Perché non creo un calendario per la manutenzione

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Non ho dimenticato il punto di domanda nel titolo, semplicemente non ci vuole.

Non creo un calendario per la manutenzione semplicemente perché sarebbe un grave errore da parte mia.

Me lo chiedete da anni, ho sempre spiegato le mie ragioni, è il momento di farlo da questa pagine. E in video, perché il pubblico qui non è coincidente con quello del canale You Tube del blog.

Persino io, che proprio una cima non sono, mi rendo conto delle infinite variabili che incidono sulla periodicità degli interventi di manutenzione.

Una bici non è una vettura o una moto, col suo motore che ogni tot chilometri vuole questo e quello.

E pure lì ci sarebbe da discutere, perché le moto che usavo per girare in pista avevano intervalli ben più bassi di quelli indicati dalla casa, viste le condizioni estreme di utilizzo.

Ma restiamo sulle due ruote a pedali.

Prendiamo la domanda classica: ogni quanto tempo o chilometri devo pulire la catena?

No, non sarebbe corretto indicare un chilometraggio specifico o un tempo massimo.

Si, potrei dire che almeno ogni sei mesi una pulita andrebbe data ma se la bici è uscita tre volte in quell’arco di tempo? Inutile.

E poniamo di aver pulito e lubrificato la trasmissione con cura la sera prima; usciamo, prendiamo pioggia e fango, che facciamo? Aspettiamo sei mesi? Nemmeno per idea, pulire e lubrificare subito, non scherziamo.

I cuscinetti del movimento o delle ruote?

Potrei dire che ogni due anni sarebbe bene sostituirli ma che vita hanno fatto in questi 24 mesi?

Un mozzo a coni e sfere non regolato, parapolvere consumati o deformati, uso su sentieri e strade bianche, mai fatto manutenzione, credete arrivi a 24 mesi di vita? No, muore molto prima.

E se invece quel mozzo è sulla bici classica, la vecchia signora che usiamo ogni tanto per sentirci snob (io), sono sempre ben curati e registrati, cambio le sfere dopo 24 mesi in cui sono uscito 6 volte con quella bici? Manco il tempo di spandere bene il grasso nuovo…

Cuscinetti sigillati? Boh, e chi può dirlo.

Reggono quanti km? 5000? 10.000? Dipende.

Dipende dalla loro qualità, se sono stati installati correttamente, se non hanno preso acqua e così via.

Mi è capitato di cambiare cuscinetti con due settimane di vita perché era stata usata in modo maldestro l’idropulitrice (che si può usare ma facendolo bene), di cambiarne altri dopo due anni e solo per l’eccessiva prudenza del proprietario, giravano ancora una bellezza.

Cavi e guaine freni? Ogni due anni, sicuramente è buona norma.

Ma se abiti in una città di mare, vicino al mare? Hai idea della salsedine quanti danni ti sta creando? E il sole? Dove ricoveri la bici? Hai idea di quanto i raggi diretti siano dannosi, non solo per le guaine ma anche per la vernice del telaio e, se in composito, per le sue fibre?

E se hai fatto manutenzione e ti è scappata la chiave stringendo il cavetto e questo è tutto deformato? Lo teniamo così oppure sarebbe bene cambiarlo anche se non sono passati 24 ma solo 6 mesi dalla sua installazione?

Liquido freni idraulici? Massimo un anno per quello minerale, 6 mesi per il Dot.

Ah, ma io non lo cambio da 5 anni, la bici frena benissimo.

Bravo, buon per te. Non è così ma semplicemente ti sei abituato e non te ne rendi conto.

Un anno o sei mesi sono un tempo ragionevole in normali condizioni d’uso, dicono le aziende.

Ok, ma cosa è normale? La sgambata sul lungomare? La discesa a tutta dal Cervino? Boh.

Su una delle mie bici a disco idraulico mi è capitato di doverlo cambiare dopo soli quattro mesi, si era sorbita una quantità di test di componenti tutti insieme che altro che uso normale.

Su una delle bici da sottoporre a test e che già si era fatta il giro di altre testate, ho cambiato l’olio quasi subito dopo averla ricevuta, era affaticata, è tornata in forma. Quanti mesi aveva? Pochissimi, ma intensi, sicuro…

Potrei continuare con gli esempi, anche se poi una bici mica ha tanta roba montata sopra e la lista si sta esaurendo, ma credo di essere riuscito a spiegarmi.

Sarebbe un errore da parte mia, potrei dire una cattiveria che vi faccio, se vi dessi degli intervalli certi per la manutenzione.

E’ come quando mi chiedete la soluzione alle noie meccaniche e io indico varie ipotesi di lavoro perché senza vedere la bici dal vivo dare una indicazione sicura sarebbe un errore che potrebbe indurvi in un altro errore, facendovi toccare ciò che non è necessario.

Quello che posso suggerirvi è di tenere la bici pulita, non per vezzo estetico.

Lavando e soprattutto asciugando la bici la osserviamo in ogni dettaglio come non facciamo in altre occasioni.

E’ il momento giusto di verificare, perché magari per pulire meglio abbiamo rimosso qualcosa (le ruote, la guarnitura) e possiamo sincerarci dello stato dei cuscinetti.

Una catena pulita mostra ogni sua eventuale magagna, prima coperta dallo sporco.

Tolte le ruote è più facile vedere come stanno messe le tacchette freno o le pastiglie.

E per ogni imperfezione che notiamo possiamo valutare se è il caso di intervenire e come.

Con un’unica certezza: nessun meccanico resuscita Lazzaro, se un pezzo è andato e andato e basta, si cambia.

Ora le stesse cose, più o meno, in video; per chi si annoia a leggere…

Ricordandovi sempre che non tutti i video sono “lanciati” anche qui sul blog, quindi la cosa migliore, se volete essere aggiornati sulle loro pubblicazioni, è iscriversi al canale You Tube del blog.      

Buone pedalate

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