degli impianti idraulici è semplice e alla portata di chiunque. Solo più onerosa, soprattutto perché alcuni marchi offrono gli attrezzi necessari a prezzi decisamente alti.
Non in questo caso però, perché l’unico utensile specifico che ci serve è quello per raddrizzare i rotori e non costa molto.
Il lato lungo serve per agire sulla pista del rotore, quello corto sui raggi, se necessario e lì dove è possibile.
Mai usare la pinza, danneggia la superfice del rotore ed esercita pressione/tensione in un’area troppo limitata.
Fatte le dovute precisazioni vi lascio il video, per il quale vale il solito avviso che non tutti i video sono “lanciati” anche qui sul blog, quindi la cosa migliore, se volete essere aggiornati sulle loro pubblicazioni, è iscriversi al canale You Tube del blog.
Buone pedalate
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ciao,
non se riesci a togliermi questo dubbio. Ho letto, non ricordo più dove, che negli impianti a disco idraulici, nella maggior parte dei casi, i due pistoncini non agiscono contemporaneamente sulla pastiglie. Ma prima quello esterno e , poi, quello interno.
Ciao Giuseppe, questo avviene sui meccanici a pistone singolo; sugli idraulici l’intervento è in sincrono.
Fabio