Pedali Shimano PD-EH500

Come sono fatti

Tempo di lettura: 6 minuti

Come sono fatti 

Gli Shimano EH500 sono, appunto pedali doppia funzione; quindi abbiamo lato flat e lato con aggancio. Ovviamente su ognuno 😀

Il flat si presenta di forma trapezoidale, esteso più in lunghezza che in larghezza. Con ampie fresature per aumentare il grip.

Quello con aggancio riceve il caratteristoco sistema SPD, non particolarmente sporgente.

Si, ha una sua naturale altezza ma nulla di eccessivo.

Il sistema SPD (in acciaio) è in due pezzi solidali al corpo pedale in alluminio.

Ovviamente ha sistema di regolazione tensione molla, con la piccola brugola in posizione classica.

Brugola che vediamo sporgere da sotto, nel dettaglio in basso.

Il lato flat è interessante, perché oltre le lavorazioni di cui ho appena detto abbiamo anche una serie di fori filettati lungo il perimetro.

Ci arriviamo fra poco. Resto ancora sulla sua superficie, perché nelle viste laterali si apprezza meglio la lavorazione a cui è richiesto assicurare grip alla suola.

La misura della piattaforma è poco più di 7 cm in larghezza e poco meno di 9 cm in lunghezza. Sufficiente alla presa.

Il grip sui pedali può essere aumentato inserendo i pin in dotazione nei fori filettati ricavati sulla piattaforma flat.

Questi i pin, con frenafiletti blando.

Io personalmente consiglio però di ingrassarli; l’ingaggio è piccolo, col tempo sporco e ossidazione galvanica potrebbero renderli troppo restii ad abbandonare la sede: un velo di grasso li renderà più ragionevoli. Di contro, ogni tanto meglio dargli una controllata.

L’asse in acciaio ha ingaggio per brugola da 6 per assicurare i pedali alle pedivelle.

Ma non manca l’ingaggio per chiave da 15. Con incisa l’indicazione del lato di montaggio.

In dotazione le tacchette SM-SH56, multidirezionali; e la minuteria ma non le piastrine per spessorare.

E’ possibile dotarli di catadiottri, codice in questo caso SM-PD68.

Grazie alla foggia del pedale, diversa da un Spd nudo, è stato possibile creare una staffa a cavvallotto che fissa i catadiottri.

Questo permette di montarli senza sacrificare né il lato flat né quello con attacco. Si conserva quindi piena funzionalità.

Peso rilevato, 390 grammi senza tacchette. La coppia.

Questo l’esploso se vi dovesse servire.

Sappiamo quanto serve su come sono fatti, alla fine sui pedali non puoi fare tanta letteratura.

Per chi si fosse perso la recensione dei pedali PD-M8000, riporto anche qui nel prossimo paragrafo la differenza tra le tacchette; con considerazioni finali sull’uso differenti, perché stavolta abbiamo un pedale doppia funzione.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Riporto la mia personale esperienza con i pedali a doppia funzione, anche se di altra marca.
    Teoricamente sono una buona idea, emergono solo un paio di considerazioni da fare:
    -Il fatto di essere che siano “quasi speculari” o comunque non abbastanza sbilanciati da permettere la rotazione del gancio verso il basso, fa si che, ripartendo dopo un semaforo ad esempio, siano (paradossalmente) più difficili da riagganciare perchè non è sempre così chiaro quale lato del pedale si ha sotto la suola.
    -Quando si indossano scarpe spd, ma si decide di percorrere un tratto sganciati, sfruttando il lato flat, allora pin, fresature o comunque tutte le parti sporgenti del pedale che hanno lo scopo di fare grip sulla suola in gomma, vengono invitabilmente a contatto anche con la tacchetta sotto la scarpa, generando un feeling “farlocco” di grip/slittamento che mi piace poco.
    Insomma un genere di pedale versatile ma non “universale” e che comunque va spalleggiato dalla corretta calzatura, secondo me.
    Li ritengo comunque una valida scelta su bici tuttofare dove si pedala anche senza scarpe propriamente da ciclismo o si ha bisogno di scendere spesso di sella.
    Daniele

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Daniele, dipende molto dalla foggia del pedale come dalla fluidità dell’asse.
      Come sai di doppia funzione ne esistono molti, alcuni ottimi altri appena decenti.
      Nel caso di questi EH-500 siamo nel primo campo.
      L’ottima fluidità dell’asse da si che il pedale, libero, ruoti sempre con lato spdin basso, quindi sai sempre quando riparti che lato hai.
      La finitura si graffia con le tacchette ma il corretto dimensionamento non rende comunque la tacchetta troppo “aggressiva” sul lato flat, il grip è buono.
      Risentono con scarpe da MTB specialistiche, ma nessuno prende un doppia funzione per usarlo con scarpe specialistiche.
      Come sai, bisogna sempre inquadrare un prodotto per potenziale utilizzo/utilizzarori.
      Altrimenti i risultati sfasano, sarebbe come dire, per amor di paradosso, che una gomma slik stradale non tiene nel downhill e quindi è cattiva.

      fabio

      • <cite class="fn">Paolo</cite>

        Ciao. Leggo solo ora questo interessante articolo. Arrivato qui cercando pedali flat, flat magnetici e poi ho trovato questi. Bici da trekking e uso misto, viaggi con leggero sterrato. Partito leggendo di pedali flat con pin, ma questi mi incuriosiscono.
        Come inizio da inesperto potrebbero andare bene?
        Per scarpe avrei visto queste : Scarpe ALL MOUNTAIN GIRO CLUTCH. Hanno una suola piatta disegnata per i pin della parte flat e con incasso per piastra spd.
        Cosa ne pensi?

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Paolo, vanno benissimo. Li ho lasciati su una delle mie bici e non ho lamentele, anzi.
          Sulle scarpe non so, non le ho mai provate e la “linea editoriale” del blog è parlare per conoscenza diretta. Comunque Giro sono una garanzia.

          Fabio

          Fabio

          • <cite class="fn">Paolo</cite>

            Grazie per la pronta risposta. Sto leggendo ora di un altro modello di pedali, il PD T8000, forse più recente, che mi sembra avere una dimensione maggiore per una migliore tenuta dal lato flat.
            Le scarpe dovrebbero avere una suola abbastanza piatta simile alle chrome industries truk pro bike shoe. Con una suola di questo tipo, tu che hai provato queste scarpe, accoppiata flat/spd come la vedi?

            • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

              Ciao Paolo, gli 8000 sono di fascia superiore ma anche con differente destinazione d’uso. I doppia funzione sono pedali particolari, mai 50 e 50 e mai universali. Bisogna valutare le proprie esigenze, per prima quanto si pedala agganciati e quanto no.
              Ne ho recensiti diversi, a parte le singole caratteristiche ci sono anche consigli e valutazioni per la scelta. Forse letture lunghe, ma aiutano…

              Fabio

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Sono i miei pedali preferiti. Possedendo una bici “tuttofare” non potevo non innamorarmi di questi.
    Non cerco mai la prestazione, ma sempre la funzionalità e la comodità

  • <cite class="fn">narco bonini</cite>

    Una domanda da ex-possessore di MTB: a gennaio mi arriverà la gravel e dato che vorrei utilizzarla anche per andare a lavoro (16 km andata + ritorno) avevo pensato proprio a questi pedali. Però il loro essere ibridi mi lascia qualche dubbio, avendo sempre utilizzato gli SPD, riguardo le prestazioni in allenamento. Per una distanza come quella che vorrei percorrere per andare in ufficio forse converrebbe utilizzare un pedale SPD + adattatore flat?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Narco, sono scelte personali.
      Io per distanze superiori ai 15km uso sempre un pedale con aggancio, che sia un doppia funzione o no.
      Il punto con i doppia funzione è valutare la preponderanza d’utilizzo. Se cioè si pedala più a lungo agganciato o meno.
      Questi Shimano sono maggiormente votati all’uso con tacchetta, quindi devi valutare tu cosa ti serve maggiormente.
      Sconsiglio l’adattatore per pedali spd, tutti quelli che ho provato si sono rivelati al di sotto delle aspettative minime.

      Fabio

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