Manutenzione del sistema Ultra Torque
Un secondo articolo dedicato alla manutenzione del sistema Campagnolo Ultra Torque.
Si, perché (molto) tempo fa già pubblicai in questa sezione tecnica la spiegazione su come smontare la guarnitura, rimuovere i cuscinetti e reinstallarli sull’asse; o ingrassarli lasciandoli in sede.
Quindi a che pro tornare sull’argomento? Per un paio di motivi.
Il primo è che stavolta avremo anche il supporto dei video che nel precedente articolo erano assenti; il secondo è che qui ho fatto ricorso ad una attrezzatura specifica, studiata appositamente per la cura sia dell’Ultra Torque che dell’altra tecnologia Campagnolo, la Power Torque.
Infatti è il kit Unior che abbiamo visto in azione nell’articolo dedicato al Power Torque.
L’Ultra Torque è meno cervellotico nella manutenzione rispetto al fratello Power Torque; ex fratello ormai perché da quest’anno tutte le guarniture Campagnolo sfruttano la tecnologia Ultra Torque.
Di cui sapete sono un fervente sostenitore, credo sia una delle più belle invenzioni degli ultimi anni e la lavorazione dei semiassi mi entusiasma.
E infatti ho scelto l’Ultra Torque per la mia Elessar; anzi, per le mie Elessar. Due perché la prima mi è stata rubata.
Al momento di pianificare questo articolo ho preparato la lista delle immagini da scattare. Nel farlo ho aperto la cartella dove sono conservate le foto create per il primo articolo, per una rinfrescata sulle inquadrature da usare.
E ho visto lei, la mia prima Elessar: mi è venuto il magone.
Così ho deciso di usare alcune di quelle vecchie immagini, anche se non sono perfette. Un mio personale tributo a una bici che mi è rimasta nel cuore.
Si, sono un sentimentale…
Ultime notazioni prima di impugnare gli attrezzi.
Come per l’articolo sul Campagnolo Power Torque anche questo nasce grazie alla collaborazione di Unior, storica azienda specializzata nella produzione di utensili per ogni settore meccanico; e del suo distributore per l’Italia Montalbetti.
Per questo in coda ai singoli paragrafi troverete i link a Unior, è il mio modo di ringraziare chi mi aiuta a costruire questo blog giorno dopo giorno. Non ho lanciato la rete aspettando che qualche azienda aderisse: ho puntato subito su Unior perché produce attrezzi di ottima qualità a prezzi accessibili, quindi mi è sembrata la miglior candidata per articoli che sono rivolti a ciclisti appassionati, persone che costruiscono la propria officina dotandosi di ciò che serve e che badano si alla qualità ma anche, giustamente, ai costi da sostenere.
Inoltre vi ho annoiato raccontandovi tutte le mie idee su come sarà rinnovata la sezione Officina e pubblicare ora questo articolo può sembrare un prematuro balzo in avanti. In realtà no, perché questo articolo è impostato quasi completamente sullo schema degli articoli destinati a essere rimodellati. Non applico ancora i rimandi alle singole schede tecniche semplicemente perché non le ho ancora pronte (ma ci sto lavorando) e quando tutto sarà pronto in una manciata di minuti potrò apportare gli ultimi aggiornamenti al testo che state leggendo.
Quindi qui avremo la divisione in paragrafi per le singole operazioni, ma prima un breve paragrafo per riassumere cos’è il sistema Campagnolo Ultra Torque (che in futuro lascerà il posto a una scheda dedicata), uno dedicato agli attrezzi necessari e soprattutto l’impostazione tutta per cui testo, foto e video viaggiano in sincrono, completandosi a vicenda.
L’articolo non sarà né lungo né breve: avrà la durata giusta affinché tutti abbiano la più completa conoscenza di come agire. E del resto, come dico sempre, meglio spendere qualche minuto in più qui a leggere che imprecare ore dopo, quando un lavoro è malfatto e abbiamo creato più danni di quelli che volevamo risolvere.
Possiamo partire e lo faremo scoprendo come è fatto il sistema Ultra Torque.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.