Pedali Shimano PD-EH500

Tempo di lettura: 6 minuti

Dopo strada e fuoristrada è il turno dei pedali doppia funzione, gli Shimano PD-EH500.

Che come negli altri articoli vedranno cadere il prefisso, per mia comodità.

Pedale doppia funzione, che significa? Non certo l’uso, un pedale ha un solo scopo nella vita. Mi hanno spiegato…

No, doppia funzione perché un lato ha l’aggancio, tecnologia SPD; l’altro è flat, libero.

Ha senso? E’ utile questo concetto di due pedali in uno oppure il compromesso finisce col far rendere male sia in un modo che in un altro?

Beh, i test servono a scoprirlo.

Diciamo che un pedale doppia funzione riesce a non scontentare tanti più che accontentare tutti. 

Ciò non toglie che si rivela utile a molti, persino io che non ne sono mai stato affascinato ne faccio ampio uso.

Proprio perché gli riconosco validi meriti.

L’unico limite che ho sempre rilevato è una certa difficoltà nel regolare l’altezza sella.

Si, perché se mi baso sul lato con aggancio, allora ho l’altezza misurata con le tacchette.

Se mi baso sul lato flat poi quando aggancio sono basso.

Però, visto che alla fine un doppia funzione è pedale di compromesso, ho risolto con un compromesso pure io sull’altezza sella.

Che mi procura nessuna noia, tendo a usare i doppia funzione sulle bici destinate agli spostamenti, dove sempre ho la sella un pochino più bassa.

Ma al di là delle mie preferenze personali, di cui suppongo interessi a nessuno, questo test, come gli altri sin qui pubblicati e quelli a venire, serve non solo a valutare se il prodotto è buono (lo è, tanto basta) quanto ad aiutare i ciclisti nelle loro scelte.

Vedremo come sono fatti, ci pedaleremo, capiremo se la trasmissione dell’energia è valida; però in questo caso, più degli altri pedali sin qui pubblicati, il discorso verterà sull’utilizzo.

Un pedale road ha suo pubblico di riferimento, il ciclista sportivo stradale.

Un pedale SPD ha suo pubblico di riferimento, il ciclista sportivo fuoristradista.

Un pedale doppia funzione no, ha vasta platea a cui potenzialmente rivolgersi.

Dal turista giramondo al fuoristradista, dal ciclista urbano all’amante del gravel, ognuno potrebbe con un doppia funzione risolvere la propria pedalata.

Test ambizioso quindi, almeno nelle intenzioni.

Se riuscirò a centrare l’obiettivo me lo direte voi. 

Iniziamo, al solito con la presentazione.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Riporto la mia personale esperienza con i pedali a doppia funzione, anche se di altra marca.
    Teoricamente sono una buona idea, emergono solo un paio di considerazioni da fare:
    -Il fatto di essere che siano “quasi speculari” o comunque non abbastanza sbilanciati da permettere la rotazione del gancio verso il basso, fa si che, ripartendo dopo un semaforo ad esempio, siano (paradossalmente) più difficili da riagganciare perchè non è sempre così chiaro quale lato del pedale si ha sotto la suola.
    -Quando si indossano scarpe spd, ma si decide di percorrere un tratto sganciati, sfruttando il lato flat, allora pin, fresature o comunque tutte le parti sporgenti del pedale che hanno lo scopo di fare grip sulla suola in gomma, vengono invitabilmente a contatto anche con la tacchetta sotto la scarpa, generando un feeling “farlocco” di grip/slittamento che mi piace poco.
    Insomma un genere di pedale versatile ma non “universale” e che comunque va spalleggiato dalla corretta calzatura, secondo me.
    Li ritengo comunque una valida scelta su bici tuttofare dove si pedala anche senza scarpe propriamente da ciclismo o si ha bisogno di scendere spesso di sella.
    Daniele

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Daniele, dipende molto dalla foggia del pedale come dalla fluidità dell’asse.
      Come sai di doppia funzione ne esistono molti, alcuni ottimi altri appena decenti.
      Nel caso di questi EH-500 siamo nel primo campo.
      L’ottima fluidità dell’asse da si che il pedale, libero, ruoti sempre con lato spdin basso, quindi sai sempre quando riparti che lato hai.
      La finitura si graffia con le tacchette ma il corretto dimensionamento non rende comunque la tacchetta troppo “aggressiva” sul lato flat, il grip è buono.
      Risentono con scarpe da MTB specialistiche, ma nessuno prende un doppia funzione per usarlo con scarpe specialistiche.
      Come sai, bisogna sempre inquadrare un prodotto per potenziale utilizzo/utilizzarori.
      Altrimenti i risultati sfasano, sarebbe come dire, per amor di paradosso, che una gomma slik stradale non tiene nel downhill e quindi è cattiva.

      fabio

      • <cite class="fn">Paolo</cite>

        Ciao. Leggo solo ora questo interessante articolo. Arrivato qui cercando pedali flat, flat magnetici e poi ho trovato questi. Bici da trekking e uso misto, viaggi con leggero sterrato. Partito leggendo di pedali flat con pin, ma questi mi incuriosiscono.
        Come inizio da inesperto potrebbero andare bene?
        Per scarpe avrei visto queste : Scarpe ALL MOUNTAIN GIRO CLUTCH. Hanno una suola piatta disegnata per i pin della parte flat e con incasso per piastra spd.
        Cosa ne pensi?

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Paolo, vanno benissimo. Li ho lasciati su una delle mie bici e non ho lamentele, anzi.
          Sulle scarpe non so, non le ho mai provate e la “linea editoriale” del blog è parlare per conoscenza diretta. Comunque Giro sono una garanzia.

          Fabio

          Fabio

          • <cite class="fn">Paolo</cite>

            Grazie per la pronta risposta. Sto leggendo ora di un altro modello di pedali, il PD T8000, forse più recente, che mi sembra avere una dimensione maggiore per una migliore tenuta dal lato flat.
            Le scarpe dovrebbero avere una suola abbastanza piatta simile alle chrome industries truk pro bike shoe. Con una suola di questo tipo, tu che hai provato queste scarpe, accoppiata flat/spd come la vedi?

            • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

              Ciao Paolo, gli 8000 sono di fascia superiore ma anche con differente destinazione d’uso. I doppia funzione sono pedali particolari, mai 50 e 50 e mai universali. Bisogna valutare le proprie esigenze, per prima quanto si pedala agganciati e quanto no.
              Ne ho recensiti diversi, a parte le singole caratteristiche ci sono anche consigli e valutazioni per la scelta. Forse letture lunghe, ma aiutano…

              Fabio

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Sono i miei pedali preferiti. Possedendo una bici “tuttofare” non potevo non innamorarmi di questi.
    Non cerco mai la prestazione, ma sempre la funzionalità e la comodità

  • <cite class="fn">narco bonini</cite>

    Una domanda da ex-possessore di MTB: a gennaio mi arriverà la gravel e dato che vorrei utilizzarla anche per andare a lavoro (16 km andata + ritorno) avevo pensato proprio a questi pedali. Però il loro essere ibridi mi lascia qualche dubbio, avendo sempre utilizzato gli SPD, riguardo le prestazioni in allenamento. Per una distanza come quella che vorrei percorrere per andare in ufficio forse converrebbe utilizzare un pedale SPD + adattatore flat?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Narco, sono scelte personali.
      Io per distanze superiori ai 15km uso sempre un pedale con aggancio, che sia un doppia funzione o no.
      Il punto con i doppia funzione è valutare la preponderanza d’utilizzo. Se cioè si pedala più a lungo agganciato o meno.
      Questi Shimano sono maggiormente votati all’uso con tacchetta, quindi devi valutare tu cosa ti serve maggiormente.
      Sconsiglio l’adattatore per pedali spd, tutti quelli che ho provato si sono rivelati al di sotto delle aspettative minime.

      Fabio

Rispondi a michele Annulla risposta