Installare i componenti dell’Ultegra R8070 Di2, parte seconda

Installazione della batteria Di2

Tempo di lettura: 4 minuti

Installazione della batteria Di2

Il gruppo trasmissione Di2 necessita, ça vans san dire, di alimentazione elettrica.

Una batteria, interna o esterna a seconda del tipo di telaio e/o configurazione scelta.

Le abbiamo conosciute in questo paragrafo. 

Come spiegato in introduzione, questa è l’unica parte di tutta la sequenza di articoli dove non utilizzerò immagini mie ma prelevate dalle istruzioni ufficiali Shimano.

Il perché l’ho scritto, riassumo: nel caso di batteria interna al reggisella tranne la posa delle rondelle e dell’anello elastico, poi si prosegue a seconda del tipo di adattatore usato. E nel caso di batteria esterna, semplicemente non ne ho.

Iniziamo proprio da questa. 

Il suo montaggio al telaio è molto semplice, quasi sempre va sull’obliquo, tra portaborraccia a scatola movimento. Alcuni telai prevedono un attacco sotto il fodero sinistro, sempre in prossimità della scatola movimento. Credo non ne producano più.

Di solito chi ricorre a batteria esterna è perché ha tutto il telaio privo di passaggi interni. Il che rende l’installazione  semplicissima anche se non proprio aggraziata. Però un paio di accortezze servono sempre, soprattutto la posa del cavetto elettrico che collega Junction B e batteria.

Sempre perché in caso di telaio privo di passaggi interni, sarà stata usata la Junction B anch’essa del tipo esterno.

Quindi occorre prestare attenzione nel percorso del cavo, assicurarlo con l’apposito passacavo del supporto batteria e, seppure assai brutta da vedere, una fascetta male non fa. Immaginate un cavo malmesso che si impiglia nella pedivella…  

Esistono comunque telai che seppure usino batteria esterna hanno ugualmente passaggio interno per cavi, con di solito una finestrella per l’uscita proprio del cavetto elettrico. Rari, ma ci sono. 

I supporti batteria esterna sono due: uno corto e uno lungo. Semplice definizione ma è proprio quella ufficiale. 

Quello corto è studiato sia per passaggio esterno che interno con codice BM-DN100S.

Quello lungo è in duplice versione: per passaggio esterno con codice BM-DN100-L e per passaggio interno con codice BM-DN100I.

Vediamo il primo.

Il tipo corto andrà su telai già predisposti, ossia con una coppia di bussole filettate poste più in basso di quelle del porta borraccia.

Il tipo lungo invece sfrutterà gli stessi fori filettati del portaborraccia. Infatti è definito lungo proprio perché ha la lunga staffa di aggancio.

Nel montare questo tipo di supporto è importante lasciare uno spazio minimo di 108 mm tra la base del portaborraccia e l’estremità inferiore del supporto batteria.

Il motivo, facile intuirlo, è lasciare luce per sfilare la batteria. Mio consiglio: se è possibile aggiungere una decina di millimetri alla distanza minima consigliata è meglio.

Dopo aver avvitato il supporto, fissare con la fascetta in dotazione.

Se il telaio ha apertura per l’uscita del cavo elettrico, allora prima di fissare il supporto è necessario far passare questo attraverso il passacavo previsto.

Se, come sovente accade per chi usa batteria esterna, non c’è passaggio (di solito si tratta di telai più vecchiotti che il ciclista ringiovanisce con un Di2, la soluzione preferibile è passare il cavetto tra Junction B esterna e batteria sul lato sinistro. E prestare cura a tenerlo aderente, fissando con due fascette.

La batteria interna al reggisella è anch’essa semplice da installare. Richiede solo una pinza per anelli seeger.

La procedura ufficiale consiglia di inserire per prima cosa l’adattatore nel reggisella.

Assemblare poi intorno alla batteria gli shim forniti di serie, inserire la batteria nel reggisella e fissare il tutto con le rondelle e l’anello seeger (sempre in dotazione), secondo la sequenza dell’immagine in basso.

Che è giusto in linea teorica. Purtroppo in pratica esistono differenti adattatori e spesso è preferibile assemblare il tutto prima di inserire la batteria. Del resto anche mamma Shimano avvisa più volte che questa procedura va bene si, ma può variare a seconda del tipo di adattatore usato e quindi è al produttore del reggisella o del telaio che bisogna far riferimento.

Confesso: non è da me ricorrere a immagini altrui, non mostrare in dettaglio e in prima persona come fare qualcosa. Un poco mi secca ma stavolta non avevo scelta.

Bene, siamo in conclusione anche di queste brevi schede; il prossimo articolo sarà dedicato a regolazione e calibratura dell’impianto.

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">King Papu</cite>

    Non mi torna la parte del montaggio Direct Mount, ovvero; se il forcellino del telaio è di tipo Direct Mount allora la staffa nera (B-link) va rimossa dal cambio. In caso di forcellino “tradizionale” la staffa nera resta imbullonata al cambio. Non c’è la possibilità di scelta se mantenere la staffa o meno, dipende solo dal tipo di forcellino. Oppure ho frainteso il tuo scritto?
    Ottimo lavoro come sempre.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao King, devi guardare il contesto.
      I forcellini Direct mount sono la norma sulle MTB ma hanno al momento scarsa diffusione nel mondo gravel e sono praticamente assenti in quello stradale; non il perno passante.
      Quindi è con riferimento a queste ultime due discipline che io sconsiglio di rimuovere la staffa come ho visto fare, malgrado il forcellino non fosse Direct mount.
      Ovvio che chi ha già questo forcellino eliminerà quella al cambio ma qui abbiamo un Ultegra, destinata a strada e gravel e torna quindi il discorso della diffusione.

      Fabio

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