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Il corretto passaggio cavo del deragliatore Shimano

Tempo di lettura: 4 minuti

Il corretto passaggio cavo del deragliatore Shimano

Punto di partenza, facile intuirlo dopo la lunga introduzione, è verificare il passaggio cavo.

Basta inserire l’attrezzo con un pin nella testa della brugola e l’altro nel foro apposito presente sul braccio.

Nel caso del Dura Ace dobbiamo rimuovere la brugola, con il Sora affiancare l’attrezzo, come visto nel paragrafo precedente.

Abbiamo tre possibilità: a destra della linea mediana, a sinistra della linea mediana, perfettamente al centro.

L’ultima di queste tre possibilità è visibile nelle foto in basso. Al netto del leggero sfasamento nella prospettiva, ma nella vista frontale coincide. Però non avevo campo libero per la foto.

In questo caso nessuna paura: non tocchiamo niente e agganciamo il cavo, senza curarci troppo di dove sia il pin. E’ assolutamente indifferente.

Vediamo adesso l’ipotesi in cui dobbiamo regolare il pin.

Nella foto in basso come vedete il cavetto passa netto su un lato dell’attrezzo.

 

Per la precisione passa sul lato destro, posizione definita da Shimano ACC. Ma il pin è sul lato sbagliato, quello definito dalla casa SP.

Quindi dobbiamo regolare il pin, ma più corretto chiamarlo convertitore, nella corretta posizione.

E’ una operazione semplicissima; questa come le eseguo io, per mia praticità come spiego più avanti.

Basta svitare la brugola di fissaggio cavo, inserire una chiave a brugola da 2 da dietro, premere sino a far uscire il convertitore dalla sede, metterlo nella giusta posizione e premerlo di nuovo in sede. Un giochetto.

In realtà non è necessario rimuovere la brugola, questa è una modifica mia. E’ che lavoro spesso coi guanti, il convertitore è davvero piccino e mi è difficoltoso estrarlo quanto serve per ruotarlo, visto che poi si blocca contro la brugola.

Di contro, rimossa la brugola c’è il pericolo di essere troppo energici e sparare il convertitore in orbita. No vabbè, orbita no, ma può cadere e piccolo com’è non è facile recuperarlo. 

Date le piccole dimensioni e le mie pessime capacità di fotografo, ripropongo sfruttando i disegni ufficiali. In rosso ho evidenziato il convertitore, ossia il pin sporgente.

Queste le due posizioni, classificate SP e ACC.

Se avete una chiave a brugola da 2 non uniball, cioè senza quel pallino in punta che permette di usarla in diagonale, potete ruotare il convertitore usando la chiave, c’è l’ingaggio. Con una chiave uniball con manico non si riesce, ruota l’attrezzo. Ed è l’altro motivo per cui io estraggo direttamente, ho solo chiavi uniball e forse pure usurate ormai. Vabbè.

Una volta collocato il convertitore nella posizione ottimale dobbiamo agganciare il cavetto. A comando scarico, ossia dopo esserci assicurati che la leva piccola sia in posizione corona minore, e tirando il cavo. Basta tendere, se dopo servirà qualche grado di tensione lo daremo coi registri a vite.

Importante però rispettare il corretto passaggio per l’aggancio.

Anche qui preferisco avvalermi dei disegni ufficiali, più facile per me e più comprensibile per voi.

Stringiamo la brugola di fermo e con questo passaggio abbiamo concluso; ora dobbiamo regolare il deragliatore, e lo vedremo nel prossimo paragrafo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Posso dirlo tranquillamente: se non qui dove altrimenti trovi una guida per queste regolAzioni altrove ? Per arrivare al manuale Shimano devi capire che hai quella esigenza (difficilissimo capirlo se il robo funziona benino comunque), immaginare che ci sia un qualcosa di adatto e reperirlo. E capirlo bene!, cioè in forma operativa.
    Insomma: onore al merito a chi si sbatte a spiegarci queste cose.

  • <cite class="fn">SERGIcO .I</cite>

    c ‘e sempre da imparare,grazie a ELESSARBICYCLE.Sergio

  • <cite class="fn">Luigi Iannelli</cite>

    Fabio, una domanda: quando regolo il fine corsa inferiore come deve trovarsi il registro tensione? Mi spiego: ho notato che agendo sul registro tensione la posizione del deragliatore potrebbe cambiare anche quando è completamente scarico. Questo accade quando naturalmente c’è molta tensione e quindi il deragliatore non torna in posizione completamente di riposo. Se regolo il fine corsa inferiore e poi devo agire abbastanza sul registro di tensione, potrei far toccare la catena al deragliatore (se devo tensionare nel regolare il trim superiore) così come potrei portare alla catena a cadere sul telaio (se devo allenatore la tensione nel regolare il trim superiore). C’è qualche consiglio/trucchetto per regolare il tutto con il minor numero di tentativi? Ultima domanda: perché il comando del deragliatore risulta a volte duro? Problemi del comando o potrebbe essere la regolazione? Grazie mille.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luigi, con riferimento ai deragliatori presenti in questo articolo (quindi senza registro integrato sul corpo come nuovo 105, Ultegra ecc), la cosa migliore è lavorare col registro tensione aperto di un paio di giri. Per aperto devi intendere: registro tutto avvitato, sviti due giri.
      Così hai ampio margine per dare tensione e al tempo stesso conservi quel poco che ti può servire se ti accorgi di aver “tirato” troppo il cavetto e devi allentare.
      Il comando duro 9 volte su 10 è tensione eccessiva.

      Fabio

  • <cite class="fn">emiliano</cite>

    Buongiorno Fabio, una cosa che non ho mai capito: quando il deragliatore (sia quello anteriore che posteriore) si trova nella sua posizione di apertura massima (quindi corona grande o pignone grande) se avvito la vite di registro corrispondente il movimento del deragliatore dovrebbe essere impedito dalla tensione del cavo, oppure no? io quando provo sento la vite molto dura, insistendo non si rischia di spanare la vite? grazie

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao emiliano, se il cavo è troppo teso si, le viti sono dure. Ma in un montaggio ben fatto non si hai mai una tensione tale, oltre al fatto che i fine corsa si regolano di massima senza cavo (sposti a mano) e col cavo agganciato sono spostamenti minimi, di fino. Fabio

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