SmartHalo

L'installazione al manubrio

Tempo di lettura: 8 minuti

L’installazione al manubrio.

O gli amici canadesi hanno poca fiducia nelle nostre capacità manuali oppure hanno sbagliato i calcoli. Anche a dover usare gli shim (ossia gli spessori in gomma per adattare gli attacchi a manubri da 22,2 o 25,6 mm) è impossibile impiegare più di due minuti. Il video che vedrete più in basso infatti dura un filo sopra questa soglia, ma perché mi sono mosso piano per esigenze sceniche. Nella prova prima di girare ho impiegato circa 70 secondi. Non perché io sia bravo ma perché è davvero una sciocchezza.

Comunque non mancano anche qui le istruzioni a schermo che ho deciso di proporvi, anche perché il telefono mi ha consentito nuovamente gli screenshot. Sono istruzioni animate, ovviamente io le ho bloccate in singole immagini. Come potete vedere i canadesi si sono parzialmente ricreduti e adesso indicano 15 minuti per il montaggio.

Ecco le istruzioni.

In pratica sfruttando la prima dima potremo facilmente scoprire il diametro del nostro manubrio, in base a questo sapere se dovremo usare o no gli shim e quali, la lunghezza corretta delle viti e infine con l’altra dima potremo centrare perfettamente le basi prima di dare la stretta finale. Infatti il trucco è avvitare conservando una certa mobilità, centrare grazie alla dima e poi stringere. Non alla morte, basta qualche ulteriore giro.

Nel video che segue mostro l’installazione sulla piega della mia London Road; che è oversize, ossia da 31,8 e quindi non richiede shim. Ho aggiunto in fase di montaggio i due spessori che aumentano l’altezza degli agganci. Non erano necessari, anche senza lo SmartHalo non urta con la testa dell’attacco manubrio Redshift ShockStop (che è corposetto…) ma ho pensato valesse la pena mostrarli. Nel caso si debbano usare gli shim prestate attenzione al verso di montaggio. E’ davvero semplice (oltre che chiaramente indicato nelle istruzioni) perché sono sagomati in modo differente quello superiore e quello inferiore e il disegno a rilievo impedisce pure di invertire tra destra e sinistra. Insomma, anche chi non ha mai saputo nemmeno cambiare una camera d’aria potrà montare con facilità questo SmartHalo.

Ecco il breve video.

Come avete visto è una operazione davvero alla portata di chiunque.

Una volta agganciato lo SmartHalo ai suoi supporti al manubrio bisogna da risolvere il problema dei furti lasciando la bici in strada. La soluzione c’è e la vedremo nel prossimo paragrafo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Luca Venturini</cite>

    Bellissima prova per un prodotto innovativo! Ottima scelta anche del tipo di materiale da provare, mai scontato.

    Mi posso permettere un consiglio? Per meglio visualizzare i vari passaggi di installazione o configurazione delle app su smartphone ti consiglio di utilizzare gli screenshot delle schermate. Su tutti i dispositivi c’è una modalità per farli. Con gli Huawei come il tuo dovrebbe esserci uno shortcut dal menù a tendina superiore oppure esistono combinazioni di tasti. Poi basta prelevare le immagini salvate.

    Ciao e complimenti ancora

  • <cite class="fn">Luca Venturini</cite>

    Scusami, errore mio, non si erano caricate tutte le immagini, ho capito ora perchè hai fatto le foto al telefono…

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, grazie comunque per il consiglio 😀
      Si, purtroppo a volte capita che non si carichino subito tutte le immagini e serve un F5 per averle. Da mesi si palleggiano la responsabilità il creatore del tema grafico e la società sui cui server gira il blog; a volte mi dicono ne metto troppe, e infatti anche per questo ho iniziato a operare la divisione in paragrafi ma il problema persiste. Prima o poi giungeremo, spero, a una soluzione.

      Per quanto riguarda il test si, è vero, cerco sempre di scovare anche oggetti più particolari senza fossilizzarmi sui soliti noti; o cerco componenti e accessori che sulla carta vantano qualità e un buon rapporto qualità/prezzo. Poi, ovvio, devo fare i conti con la diponibilità delle aziende a inviare e non tutte accettano. La percentuale di risposte positive è al momento dell’80%, che non è male per un piccolo blog come questo in un settore così inflazionato. Quel 20% è rappresentato da aziende che puntano molto alla comunicazione sui social, settore nel quale sono carente perché poco funzionale per questo blog che punta all’approfondimento. Ma non me ne faccio un problema, depenno e passo oltre. Alla fine mi interessa creare buoni articoli che informino i ciclisti e c’è così tanto di cui scrivere…

      Fabio

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