Shimano GRX 2x10v, presentazione

Leve freno BL-RX 812

Tempo di lettura: 8 minuti

Leve freno BL-RX 812

Uno dei maggiori problemi che mi sono trovato spesso ad affrontare nel tentativo di accontentare i ciclisti che volevano montare leve freno supplementari era la mancanza di queste ad azionamento idraulico.

Ho quindi accolto con gran piacere l’arrivo in casa Shimano di questa novità; e a vederle sono convinto possano funzionare tranquillamente anche con altri impianti oltre quello GRX.

Magari non le userà chi ha scelto di dotare la propria specialissima di un Dura Ace; ma su una gravel/touring montata Ultegra/105/Tiagra ce le vedo.

Certo, dalla scheda tecnica sappiamo che la pinza consigliata è la 812. Ma attenzione, quando Shimano indica consigliata non significa, diversamente dalle specifiche che sono “nette”, che non possa funzionare con altro. Purché vi sia compatibilità tecnologica, in questo caso soprattutto il sistema di innesto tubazioni.  

I codici sono BL-RX812R per la destra e BL-RX812L per la sinistra.

La foggia ricorda molto leve da Mtb, però più piccine. 

Notiamo il serbatoio con la torretta del tappo, mentre dietro fanno capolini i due innesti.

Il tappo è a vite con ingaggio Torx detto di sicurezza, caratterizzato dal pin centrale.

L’attacco alla leva è con fascetta elastica chiusa da una brugola.

Che significa elastica? Significa che se abbiamo le leve principali già montate e non vogliamo sfilarle per inserire queste, possiamo “forzare” il collarino per assicurarle alla piega, risparmiando tempo e fatica.

Collarino che ruota si, grazie al suo fulcro; ma non si apre completamente e qui entra in gioco la sua moderata elasticità.

La chiusura ha indicazione della coppia di serraggio, piuttosto bassa e lo comprendo.

Le pieghe, soprattutto quelle in composito, hanno zona rinforzata lì dove agisce l’attacco manubrio. Queste invece lavorano a una certa distanza da quella zona, quindi è bene non eccedere. Ad impedire la rotazione provvede un supporto sagomato che va a battuta sulla piega. E garantisce anche ripartizione dello sforzo, quello che subisce la leva in seguito alla nostra pressione, così che non sia tutta in zona collarino.

A proposito: assicurarsi di avere almeno 2 cm liberi a destra e sinistra dell’attacco affinché sia possibile montare queste leve. Che sono disponibili solo con clamp da 31,8, ignoro se Shimano prevederà degli shim (riduttori) e se in mancanza sia possibile usarne di terzi senza pregiudicare la sicurezza del montaggio.

Inoltre in posizione di montaggio deve esserci una luca tra piega ed estremità della leva di 38mm. Approfondiremo col montaggio.

Nella zona posteriore incontriamo i due innesti per le tubazioni idrauliche, a destra e sinistra del collarino, chiusi da un tappo nero, segno che non c’è olio nell’impianto. 

Nell’immagine in basso relativa a un comando destro chiarisco meglio.

L’innesto a destra sullo schermo è quello deputato ad accogliere il tubo proveniente dalla pinza; quello a sinistra dello schermo viaggia tra la leva ausiliaria e quella principale.

Questo significa prestare massima cura nella prendere le misure di taglio dei tubi. A proposito di tubi: nella confezione sono forniti due spezzoni e una dotazione di 6 spine e 6 olive. Quindi non serve altro, solo l’olio.

Che deve essere quello Shimano, non il DOT che rovinerebbe l’impianto.

Sul retro della leva, in zona fulcro, abbiamo la piccola brugola per la regolazione della distanza; possiamo vedere anche il profilo del supporto di battuta sul manubrio.

Prima di passare al paragrafo successivo vi spiego perché è possibile che nei prossimi giorni vedrete immagini nel mio profilo Instagram della Trek Checkpoint (che ricordo è il telaio scelto per installare la trasmissione GRX) priva delle leve supplementari.

Ero lì per montarle, avevo preso tutte le misure, macchina fotografica pronta e invece mi sono fermato. Ho pensato, forse sbagliando forse no, che è più probabile che un ciclista le monti in un secondo momento e non direttamente in primo montaggio. E inoltre sono convinto possano funzionare anche con altre leve strada della casa.

Nell’ipotesi del montaggio in un secondo tempo, la procedura è identica a quella da seguire con impianto freno nuovo; però c’è qualche accortezza in più e un passaggio diverso. Quindi, in sintesi, montandole dopo potrò fornire tutte le indicazioni necessarie.

Ed eccovi l’esploso.

Fin qui tutto quello che serve sapere per fermarci: ma per muoverci? Giusto, passiamo alla guarnitura.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Quattordici mesi fa ho comprato il modello di bici gravel partendo dalla lettura di questo post, e cercando quindi questo gruppo. Quattromila km dopo posso dire che non solo va benissimo senza alcuna incertezza (gli ho pure rotto un po’ le scatole avvitando, svitando ma ancora funziona bene nonostante me!) ma soprattutto ha una scala tura dei rapporti adattissima alle mie basse capacità e alta età. Uno spettacolo.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, se gli hai rotto le scatole tu, figurati io…
      Affidabilità totale, e posso dire lo stesso pure per la versione Di2.

      Fabio

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