- [Officina] Stem ammortizzato Redshift 55/70mm, inserire gli elastomeri
- [News] Nel paniere Istat entrano le camere d'aria per bici
- [Test] Camere d'aria in TPU Barbieri BLOB
- [News] La famiglia Shimano CUES si amplia con le opzioni per drop bar
- [Officina] Come regolare la vite B-tension su Shimano 2x12v
Shimano GRX 2x10v, presentazione

Cambio RD-RX400
Cambio RD-RX400
Il cambio RD-RX400 segue la stessa via del deragliatore, proponendo il meglio della tecnologia di casa Shimano.
Cosi abbiamo montaggio Direct Mount, stabilizzatore Shadow RD+, tecnologia SIS e in più la solita accuratezza tutta giapponese.
Vediamo rapidamente in dettaglio, tanto al momento dell’installazione leggeremo ogni necessario approfondimento. Qui serve solo fare conoscenza.
Questo è l’attacco Direct Mount, che si rivela assai utile su telai a perno passante.
Infatti questo “forcellino supplementare” assicura quel lieve disallineamento che permette montaggio e rimozione della ruota con estrema facilità. Va da sé che se il forcellino di serie montato al telaio è già Direct Mount proprietario, quello presente sul cambio andrà rimosso. Basta svitare la grossa brugola argentea.
Troviamo la tecnologia Shadow RD+, in pratica lo stabilizzatore catena.
Una piccola leva comanda la possibilità di bloccare il gambo, così da mantenere tensione costante alla catena e scongiurare pericolosi salti, soprattutto in fuoristrada e sul pavè più cattivo.
L’ingresso cavo è con tradizionale registro a vite.
E’ comodo ma io preferisco sempre avere anche registri al telaio (o a guaina se il telaio non ha predisposizioni) per poter lavorare più facilmente con la bici sul cavalletto o eseguire una regolazione al volo mentre pedalo.
Sotto troviamo la piastrina di fissaggio, con passaggio cavo obbligato e direi anche ben evidenziato.
Tre registri a viti regolano rispettivamente i fine corsa superiore e inferiore e la distanza tra pulegge e pignoni.
Supporta pignoni maggiori compresi tra 32 e 36, il pignone minore parte dall’11, la capacità totale è 46T.
E ora, per favore, non chiedetemi se montando una cassetta 11-40 funziona lo stesso…
Ecco il link all’esploso.
Prossimo paragrafo per pignoni e catena.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Quattordici mesi fa ho comprato il modello di bici gravel partendo dalla lettura di questo post, e cercando quindi questo gruppo. Quattromila km dopo posso dire che non solo va benissimo senza alcuna incertezza (gli ho pure rotto un po’ le scatole avvitando, svitando ma ancora funziona bene nonostante me!) ma soprattutto ha una scala tura dei rapporti adattissima alle mie basse capacità e alta età. Uno spettacolo.
Ciao Adriano, se gli hai rotto le scatole tu, figurati io…
Affidabilità totale, e posso dire lo stesso pure per la versione Di2.
Fabio