Finalmente!

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Finalmente torno in possesso della mia officina.

Dopo cinque mesi rientro in questo locale che non è solo officina in senso stretto ma funziona da redazione, set fotografico, luogo di relax.

No tranquilli, non è che mi avessero cacciato di casa.

E’ che lo scorso maggio iniziai imponenti lavori di ristrutturazione in casa, gli unici locali “agibili” erano l’officina e uno dei due studi. Quello usato da mia moglie, ovviamente.

A meno di non montare il letto in cucina, e manco ci sarebbe stato spazio, di fatto l’unica stanza in cui potessimo dormire senza essere di intralcio coi lavori e respirare la polvere era proprio l’officina mia.

O stanza del serial killer, come affettuosamente (spero…) la definiscono in famiglia.

Già, fateci caso: in ogni thriller che si rispetti l’assassino seriale ha sempre un locale ben ordinato, con banco da lavoro e utensili vari attaccati ai pannelli a muro, attrezzi dalla foggia strana. Quando un paio di mesi fa sono tornato brandendo orgoglioso la nuova sega circolare, figlia e consorte non sapevano se chiamare la polizia o il supporto psichiatrico. 

In questi mesi, fino più o meno a metà agosto, avete potuto trovare alcuni video ed articoli. Tutto materiale preparato prima, tra la fine dello scorso inverno e la primavera inoltrata.

Pubblicato con una certa cadenza giusto per non farmi definire disperso; o internato, dipende.

Non sono riuscito a girare l’ultimo video, l’ultima puntata cioè, su come attrezzare l’officina. La mattina che avrei dovuto farlo una serie di impegni mi bloccò, il giorno dopo sono iniziati i lavori in casa, provvederò a breve.

Per lo stesso motivo i test sono mancati in questi mesi.

Si, avevo bisogno di riposare e staccare un poco dal blog e questo ha influito.

Ma i test non sono solo pedalare, ogni componente o bici viene sezionato, smontato, verificato in ogni dettaglio. Senza nemmeno lo spazio per due pedali, ho sospeso.

A proposito di pedali, i test riprenderanno proprio da loro. Mi sono stati consegnati la scorsa settimana i nuovi Redshift Arclight, con questi simpatici led inseriti nel corpo. Servono a farsi vedere più che illuminare, ed è una bella idea perché l’occhio è catturato dal movimento, quindi questa luce “ondeggiante” dovrebbe garantire un plus di sicurezza ben gradito adesso che le ore di luce sono destinate a ridursi.

Sempre dalla factory americana arriverà a breve la piega Kitchen, ma nella versione con il loop, quell’arco presente sul davanti. Questo perché è stata appena presentata una borsa a misura, da montare proprio all’interno del loop.

Quando ho sentito i ragazzi di Redshift mi hanno proposto di testarla, ma io ho la Kitchen senza loop perché uso leve freno supplementari e l’arco mi avrebbe causato problemi di spazio.

Però la guida con il loop mi incuriosiva, quindi ho risposto “ok, mandami una piega e la borsa, mi voglio dedicare a un confronto diretto proprio tra le due versioni di piega Kitchen”.

Ovviamente servirà una altra bici da gravel, ma tanto qui l’unica cosa che non manca sono proprio le bici.

Sono in attesa delle nuove Pirelli Cinturato Gravel S, per terreni morbidi. 

In realtà avevo scelto la versione racing, da poco presentata. Ma dopo pochi giorni dalla richiesta di un sample test, mi arriva la mail degli S.

E siccome tutte e due le versioni non avrei la forza di farle (manca poco a spegnere una quantità di candeline che ci illumini una piazza e ne avverto il peso), ho pensato che in vista dell’autunno/inverno una gomma da terreni morbidi può essere interessante.

Dovrebbe arrivare anche una bici gravel da testare, ma fra qualche settimana.

Ovviamente riprenderanno i video Officina per il canale YouTube.

Argomenti che sono stati trattati solo sotto forma di articoli, tempo fa, e che avranno il supporto dei video perché un articolo, con foto, da solo non basta quando c’è da impugnare gli attrezzi.

Altri progetti sono in cantiere ma serve tempo per pianificare e a me per lavorare.

Il blog sapete non è il mio lavoro, non ci campo insomma. E non deve più prendersi tutto il tempo che gli dedicavo prima, sacrificandolo a molto altro.

Ho deciso già prima dell’estate che avrei tenuto un ritmo più basso rispetto agli anni precedenti, non così basso come quello degli ultimi mesi ovviamente (ma sul perché delle poche pubblicazioni ho spiegato) però di sicuro la cadenza di pubblicazione non sarà serrata.

Oggi ultima sistemata agli attrezzi e da domani inizio a provare i pedali. Se non piove.

Buone pedalate.

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