Pedali Shimano PD-M8000

Un poco di storia

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Un poco di storia

Siamo talmente abituati ai pedali Spd che ci sembra esistano da sempre; o almeno da quando esiste la Mtb. Invece no, le Mountain bike sono nate prima e soluzioni dedicate per collegare scarpa e pedale non esistavano. 

Scarponcini da trekking e pedali più o meno “seghettati” la soluzione principe. I più temerari ricorrevano ai Look stradali tre fori o addirittura a quelli con gabbiette; e mi sarebbe piaciuto vederli liberare la scarpa in tempo…

Se nel primo caso non siamo troppo distanti dall’oggi, con pedali flat seppure adesso possiamo sfruttare scarpe più perfomanti, nel secondo caso le soluzioni per pedalare agganciati erano quanto di più vicino a un buono gratuito per un veloce ricovero al pronto soccorso.

Io non so se in Shimano bruciasse l’essere stati anticipati da Look con il suo standard tre fori per la strada; so che nel 1990 si sono aggiudicati il primato con l’introduzione della tecnologia Spd, di fatto una svolta epocale per il mondo off road.

Lo hanno fatto con i pedali PD-M737, massicci se visti con occhio attuale, modernissimi e innovativi al momento del loro lancio.

Seppure non raffinati come gli odierni, tre decadi non sono trascorse invano, abbiamo già le soluzioni che poi non saranno più abbandonate.

La sede per la tacchetta Spd, divenuto lo standard; il meccanismo di aggancio da ambo i lati; la regolazione della tensione molla.

E soprattutto risolto il problema fondamentale: l’accumulo di fango e terriccio, scongiurato una volta per tutte.

Serviva però una scarpa adatta, altrimenti del solo pedale non avremmo saputo che farcene.

Ed ecco le Shimano M100.

Scarponcini che a vederli oggi sono quanto mai attuali, adesso sarebbero perfetti per il gravel. 

Ricordo il loro arrivo, già pedalavo da qualche anno ahimé. Ricordo lo stupore ma anche un certo scetticismo. E ricordo la paura dei ciclisti, pochi accettavano l’idea di pedalare agganciati in fuoristrada. A parte quelli che si stampavano negli alberi per dimostrare la superiorità di un pedale a gabbietta.

Non mi lanciai subito a conoscerli, del resto sapete che la Mtb non è mai stato il mio mondo a pedali. 

Ma li presi e li conservo ancora, una coppia di Shimano Pd-M505 prima serie, perfettamente funzionanti dopo anni. Quanti non ve lo dico…

Ci sono innovazioni nel mondo del ciclismo che sono semplicemente idee già presenti ma non sviluppate fino in fondo, per tanti motivi. Penso ai gruppi trasmissione elettroassistiti o i freni a comando idraulico, soluzioni comparse molti anni prima della loro massiccia diffusione.

Ci sono innovazioni nel mondo del ciclismo che fanno da spartiacque tra un prima e un dopo. Penso al cambio, ai QR; penso ai pedali Spd perché sono convinto abbiano dato un fortissimo impulso al settore off road, più di quanto abbiano fatto altre tecnologie applicate alle Mtb.

Bene, dopo questa brevissima parentesi storica possiamo andare a conoscere i discendenti di quei primi PD-M735. La schiatta è identica, visto che tutti e due appartengono alla famiglia Deore XT 😀

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