Cambiamento in peggio

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Incensarsi Governo del cambiamento non è sbagliato: peccato che il cambiamento sia in peggio.

Non hanno dimenticato infatti di rovinare anche la mobilità ciclistica. E renderla più pericolosa.

Come? Inserendo nella legge di bilancio, quella votata a scatola chiusa dalla maggioranza parlamentare, il permesso per auto ibride ed elettriche di transitare sempre e comunque in ZTL e aree pedonali.

Auto elettriche (sul cui devastante impatto ambientale ormai esistono centinaia di relazioni indipendenti) che godono di un bonus di 300 milioni di euro di incentivi all’acquisto.

Alla mobilità ciclistica sono stati dedicati appena 2 milioni di euro.

Che nemmeno serviranno a costruire ciclabili (e con questi soldi ne fai davvero pochi chilometri) ma quelle che nella visione autocentrica di questo governo per caso, sono definite “Autostrade ciclabili”.

La questione non è semplicemente semantica: o autostrada ciclabile è un ossimoro o questi non sanno né leggere né scrivere. Io propendo per la seconda.

Peccato però che le loro parole siano legge. Non incisa nella pietra, malgrado la propaganda vorrebbe farlo credere, ma comunque legge dello Stato. Ossia regole di comportamento che noi cittadini siamo obbligati e seguire.

Sorvolo sulla Lega, è il partito di quella tipa che definì le ciclabili un passatempo per sfaccendati.

Non sorvolo sul Movimento 5 Stelle, che tra le varie mirabolanti promesse aveva garantito il massimo impegno verso la mobilità sostenibile, con quella a pedali punta di diamante.

Non solo disattendono ciò per cui una minoranza della popolazione li ha votati, portandoli al Governo, ma anche ciò che il Governo precedente aveva stabilito con una legge quadro, quindi vincolante per chi sarebbe succeduto.  

Qui non è più questione di essere di destra o sinistra, di propaganda, tifo da stadio: sono scelte che incidono pesantemente sulla nostra vita.

Poi certo, chi non vuol vedere non vedrà nemmeno stavolta. Crederà alla solita manina, ai poteri forti, al complotto dei burocrati europei e qualunque altra sciocchezza.

Io sono un giornalista e scrivo da decenni con sempre la stessa etica; la mia stella polare è sempre stata: il giornalismo è “il cane da guardia della democrazia”.

Perché l’informazione, conoscere la realtà, ci rende uomini liberi; capaci di ragionare con la nostra testa.

A modo mio anche in questo blog faccio informazione, perché quando andate a scegliere la bici o l’accessorio qui avete trovato quanto vi serve sapere per non sbagliare acquisto. E se andate da un meccanico perché un lavoro non potete farlo, qui avete visto come si fa e nessuno potrà imbrogliarvi.

Ma evitare di sconfinare nel quotidiano, non scrivere ciò che succede intorno a noi è per me sempre più difficile.

Siamo avviati, tutti, verso il baratro. E non mi riferisco a ciò che fa questo mediocre ceto politico, è poca cosa rispetto ai problemi che riguardano ogni abitante del nostro pianeta.

Quando un ministro con competenza sul più grande polmone verde del pianeta definisce i cambiamenti climatici un complotto inventato dei marxisti, c’è da tremare.

Quando nel gabinetto di governo della più grande potenza mondiale c’è un uomo che è stato fino a poco prima a capo della più potente e spietata multinazionale del petrolio e suoi derivati, c’è da tremare.

Quando la Conferenza Artica si chiude coi due maggiori Paesi che lì affacciano che reputano i vincoli ambientali una sciocchezza, c’è da tremare.

I problemi sono su una scala globale, e la manifesta incapacità di questo governo (minuscolo) quasi fa sorridere.

Quasi; perché ogni singolo gesto è importante. Nessuno ci salverà e nessuno potrà tirarsi indietro.

E così anche pedalare ogni volta che è possibile non usare l’auto diventa un mattone per costruire il futuro invece di distruggerlo.

Nessuno di noi vuole una medaglia o un attestato di benemerenza: ma almeno lasciatelo fare in sicurezza. E se proprio non ci riuscite, lasciatelo fare. State fermi, che è a questo punto è meglio che far danni.

Buone pedalate  

COMMENTS

  • <cite class="fn">Samuele Gaggioli</cite>

    Hai detto tutto te.
    E’ un peccato vedere che siamo arrivati ad un livello talmente infimo da non poter fare a meno di intervenire, la cosa davvero triste è che tanto chi fa tifo continuerà imperterrito a leggere il suo libro credendo alle manine e ai gomblotti… e, come hai detto, non è un problema di destra o sinistra.
    Cosa forse ancora più triste è l’atteggiamento bambinesco nel prendere decisioni: si dice una cosa, si alzano i mugugni, si modifica la cosa o se ne promette comunque una revisione (vedi – sono solo esempi freschi freschi – NCC e tasse sulle ONLUS). Non può funzionare così, chi governa DEVE prendere decisioni e DEVE prendersene la responsabilità nel bene e nel male, non è possibile non sapere se domani il bianco sarà bianco, grigio, violetto o nero. Poi si lamentano del fatto che i mercati ci puniscono (ah, no, scusa, anche qui è un complotto dei rettiliani che hanno sniffato le scie chimiche prodotte dall’Europa cattivona, non un effetto diretto dell’incertezza strutturale che caratterizza il nostro Paese in questo periodo).
    Non vuole essere pubblicità gratuita, ma consiglio a tutti di leggere il libro “10 + 2 cose da sapere sull’Economia Italiana” di Alan Friedman, aiuta con un linguaggio comprensibile anche anche una capra come me a capire come e perché le cose funzionano in un certo modo.
    Sono, come spesso accade, perfettamente in linea con il tuo pensiero.

    Approfitto dell’occasione, anche se non c’entra un piffero, per farti e fare a tutti coloro che seguono il blog gli auguri per un ottimo 2019.

  • <cite class="fn">Giovanni</cite>

    Ciao Fabio, questo articolo sarebbe stato bello se non ci fosse stato il desiderio di te di scriverlo e noi di leggerlo,ma questa è l’Italia, un tempo definita il Bel Paese ora meglio indicata come “terra di cialtroni”. Come detto il discorso non è politico, non è di destra nè di sinistra, è un discorso di civile democrazia. Potremmo essere un paese leader ed invece siamo diventati lo zimbello del mondo,noi che eravamo “ROMA”.

  • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

    Dopo la (prevedibile) levata di scudi, un sottosegretario è stato mandato a favor di microfoni per dichiarare che la norma sarà rivista “nel primo provvedimento utile”.
    Insieme a tutti gli altri che hanno fallito.
    Evabbè

    Fabio

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