Tecnologia Trek Isospeed, cos’è?
Una breve scheda per familiarizzare con la tecnologia Isospeed, messa a punto da Trek già da alcuni anni e costantemente aggiornata.
Si basa su un principio semplice, eppure anche a solo pensarlo servono fantasia e coraggio.
Perché abbiamo il telaio non più pezzo unico ma diviso in zona congiunzione tra orizzontale e piantone sella.
C’è un meccanismo che li unisce, non è un telaio tutto aperto per capirci.
Eppure a me, a distanza di anni, continua a lasciarmi stupito.
Non solo per la sua efficacia, sto testando in queste settimane la Trek Procaliber 9.6 che ne fa uso, ma proprio perché vorrei capire come gli è venuto in mento agli ingegneri Trek.
Tra una birra e l’altra “che dite, separiamo il telaio? Ah, si, facile. Prosit!”.
No, non è andata così ovviamente.
Studi, test, verifiche sul campo, controlli a non finire prima della produzione.
Funziona? Benissimo.
Si avverte? In maniera netta.
Controindicazioni alla guida? Nessuna.
Il telaio ne risulta indebolito? Macché.
Si può equiparare a una sospensione posteriore? No.
Serve? Lo scopriremo nel test a venire…
Un test, quello della Procaliber 9.6 che sarà abbastanza ampio nelle possibilità di utilizzo e che ho scelto di dividere.
Avremo la presentazione statica, un articolo a sé che sostituirà il solito paragrafo su “Come è fatto”.
E poi la prova su strada, anzi in fuoristrada per lo più trattandosi di una Mtb; senza però tralasciare altri usi, perché molti con la propria unica bici ci fanno di tutto. Un mio amico la scorsa estate ci è partito pure per le vacanze, bagaglio al seguito.
La Trek Procaliber 9.6 ha tra le sue tante raffinatezze due tecnologie che incuriosiscono.
Questa Isospeed che vedremo oggi e la serie sterzo Knock Block che protegge il telaio dalla rotazione del manubrio e della testa della forcella.
Due tecnologie che meritano qualche nota di approfondimento, sia perché la Isospeed, seppure in forma diversa, la troviamo in casa Trek anche su bici stradali (la Domane in composito per dirne solo una) e sia perché trattarle durante la presentazione della bici avrebbe confuso la lettura. No, confuso forse no: allungata troppo si.
E io tra i miei tanti vizi ho pure quello di scrivere troppo…
Da qui la decisione di questo articolo e del prossimo sulla serie sterzo Knock Block.
Ma ora basta chiacchiere, andiamo a conoscere l’Isospeed.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ma il fatto che solo i telai in carbonio abbiano questa tecnologia è dovuto alle caratteristiche del materiale o una scelta del produttore di non estenderla a modelli più economici (telai in lega)? Non so quanto Trek divulghi le sue scelte tecniche e commerciali, ma magari un’idea te la sei fatta…
Oh come non detto, avrei potuto cercare prima di chiedere: dal 2017 c’è (o c’era) una versione della Procaliber in alluminio con Isospeed 🙂
Quindi almeno per la versione MTB esiste… in versione stradale non sembra, o almeno non pervenuta.
Non sono sicuro dove sia finito l’altro messaggio… comunque mi rispondo da solo: la domanda è mal posta, un telaio MTB in lega con isospeed esiste già.
E’ vero, io da pannello amministratore lo vedo e me lo indica pubblicato ma sulla pagina dell’articolo non c’è.
Questo “Oh come non detto, avrei potuto cercare prima di chiedere: dal 2017 c’è (o c’era) una versione della Procaliber in alluminio con Isospeed
Quindi almeno per la versione MTB esiste… in versione stradale non sembra, o almeno non pervenuta.”
E’ lui giusto?
Boh, non so, oggi il sistema è capriccioso, sto avendo mille problemi a causa dei tentativi di accesso fraudolento che stanno stressando le protezioni e forse ho settato male io qualcosa.
Fabio
Sì. Non che fosse fondamentale, ma visto che la premessa del primo messaggio era sbagliata mi sembrava giusto aggiungere la correzione.
Ciao, io ho da poco preso una domane sl 6. Ho percorso per il momento pochi km ma posso dire che la bici è davvero comoda. Ammetto però che non sono in grado di capire effettivamente se il merito di questa comodità dipenda o meno dall’isospeed; questo perché comunque la bici ha una geometria endurance e copertoncini di serie da 32. Da parte mia non noto assolutamente nessun movimento e/o oscillazione dovuta all’isospeed, né al posteriore né all’anteriore. La domanda quindi che volevo farti è questa: nelle tue prove e nel test da te effettuato, le eventuali oscillazioni dovute all’isospeed erano evidenti? si riesce in qualche modo a percepire lo smorzamento? grazie, complimenti e a presto
Ciao Antonio, rispetto alla Procaliber la “taratura” è diversa.
Sulla Mtb si avverte netto il suo lavoro, sulla stradale non so ma mi sto organizzando per scoprirlo 😀
Comunque è questione di sensibilità, io parto avvantaggiato perché svolgo centinaia di test, a discapito del gusto di pedalare.
Succede che un qualcosa non si avverte anche se c’è (e funziona) ma credo che alla fine sia meglio godersi la bici e basta, cosa che prima o poi tornerò a fare.
In ogni caso, resta sintonizzato perché se chiudi in tempi decenti gli altri test di off road, un giretto su una domane me lo faccio…
Un consiglio: seleziona un tratto in pavè, fallo con una bici “rigida” e poi con isospeed: verifica il passo, sono certo sarà stato più veloce. Anche se non senti il telaio aprirsi.
Fabio
Grazie Fabio. A presto