Ad Amsterdam parcheggi la bici anche sott’acqua

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Inaugurato ad Amsterdam un nuovo parcheggio dedicato alle bici, sotto l’acqua.

Capace di ospitare 7000 biciclette. 

E non perché siamo nei Paesi Bassi: perché si è scelto di creare lo spazio dove non c’era.

In chiusura vi lascio un video, credit Euronews, che vale più delle mie parole.

Però prima alcune sintetiche considerazioni.

Non accetto la solita obiezione che siamo in Olanda perché, come ho già scritto in chiusura di questo articolo, Olanda (e Germania) non sono nate in bici ma lo sono diventate.

Significa che l’amministrazione pubblica ha dovuto fare i conti con l’enorme utilizzo della bici per gli spostamenti quotidiani, circa 600.000 biciclette per 750.000 abitanti e ha agito di conseguenza.

Creando cioè quello che serve a chi si sposta in bici.

E questo mi porta a un dilemma: serve prima creare le infrastrutture per eliminare potenziali disagi e così far salire le gente in bici o serve che ci sia prima una massa critica di ciclisti e le infrastrutture verranno di conseguenza?

Non lo so, certamente la situazione Olandese non è paragonabile alla nostra, non fosse altro perché siamo in ritardo culturale di decenni.

Comunque, a parte queste domande che è come chiedere se è arrivato prima l’uovo o la gallina, il dato di fatto è che se c’è volontà le soluzioni si trovano.

Il video, di Euronews.

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">Damiano</cite>

    Sempre magnifico vedere quante iniziative fenomenali nascono in questi paesi. Sono molto invidioso (pur abitando in Austria dove è già un altro pianeta rispetto all’Italia).
    Riguardo all’uovo e alla gallina: c’è stato storicamente una scelta netta di puntare sulla ciclizzazione della popolazione. La rimozione dei parcheggi lungo le strade, la disincentivazione dell’uso dell’auto, la riduzione forzata del numero di auto in circolazione in città (a Berna ad esempio esiste un sistema di conteggio delle auto nel centro storico. Se si eccede un certo limite, tutti i semafori di accesso diventano rossi. Fino al diminuire dell auto in circolazione sotto la soglia).
    Insomma, senza un segnale ed un indirizzo chiaro delle amministrazioni, le abitudini cambiano con molta difficoltà, vuoi perché non ci sono le condizioni per la transizione, vuoi perché resta più comoda la macchina.

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