Manutenzione freni idraulici strada Shimano

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Svuotare l’impianto, rabboccare l’olio, spurgare l’aria, sostituire le pastiglie: tutto quello che serve sapere per farlo e farlo bene.

C’è un certo timore reverenziale verso la manutenzione dei freni idraulici, almeno tra gli stradisti. Gli adepti delle ruote grasse usano i dischi idraulici da molto tempo, sono abituati.

E anche se per gli impianti strada non possiamo parlare di novità, la loro diffusione non è così capillare come nel mondo off road.

Forse questo incide, forse il timore sia una operazione delicata, forse il pensiero di far danni; non lo so francamente, so solo che (quasi) ogni volta tocco questo tasto coi ciclisti stradali è sempre un “vabbè, faccio fare in officina”.

Che non è un approccio sbagliato, malgrado una più che corposa sezione Officina sono sempre stato il primo a consigliarvi di rivolgervi a uno specialista se non vi sentite sicuri.

Allora perché questo articolo? Perché la manutenzione di un impianto idraulico non è straordinaria manutenzione.

E’ ordinaria, è qualcosa che ogni ciclista dovrebbe fare periodicamente, né più né meno come cambiare le tacchette o le guaine di un impianto a cerchio.

Ogni quando? Altra domanda che spesso mi ritrovo nella casella di posta.

Io consiglio sempre dodici mesi per la sostituzione completa. Anche meno per uso gravoso, ma è più qualcosa da Mtb, su strada non stressiamo altrettanto i freni.

Ma come? La bici frena benissimo, e poi l’ho usata poco! E’ la risposta che spesso mi arriva.

I freni servono a fermarsi, lapalissiano. Devono essere sempre in perfetta efficienza.

Una pista frenante sporca la puliamo immediatamente; tacchette contaminate le cambiamo senza indugio. Perché olio no? Per non dire delle pastiglie assottigliate sino alla consistenza della carta velina…

Credo, potrei sbagliare, per due motivi: l’olio non lo vediamo e non sappiamo cosa gli succede; la sua sostituzione fa venire il mal di testa ai più.

Aggiungo un terzo motivo, potrei sbagliare ancora: il costo dell’operazione in officina.

Che se ben fatto non può essere economico. Non per intrinseca difficoltà, vedremo infatti che la procedura (con freni strada Shimano) è davvero semplicissima: serve tempo e il tempo, si sa, va retribuito.

Non parlo di ore, ma per due freni la sostituzione completa dell’olio può portar via mezz’ora. Aggiungendo il costo del materiale, siamo sui 40/50 euro, qualcosa in più se cambiamo anche le pastiglie. Una cifra che anche chi sperpera 12000 euro per la bici bella non è poi disposto a pagare. Mistero della psiche dei ciclisti…

Scrivo tanti articoli sulla manutenzione e sapete non è né per sfiducia nei meccanici né per inseguire improbabili risparmi. Si, improbabili, perché tante operazioni un ciclista amatoriale le fa due volte nella vita e la spesa per l’attrezzatura necessaria è del tutto spropositata all’effettivo utilizzo.

No, scrivo tanto perché so, e su questo invece son sicuro di non sbagliare, che per moltissimi di voi il piacere di lavorare sulla propria compagna a pedali vale più di ogni altra considerazione. Anche economica.

E allora provo a dare il mio aiuto, con consigli e istruzioni (anche se non amo chiamarle così) per far bene un lavoro.

Perché tutto è difficile se non sai come si fa; ma è vero il contrario.

Ultime note prima di impugnare gli attrezzi.

Quelle che vedremo sono procedure applicabili a qualunque impianto stradale Shimano, che sia un Tiagra o un Dura Ace, che sia meccanico o Di2 (in questo caso cambia solo la posizione del serbatoio olio alla leva); e con le dovute differenze, in buona parte replicabili anche per gli impianti Mtb almeno per come svuotare l’olio, rabboccarlo e spurgare l’aria. Ovvio che su un impianto da off road c’è da fare la tara alla differente foggia della leva e la (a volte) diversa posizione della vite di spurgo.

Nel paragrafo dedicato alla spurgo aria apriremo anche una finestra, piccolissima, su una manovra da compiere durante lo spurgo aria per chi monta leve supplementari GRX.

Bene, possiamo partire con la prima operazione: svuotare l’impianto dal vecchio olio.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Ottimo! vorrei ribadire da semplice ciclista che usa gli idraulici da tempo (mtb, nessuno è perfetto…) e che per questo si è letto (e legge) molti post sull’argomento che lo spurgo freni stimola la creatività dei ciclisti: l’olio da usare è sempre e solo l’olio della casa (Shimano nello specifico) ed è inutile cercare sostituti creativi (Baby oil Johnson, olio Magura, olio di ali di pipistrello) che costano uguale, fanno scadere la garanzia, funzionano – se va bene – uguale. E poi – suvvia! – i materiali di consumo Shimano costano il giusto!
    P.s. la vera creatività del ciclista, e tutta la su competenza in meccanica e chimica, esce veramente fuori con mitica “pulizia e lubrificazione della catena” argomento capace generare post spassosissimi dove l’esoterismo impazza!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, so che usi la Mtb ma tu sai che io non ho pregiudiziali su queste bici (in realtà non ne ho su nessuna tipologia) e anzi, ti anticipo che sto studiando come iniziare a trattare l’argomento.
      Hai ragione, quello della lubrificazione catena è in assoluto l’argomento dove si leggono sui forum le tesi più strampalate.
      Del resto è notorio che l’olio specifico è attack camuffato, con microparticelle di diamante per velocizzare l’usura, quindi ben vengano soluzioni artigianali. Tanto i chimici che lavorano nelle aziende ne sanno nulla, ovvio.
      E poi c’è un gomblotto, sicuro. Dove non so, ma esiste, sempre.
      Vabbè, vado a catturare qualche pipistrello, ho finito l’olio dei freni per colpa di questi articoli.
      Bye

      Fabio

  • <cite class="fn">Giovanni74</cite>

    Ciao Fabio. Chiedo scusa se magari leggendo mi è sfuggito da qualche parte, ma volevo dare un’indicazione. Spero che a nessuno venga in mente di buttare l’olio vecchio nel lavandino e le pastiglie magari nell’indifferenziato. Sono prodotti altamente inquinanti, per i quali il meccanico paga uno smaltimento appossito, quindi vediamo di portarli ad un centro raccolta perchè vengano correttamente gestiti.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Giovanni, non ti è sfuggito perché non c’è. L’avevo già scritto negli articoli linkati, qui ho dimenticato.
      Anche per mio errore.
      Avete notato che stamattina ci sono due articoli online, pubblicati a breve distanza.
      Bene, anzi male, perché questo sulla manutenzione era in calendario per la settimana prossima.
      Dopo la pubblicazione del primo, quello sul montaggio, ho iniziato la revisione e invece di salvare dopo aver modificato una frase ho cliccato per sbaglio il tasto pubblica. Infatti lo sto revisionando ora, con articolo già online.
      E con l’occasione aggiungo la tua utilissima considerazione; dopo aver pubblicato questa risposta, sennò sembra me ne prenda io merito.

      Fabio

  • <cite class="fn">Moresco Pierluigi</cite>

    Ciao Fabio. solo una domanda: visto che poi per lo spurgo bisogna farlo, ma perchè non togliere subito ruota e pastiglie evitando pericoli di contaminazione durante lo svuotamento dell’olio?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Pierluigi, dividere è solo scelta di impaginazione, schede singole dove ognuno prende ciò che serve.
      Se devi fare solo rabbocco, le pinza le lasci lì. Con l’anteriore puoi fare tutto lasciando la pinza in sede e così via

      Fabio

  • <cite class="fn">emiliano</cite>

    Nella parte in cui si toglie l’aria dalla pinza, non ho capito come mai dici che pinzando e aprendo la vite di spurgo con la leva premuta, staremmo seppur di poco svuotando l’impianto. Non rimane in pressione per l’olio presente nell’imbuto? E se l’impianto si svuota anche di poco, non è dovuto al fatto che è entrata altra aria? Grazie

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