[Test] Trek FX+ 2

Le conclusioni

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Le conclusioni

Test difficile, non avevo idea dei percorsi da usare, delle manovre da provare, di cosa valutare. 

Mai provato a fondo una e-bike, non ho esperienza.

Poi mi sono detto: vabbè, ma sempre una bici è, meno seghe mentali e via a pedalare. Che dovrebbe essere la nostra massima di vita, sempre.

Perché una cosa mi ha insegnato il test di questa Trek FX+ 2: una e-bike è una bici a tutti gli effetti, se di buona qualità.

Non prendiamo a parametro quelle mini fat bike che, almeno nella mia città, scorrazzano a velocità oltre i limiti di legge col tipo seduto sopra che nemmeno prova a salvare le apparenze dando un giro di pedale.

E nemmeno quelle economiche con sensore di pedalata, lì basta muovere le gambe, fa tutto il motore, annullandoti.

No, iniziamo a guardare a bici come questa, anche qualcosa di più economico volendo, ma che abbiano il sensore di coppia. Con riferimento a bici con motore alla ruota posteriore, quelle a unità centrale sono altro ancora. Superiori, ma fino a un certo punto.

Perché altra cosa che mi ha colpito della FX+ 2 è proprio la fluidità, molto vicina a quella di e-bike a unità centrale. Serve un attimo al sensore per attivarsi e chiamare in causa l’assistenza, che interviene con assoluta e proporzionata precisione. Nessuno scatto in avanti per poi assestarsi per capirci, cosa che nel traffico caotico delle nostre metropoli potrebbe creare qualche difficoltà.

L’unico appunto che posso muovere a questa Trek FX+ 2 è la consolle di comando. I pulsanti sono molto sensibili, facile passare da livello 1 direttamente a 3, manca un “click” che aiuterebbe e spesso si è costretti ad abbassare lo sguardo per leggere i led rossi (ben visibili anche al sole).

E sempre con riferimento alla consolle, Hyena ha pure una versione a display, non so bene se compatibile con questa unità. Comunque avere qualche informazione in più, per esempio velocità e km percorsi, aiuterebbe a gestire l’autonomia.

Vero che è sufficiente montare un ciclocomputer da pochi euro, uno semplice giusto appunto per avere questi dati, ma sarebbe carino trovare tutto di serie, vista anche la dotazione già abbondante, come diciamo a Napoli, “fatto 30, facciamo 31”.

Si, comprendo che la mia obiezione potrebbe essere rivoltata: ma come ti abbiamo già dato parafanghi, portapacchi, luci ecc ecc, non ti accontenti mai? E vabbè.

A proposito di accessori; le luci sono ottime, il faro anteriore offre potenza e buona profondità ed è ben visibile anche di giorno, come quello posteriore. Comodissimi i carter a proteggere gli abiti dallo sporco della trasmissione.

Come comodo è avere tutto il resto e, viste le caratteristiche dinamiche di questa FX+ 2, capace di gestire anche il turismo a medio raggio, due occhielli alla forcella male non starebbero…

Comunque si è capito che la bici è ottima, eccelle in molti punti, è validissima compagna quotidiana.

Va bene, ma non è questa l’unica domanda che mi sono posto durante il test.

Volevo capire, o almeno provare a capire ché i limiti miei li conoscete, quanto una e-bike di buon livello potesse interessare un appassionato, farlo divertire, uno da “barcollo ma non mollo”.

Oppure avrebbe provato solo noia, col motore a divertirsi per lui.

Non posso rispondere per tutti i ciclisti, posso rispondere per me e forse vi potreste trovare d’accordo.

Che sia un appassionato nessuno lo può negare; magari non sarò un ciclista, anzi un “vero ciclista”, ma amo questo mondo a pedali.

E da sempre sostengo che ognuno debba vivere la propria passione come meglio crede, senza curarsi dei giudizi altrui, senza sentirsi sminuito se usa una tripla, se non ha la bici all’ultimo grido, se non si spara 150km a uscita, se a metà di quella salita si ferma a riprendere fiato.

Per me conta solo tornare a casa felici; non come quelli che dopo 15000 euro di bici sono neri perché un vecchietto bolso li ha passati con la sua luccicante bomboniera in acciaio.

Ma usare una e-bike è ciclismo? Si, lo è.

Un ciclismo diverso, dove la fatica non scompare del tutto e dove chiunque, anche chi è stanco, poco allenato o quello che volete può godersi una bella giornata all’aria aperta.

Ho sempre considerato le e-bike ottima soluzione per combattere smog e traffico cittadino, validissime compagne nel tragitto casa-lavoro.

Non le avevo mai prese in considerazione per svagarsi, per una uscita come le nostre, da appassionati.

Questa FX+ 2 è stata continua fonte di sorprese, tanto che ho voluto salire in sella ad una altra e-bike, sempre a motore posteriore e sensore di coppia, ma che costa meno della metà.

Mi serviva un raffronto concreto non solo sulla qualità ma sulla gestione dell’assistenza, sulla “neutralità” di quella offerta da Trek; o forse dovrei dire naturalezza.

E posso affermare con ragionevole certezza che in casa Trek hanno fatto un gran lavoro.

Il paradosso di una e-bike è che per usarla al meglio delle sue capacità bisogna saper gestire bene il cambio, non demandare tutto al motore. Insomma, serve esperienza.

Approfondirò in un articolo dedicato, qui vi posso dire che pedalare con la Trek FX+ 2 è divertente, piacevole, spensierato.

Conosco persone che amano autodefinirsi “veri ciclisti”, gli stessi che ritengono me non degno di questo mondo perché antepongo la mia famiglia alla bici e non viceversa e addirittura oso coltivare anche altre passioni, per esempio leggere o godermi una mostra, e che non solo vieterebbero la vendita delle e-bike ma addirittura maledicono il loro arrivo, perché, a loro dire, farebbero andare in bici persone che non lo meritano.

Facile immaginare il mio disaccordo e la mia tristezza (per loro) a simili affermazioni. Io che da sempre spingo verso la massima libertà di ognuno di godersi i propri pedali come meglio crede, anche assistiti se gli piace.

Conosco ancora troppo poco di questo mondo a motore, ma abbastanza per dargli la dignità che merita.

Voi qui siete appassionati come me e come me conoscete quella smania che ci prende quando cerchiamo solo una scusa per prendere una bici e partire.

Perché abbiamo voglia di uscire, goderci il panorama, sentirci liberi. Questo è il mio ciclismo, credo anche per molti di voi.

Ecco, con la Trek Fx+ 2 ogni scusa è buona per saltare in sella. 

Per me è ciclismo, checché ne dicano i talebani.

Vi lascio anche un video, una sorta di video recensione di “lancio”. La tendenza della rete è ormai quella dell’articolo brevissimo che serve solo a lanciare il video. Io che sono sempre in controtendenza faccio esattamente il contrario…

Buone pedalate

Qualche link

Presentazione sul blog – Come è fatta

Trek

Trek FX+ 2

Trek FX+ 2 Stagger

Hyena

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