Come acquistare una bici usata senza brutte sorprese
Una bici usata può essere un buon affare o un interminabile calvario. Per questo oggi vedremo come avere il primo escludendo al massimo i pericoli del secondo.
L’autunno è storicamente il periodo in cui il mercato dell’usato è più florido, perché sono state annunciate o in arrivo le novità, molti mettono in vendita la propria bici per finanziare il prossimo acquisto.
Certo, adesso i tempi son cambiati e le novità spalmate su tutto l’anno ma dal punto di vista dell’acquirente l’arrivo della brutta stagione è comunque quella in cui si possono fare i migliori affari: muovendosi con accortezza.
E sempre perché i tempi sono cambiati ho scelto di tornare sull’argomento bici usate con questo nuovo articolo, che in un certo senso amplia e completa quanto scrissi nel 2017 e che resta comunque valido, quindi vi consiglio di dedicargli qualche minuto.
In tanti anni di ciclismo ho acquistato molte bici usate, ne ho vendute ben di più.
Mai capitata la brutta sorpresa, mai ovviamente fatta io ad altri.
Certo, serve un minimo di esperienza per ridurre i rischi; così come alcuni aspetti per me sono marginali mentre per altri possono essere importanti.
Per esempio io tengo molto all’originalità, soprattutto perché i miei acquisti hanno sempre riguardato bici vintage o storiche; non considero un problema la necessità di fare manutenzione, la faccio io ed è anche un buon modo per scoprire meglio la bici acquistata.
Ma un altro ciclista, uno a cui interessa solo salire in sella e pedalare senza problemi può non tener conto dell’originalità, preferendo un componente nuovo perché è una cosa in meno di cui occuparsi.
Insomma, come sempre nel ciclismo, ognuno ha le proprie esigenze e priorità: però questo non significa che punti in comune non ci siano.
Che si cerchi la vecchia signora a pedali e meglio se poi dobbiamo sporcarci le mani di grasso o si voglia la top di gamma dell’anno prima per pedalare e basta, ci sono tanti aspetti di cui è bene tener conto. Sia legali che tecnici; e aggiungo anche di buon senso.
Per questo mi sono deciso a questo articolo, che a breve sarà anche riversato in video.
Nel comporlo seguirò uno schema, cercando di coprire tutti gli aspetti della compravendita; iniziando con quelli legali, spesso trascurati se non sconosciuti. Poi qualche pillola di buon senso e infine i controlli basici sulla bici e la sua meccanica.
Un punto quest’ultimo dove è necessario tenersi più generici anche se immagino sia proprio quello che più vi incuriosisce.
Il problema è che le bici moderne sono troppo diverse l’una dall’altra, una corsa in alluminio freni a cerchio richiede attenzioni diverse da una in composito freni a disco; una a trasmissione meccanica vuole controlli differenti da una a trasmissione elettronica e così via.
Però non tutto è perduto, al di là di controlli specifici per quella soluzione tecnica o quel modello (succede, ci sono alcune bici che hanno lamentato leggerezze di progettazione e denunciano problemi specifici), ci sono alcune verifiche standard indipendentemente dal modello e dal suo allestimento.
Comunque, l’articolo è lungo, non vi faccio perdere altro tempo. Voltiamo pagina.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.