Leve freno TRP RRL SR
Ve lo ricordate il telaio Surly Cross Check che presentai qui? Si, è passato tempo e forse qualcuno si è chiesto se il progetto fosse stato abbandonato. No, il progetto è in corso; ma ci sono state scelte da prendere e soprattutto, passatemi il banale gioco di parole, fare i conti con i conti.
Perché questa bici sarà montata con componenti tutt’altro che economici ed è stato naturale decidere di dilazionare la spesa. Anche se devo dire che Antonello è fantastico, perché passa sei mesi senza comprare nemmeno una vite e poi alle due di notte parte in shopping compulsivo e riempie carrelli manco fossimo al discount nel periodo delle promozioni.
Mi alzo la mattina e trovo i messaggi in cui mi chiede “Quale versione? A saldare o a fascetta?” E secondo te io alle due di notte sto col telefono in mano? Antoné…
Comunque in questi giorni sono partiti alcuni ordini tra me (ho voluto contribuire con un mio cadeuax per tutto l’aiuto che mi fornisce con la gestione tecnica del blog) e lui e sono in attesa delle consegne. Una cosa è arrivata e sono le leve freno TRP RRL SR che vi mostro oggi.
Qualche altra cosa la vedremo nei prossimi giorni. Mentre per articoli che descrivono alcune fasi di montaggio e soprattutto per la bici completa ci sarà da attendere. Sia perché prima di gennaio non posso lavorare io e sia perché, anzi, soprattutto perché non mostrerò la bici sul blog finché non l’avrà vista dal vivo il suo proprietario. Sarebbe crudele rovinargli la sorpresa.
Confesso che stavolta sono intervenuto in modo massiccio nelle scelte. Cosa che avviene di rado, dico sempre che la bici non è mia e deve essere come la vuole il suo compagno, non come piacerebbe a me. Ma io e Antonello siamo gemelli separati alla nascita, anche se lui è più brutto, e basta una parola che ci intendiamo. Insomma, io la bici la vedo nella mia testa già montata e so gli piacerà. Se non gli piacerà me la terrò…
Il timore possa venir fuori una sorella povera di Elessar non c’è. Vero che alcune cose saranno uguali, per esempio la scelta dei portapacchi. Ma è anche vero che la somiglianza si ferma lì. Inoltre molti componenti saranno anche più belli. Questo perché Elessar nasce intorno al telaio, il cuore di tutto il progetto col compito di dominare la scena. Per questo non volli usare componenti troppo “vistosi”, per esempio queste leve o i parafanghi con finitura hammered o una guarnitura come la Grand Cru Drillium. Ne sarebbe venuta fuori una bici barocca, ridondante.
Qui invece abbiamo un telaio che, almeno dal punto di vista estetico, non cattura lo sguardo più di tanto, soprattutto nella sua colorazione nera e seriosa. Quindi si è scelto di usarlo come struttura da arredare con tante cose belle.
Ma basta chiacchiere, diamo una occhiata a queste leve.
TRP le propone in differenti versioni: alluminio lucidato e forate, alluminio nero e non forato e fibra di carbonio.
Come avete visto in apertura la nostra scelta è andata alla versione in alluminio a specchio e forate.
Le foto non rendono giustizia della bellezza della finitura. E non mi sarei aspettato nulla di meno, visto il costo. Certo, qualcuno potrà obiettare che un centinaio di euro per due leve freno semplici (semplici nel senso che non hanno comandi cambio integrati) è uno sproposito. Forse si. Ma anche forse no, soprattutto quando te le rigiri tra le mani e sei uno, come me, che davanti a certe lavorazioni così accurate si commuove.
Nella parte interna è presente un pulsante a scatto che comanda il rilascio della leva in modo da allentare il cavo.
E’ la stessa funzione svolta dalla levetta presente sui caliper Shimano e Sram (e tanti altri), mentre Campagnolo sappiamo ne è sprovvista e usa un piccolo pulsante che in realtà è un fermo. La loro funzione, lo dico per i lettori meno smaliziati, è allargare i corpi freno per sfilare agevolmente la ruota. Come detto su alcuni caliper c’è una levetta, su altri no; e non c’è alcun sistema sui cantilever, freni gestibili da queste leve e che in futuro comanderanno.
Nelle immagini in basso il freno chiuso e in rilascio dopo aver azionato il pulsante.
Netta la piegatura verso l’esterno delle leve per consentire di afferrarle subito quando si pedala in presa bassa.
Molto curata la foratura; sì, d’accordo il risparmio di peso è irrisorio. Ma è proprio bella…
Anche la zona non a vista presenta una finitura molto curata, seppure la lucidatura qui sia meno appariscente.
All’interno vediamo la bussola di aggancio del cavo freno (usano standard Shimano corsa) e la brugola per stringere la fascetta al manubrio.
Fascetta che è provvista di una incisione che ci informa essere adatta per diametri di 23,8 e 24,2mm.
Una finezza di montaggio questi due semplici e intelligenti pezzetti di plastica.
No, non mi sto facendo prendere dall’entusiasmo fino a definire una finezza due banali pezzi di plastica. Sono semplici, come tutte le cose ben fatte, ma per nulla banali. Consentono di variare l’angolo di montaggio delle leve in funzione della piega.
Devono essere inseriti nell’alloggiamento previsto nel corpo di appoggio.
Come si vede nelle immagini l’unghia che ne fuoriesce consente di “alzare” l’angolo con cui la leva combacia sulla piega.
Utile su pieghe compact, soprattutto quelle con basso drop e reach; inutile su pieghe anatomiche.
In chiusura di questa breve presentazione (breve si fa per dire, al solito ho divagato…) il motivo che ci ha fatto scegliere queste leve. Ok Antonello scusa, correggo: il motivo che mi ha fatto scegliere queste leve. Ditemi voi se con questa guarnitura non ci stanno un amore 🙂
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Le cose fatte bene sono di solito anche molto belle… invidia pura queste leve, vabbe per adesso mi accontento delle mie gippiemme da sette euro!
Si, sono davvero belle e dal vivo uno spettacolo.
A me le gipiemme piacciono; comunque si trovano belle repliche forate a cavi esterni a pochissimo.
Fabio
Ovvio 😎
Fabio