Installare i componenti dell’Ultegra R8070 Di2, parte seconda

Installare il deragliatore Ultegra Di2

Tempo di lettura: 4 minuti

Installare il deragliatore Ultegra Di2

Dedichiamoci al deragliatore Ultegra FD-R8050 Di2.

L’abbiamo già impuntato sul telaio una volta, quando abbiamo verificato i cablaggi.

Ma lì era solo avvitato, senza badare ad altezza e allineamento. Anche perché senza guarnitura montata non è che puoi regolarle.

Però adesso la guarnitura c’è, quindi possiamo dedicarci alla sua corretta installazione.

Che non riguarda solo altezza e orientamento ma anche la regolazione della vite antirotazione e conseguente montaggio della sua piastrina al telaio.

Cos’è la vite antirotazione? E’ una piccola brugola nascosta all’interno del corpo deragliatore. Agendo con chiave da 2 la spingeremo fuori, dalla parte posteriore, finché non andrà a battuta sulla piastrina che avremo fissato al telaio alla giusta altezza. La sua funzione è evitare che il deragliatore ruoti, perdendo l’allineamento.

Certo, detto così proprio chiaro non è.

Riproviamo.

Questa la vite antirotazione, piccola, nascosta e difficilissima per me da fotografare. 

E questa è sempre lei che spunta dal retro del deragliatore.

Questa è la piastrina, curva per adattarsi al tubo telaio quando si usa la fascetta. Io ho il supporto avvitato al telaio, la piastrina piatta (esiste) non la trovo, adatto lei. Funziona uguale.

Vediamo quindi come agire, perché il trucco affinché tutto funzioni è che la piastrina sia nella posizione giusta.

Significa che la vite dovrà andare a battuta al centro della zona non impegnata dall’adesivo posteriore. E come facciamo a trovare il punto giusto? Con un poco di pazienza: due minuti in più di lavoro e la certezza di un corretto montaggio. Ne vale la pena.

Applichiamo una striscia di nastro adesivo nella zona dove presumiamo andrà a battuta la piccola brugola antirotazione.

Avvitiamo il deragliatore al suo supporto, regolandolo in posizione definitiva sia per quanto riguarda l’altezza che l’allineamento ma senza essere eccessivamente pignoli, tanto fra poco lo dovremo rimuovere. L’adesivo sulla gabbia aiuta, basta far collimare la grafica coi denti della corona.

Avvitiamo la piccola brugola finché non arriva a battuta sul nastro adesivo; infiliamo una matita sottile, una penna, quello che ci passa e segniamo il punto. Se non abbiamo matite sottili (io uso le micromine da disegno) possiamo sporcare la punta della brugola con della grafite (una matita, grassa) così che lasci direttamente un segno sul nastro.

Smontiamo il deragliatore e misuriamo dove si trova il segno di riferimento.

In alternativa possiamo semplicemente applicare l’adesivo a lato, sfruttando i segni che avremo preso prima e che corrispondono al centro delle viti di fissaggio della piastrina.

Togliamo il nastro, puliamo bene con sgrassante e applichiamo la piastrina sfruttando la misurazione appena fatta.

Se il deragliatore è a fascetta cambia ovviamente il modo di prendere la misura. Non posso proporvi immagini per indisponibilità del materiale, comunque in linea di massima la cosa migliore è collocare il nastro adesivo e sfruttare come riferimento per la misurazione la base del foro portaborraccia. Che è frontale, si, ma si riesce facilmente a traslare il segno. 

ATTENZIONE: affinché la piastrina faccia il suo dovere è importante che la brugola antirotazione non impegni la zona dell’adesivo.

Ora possiamo rimettere su il deragliatore, allinearlo dandogli al contempo la giusta altezza.

Che tradotto significa:

a) il profilo inferiore della gabbia dovrà trovarsi a una altezza compresa tra 1 e 3mm dai denti della corona esterna.

b) il profilo esterno della gabbia deragliatore dovrà trovarsi allineato con la corona superiore. 

Dopo aver serrato il deragliatore potremo mandare a battuta la vite antirotazione e abbiamo finito.

Attenzione ancora: a battuta significa che deve toccare, non esercitare pressione. 

La coppia di serraggio del deragliatore è compresa tra 5 e 7 Nm; anche in questo caso se sulla piastrina è riportato un valore differente, fate riferimento a questo. Se usate una fascetta, massima cura alle prescrizioni del produttore del telaio, indifferentemente se è acciaio, alluminio o carbonio. Me ne son capitati tra le mani di telai massacrati da fascette strette all’inverosimile… 

Ora che abbiamo sia cambio che deragliatore in sede possiamo anche cablarli.

A questo link l’esploso del deragliatore.

Prossimo paragrafo dedicato alla batteria, che a me sempre fa strano nominarla parlando di una bici ma, parafrasando: è il progresso, baby.

Andiamo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">King Papu</cite>

    Non mi torna la parte del montaggio Direct Mount, ovvero; se il forcellino del telaio è di tipo Direct Mount allora la staffa nera (B-link) va rimossa dal cambio. In caso di forcellino “tradizionale” la staffa nera resta imbullonata al cambio. Non c’è la possibilità di scelta se mantenere la staffa o meno, dipende solo dal tipo di forcellino. Oppure ho frainteso il tuo scritto?
    Ottimo lavoro come sempre.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao King, devi guardare il contesto.
      I forcellini Direct mount sono la norma sulle MTB ma hanno al momento scarsa diffusione nel mondo gravel e sono praticamente assenti in quello stradale; non il perno passante.
      Quindi è con riferimento a queste ultime due discipline che io sconsiglio di rimuovere la staffa come ho visto fare, malgrado il forcellino non fosse Direct mount.
      Ovvio che chi ha già questo forcellino eliminerà quella al cambio ma qui abbiamo un Ultegra, destinata a strada e gravel e torna quindi il discorso della diffusione.

      Fabio

Commenta anche tu!