[Test] Met Intercity Mips
Le conclusioni
Le conclusioni
In apertura ho definito questo test facile e difficile, dove facilità e difficoltà traggono origine dallo stesso motivo: il Met Intercity Mips è un casco eccellente sotto ogni profilo.
Tanto da indurmi a chiudere il paragrafo della prova su strada con un paio di rilievi, l’accessibilità del pulsante di accensione luce e le discrepanze (subito risolta) con la scheda tecnica sul sito Met, che sono proprio deboli, scritti perché “qualcosa” dovevo pur dire.
Ma siamo oltre il pur classico pelo nell’uovo.
Riassumo velocemente le tante qualità.
Costruzione raffinata e robusta, la prima dimostrata dai materiali e dalle finiture, la seconda certificata dalla omologazione NTA8776.
Calzata perfetta, facilmente regolabile ma soprattutto figlia di un attento disegno della calotta.
Presenza del Mips C2, uno dei migliori è più collaudati sistemi per limitare i danni da impatto rotazionale; e so che stavolta non mi ci sono soffermato ma ne ho scritto talmente tanto nella altre recensioni che sarebbe stato inutile ripetermi.
Ventilazione paragonabile a un casco sportivo, la testa viaggia fresca, sempre.
Visiera integrata dalla qualità ottica perfetta, nemmeno in visione periferica accusa la minima distorsione.
Comodità della fibbia magnetica Fidlock, una delle mie preferite.
Luce efficacissima, presenza del sensore crepuscolare molto più utile di quanto siamo portati a credere.
Questo Met Intercity Mips ha un prezzo al pubblico che potrebbe far storcere il naso a molti: 250 euro allo shop ufficiale della casa.
Una cifra che molti caschi top sportivi non raggiungono, figuriamoci quelli urban che, erroneamente, sono considerati parenti poveri.
Dobbiamo però porci alcune domande.
Da tester ho l’obbligo di chiedermi se la cifra richiesta è giustificata: si, rispondo senza tentennamenti. Sicurezza, certificazione NTA8776 e qualità complessiva pongono questo Met Intercity ai vertici.
Da ciclista che usa la bici ogni giorno ho il dovere di chiedermi se la mia testa vale questi soldi: io credo valga pure qualcosa in più ma sul punto lascio decidere a voi.
Beninteso, per affetto potete pure mentire…
I link
Buone pedalate
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.