Questo non l’avete mai visto!!!!!!!!!!!
Boni, non sono impazzito. Datemi qualche secondo del vostro tempo e capiremo dove vado a parare.
Dalla scorsa primavera ho deciso di ampliare il blog dando impulso al suo canale You Tube, che fino ad allora avevo usato (poco e male) giusto per piazzare qualche video che non potevo caricare direttamente qui, per ragioni di spazio.
I video non sono il mio linguaggio, come le foto del resto; preferisco la parola scritta, mi sento a mio agio battendo i ditini sulla tastiera.
Ma sono pur sempre uno che campa con le parole, se poi riesca anche a dargli un senso compiuto non spetta a me giudicare.
Se al momento di aprire questo blog ho potuto sfruttare anni e anni di pratica giornalistica, quando ho pensato fosse arrivato il momento di riversare in video molti argomenti tecnici, da officina, sono partito dal foglio bianco.
Oltre le normali incapacità nel gestire luci, videocamera e software per montare i video, si è aggiunta l’ignoranza completa nell’uso di questo per me nuovo linguaggio.
Come mio solito, ho pianificato un personale percorso e deciso di seguirlo, senza guardare cosa facessero gli altri.
Sono andato avanti così sino all’estate, passata la bella stagione ho pensato che dare una occhiata alla “concorrenza” sarebbe potuto essere utile per migliorare gli angoli di ripresa, come illuminare, come gestire i componenti più piccini che in un video a campo largo sfuggono.
Non entro nel merito dei contenuti in cui mi sono imbattuto, sarebbe inelegante.
No, quello che mi ha lasciato basito è che tutti urlano, tutti rincorrono l’iperbole senza saperla sfruttare, tutti lasciano intendere che stanno per svelare il segreto della pietra filosofale.
Non siamo al “noncielodicono!” ma poco ci manca.
E così è tutto un fiorire di “questa cosa non l’avete mai vista!”; oppure “non credevo potesse esistere questo!”; ancora “nessuno vi dirà mai che esiste questo trucco!”; e via così, senza mai rinunciare a un punto esclamativo, bene rifugio di chi dice sciocchezze e si illude di dargli forza! Eccolo.
Io, ingenuo e forse troppo vecchio per comprendere queste giovanili esultanze, sono rimasto basito.
Ho provato a interrogarmi su come potesse una persona di normale intelligenza cascare in giochini così puerili.
Come si fa a lasciarsi incuriosire da “Una bici così non l’avete mai vista!”; oppure “Un trucco così per regolare il cambio non ve lo dirà mai nessuno!”.
Ho rinunciato a cercare risposta.
Perché, alla fine, detto fuori dai denti: nonmenepuòfregàdemeno! Eccolo.
Ora non andate su YouTube a cercare i video come li ho titolati, non li trovate: spero. Ho parafrasato una abitudine, non voglio indentificare un canale specifico ché lo trovo scorretto.
C’è un filo comune che lega i commenti che lasciate nella pagina dei video, il numero di iscritti basso rispetto a quella che voi giudicate buona qualità dei contenuti.
Beh, se per accrescere il pubblico devo mettermi a urlare pure io, meglio di no! Eccolo.
Sul blog prima, sul canale video poi, la mia strada resta la stessa: una nicchia dedicata all’approfondimento, dove chi ha voglia passa una parte del suo tempo, spero piacevolmente, ben lontano dalle guerre infinite che impazzano in rete. E senza star lì a fare promozione.
I video, come del resto i miei articoli, sono lunghi? No, durano il tempo che serve.
Esclusi i pochi minuti di chiacchiere introduttive, un vizio che mi sono portato dietro da qui, il resto del tempo è dedicato alla completezza dell’informazione.
E malgrado questo, c’è tanto che o mi sfugge o evito di raccontare per non abusare della vostra pazienza! Ah, no, stavolta non ci vuole! Eccolo.
Non mi sfugge che ancora molto c’è da migliorare, l’esposizione è sbagliata nove volte su dieci, in fase di montaggio la qualità dell’audio (soprattutto il suo volume) decade, a volte copro l’inquadratura mentre lavoro (e credetemi, per evitarlo lavoro guardando il monitor e non l’azione, non è facile…), forse potrei accorciare i tempi evitando l’introduzione e magari le conclusioni.
Vabbè, è come con gli articoli, se non interessano si passa oltre.
Comunque, al momento, sono riuscito a travasare abbastanza argomenti in formato video, ho mantenuto un ritmo piuttosto alto dallo scorso aprile, ora posso alleggerire i rapporti e salire di conserva.
Cosa che sto già facendo col blog, ai lettori più affezionati non è sfuggito un rallentamento nella cadenza di pubblicazione.
Una serie di eventi, slegati tra loro ma che si sono ugualmente sommati, mi hanno portato a decidere per un calo.
Non vivo di questo blog, sia economicamente che nei miei personali interessi. Serviva ritrovare il tempo per molto che avevo sacrificato a causa dell’impegno nel gestire questa pubblicazione.
Il riacutizzarsi dei miei problemi di salute lo scorso autunno, il mio colpevole averli trascurati, il mio incolpevole averli trascurati per le difficoltà del nostro sistema sanitario in questi difficili mesi, mi ritrovo ancora oggi a non vederne soluzione.
E poi non sono mai stato uno che pensa solo alla bici, ho tante altre cose che mi piace fare e che non avevo più tempo di godermi.
Ma continuo in ogni caso, ormai siamo al nono anno di vita di questo blog, direi che il suo spazio se lo è guadagnato.
Senza mai gridare, senza mai proclamare verità che nessuno vuole farvi conoscere.
Provando a esservi utile nei limiti e al meglio delle mie capacità, null’altro.
Buone pedalate! Eccolo.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Posso solo dire che gli articoli qui, son sempre interessanti, chiari ed esaustivi, non cambiare nulla. Grazie del tuo tempo e buona continuazione.
Quei titoli (”clickbait”) sono esche che assicurano ai siti un bel po’ di visualizzazioni e, quindi, di schei facili.
Per quanto mi riguarda svolgono una funzione essenziale: mi permettono di riconoscere subito i siti che non voglio visitare neppure per sbaglio. Fa piacere sapere che Elessar non ricorrerà mai a questi giochetti per qualche visitatore in più!
In questi 9 anni, e rispondo anche a Roberto, sono cambiate tante cose in questo blog ma non la sua filosofia. E, del resto, cambiarla per me non avrebbe senso, è esattamente la pubblicazione che volevo, come linea editoriale. Poi gli aspetti tecnici, l’impaginazione, l’utilizzo di nuovi strumenti di comunicazione è normale evolvano, tenti qualche esperimento.
Scorrendo i tanti articoli non credo sia possibile trovarne uno che sia uno pubblicato per rincorrere click.
Anzi, posso tranquillamente dire che più di uno è pubblicato in senso inverso, visto che le mie personali prese di posizione non sono a tutti gradite…
E’ il vantaggio di questo blog: non devo camparci, posso rinunciare a una fetta di traffico senza rinunciare a fare ciò che mi piace.
Fabio
Beh, non solo su YT; ormai tutti gli articoli dei “giornali” sul webbe sono così: “Belen è disperata, scopri perchè”, e poi scopri che aveva il gatto raffreddato. “Ecco come scoprire se qualcuno ha guardato il tuo profilo su Whatsapp”, apri l’articolo e c’è una rullata infinita di cose inutili, tipo che Whatsapp è l’app di messaggistica più usata, che ha X milioni di utenti, Y miliardi di messaggi scambiati, e poi alla fine c’è scritto: “… non si può ancora sapere se qualcuno ha visitato il tuo profilo, ma forse in un aggiornamento futuro si potrà fare”. Per arrivare a quella conclusione insulsa hai scrollato almeno 30 pubblicità ai due lati e in mezzo all’articolo.
Fatti un giro sul giornale Libero che pubblica in modo Quotidiano; è tutto così.
Poi guarda, se ti fai problemi per le poche visualizzazioni su YT, sappi che che non c’è alcuna relazione tra qualità e visualizzazioni, anzi la proporzione è sempre inversa.
E comunque quei titoli funzionano eccome; scommetto che tra quelli iscritti alla tua Newsletter, questo articolo sarà uno dei più cliccati.
Ciao Stefano, spero proprio che la tua chiosa non si verificherà…non per altro, ma ho fatto tanto per creare uno spazio dove potessero ritrovarsi persone appassionate si, ma intelligenti: scoprire che si farebbero abbindolare sarebbe un duro colpo per me 😀 😀
Fabio
VedeLe è un modo divelso di LeggeLe & LeggeLe è un modo divelso di Vedele (antico detto cinese !)
Mi sembLa veLo! PuLe io esclamo
Fabio
Ps; presidé, dici la verità: questa te la sei inventata… 😀 😀
Buongiorno Fabio,
conosco da poco il blog ma mi sei stato utilissimo (e sicuramente avrò ancora bisogno di te :)) nel mio totale rinnovamento della mia vecchia MTB (tra l’altro spendendo sicuramente più che comprandone una nuova e forse di qualità superiore …. machissenefrega … la soddisfazione non ha prezzo !!!) e sei sempre molto cordiale con tutti. Secondo me su internet servono persone come te che non si calano solo in slogan ma forniscono aiuto e contenuti. Bravo !!!!!
Ciao Guido, ti ringrazio e sono contento nell’essere stato di aiuto per i lavori. E si, hai ragione, hai speso di più ma la soddisfazione è altra.
I complimenti che ricevo non li cerco ma mentirei se dicessi non fanno piacere.
Proprio poco fa parlavo via chat con un amico, all’attivo alcuni libri, per complimentarmi con lui per la nuova avventura editoriale.
Lo cito: “…mi fa davvero piacere che ti piace! non è mai facile partire con una cosa nuova, non sai mai se quello che stai facendo è bello o no, se piacerà o no… Si va un po’ a braccio soprattutto all’inizio… Quindi ogni commento positivo mi aiuta a provare ad andare avanti”.
Dissi all’inizio di questo blog che sarebbe stato un esperimento, seppure mi piaccia scrivere farlo senza un pubblico non ha senso.
Per me sapere che un articolo piace o è utile non è solo la necessità di capire “i gusti del pubblico” ma soprattutto uno sprone ad andare avanti.
Fabio
….per non dire di tutti quelli che sul Tubo scartano pacchi e pacchetti col taglierino e poi fanno con sorriso ebete: “ohh ahhh ma guarda cosa c’è qui dentro…il miglior aggeggio del mondo….ma che belle le camere d’aria termoplastiche imperforabili (sic)…”……poveri ragazzi cosa si fa per campare ….
…questo è un blog serio per gente seria, va bene così Fabio qui la dignità non è in vendita…ciao
max
E vabbè, però si sa che io non parlo mai dei contenuti altrui, non sarebbe elegante da parte mia. Comunque, questa non l’ho vista, ma potrebbe essere lo stesso che provando una bici ha solo urlato “bellaaaaaaaaaaaaa”? Ah no, avevo detto non parlo dei contenuti, ops… 😀 😀
Fabio
Leggo e guardo video in ambito bici da “fonti” piuttosto diverse e spesso non lesino critiche quando motivate. Nel tuo blog e nei tuoi video trovo sempre tuttoi estremamente coerente e competente trovando da questo estrema soddisfazione.
E nonostante, senza falsa modestia, io abbia la totale autonomia di montaggi e manutenzione bici.
Diciamo che sei il mio metro di riferimento 🙂
Beh, speriamo che prima o poi non mi bacchetterai 😀 😀
fabio
Io sarò drastica sfiorando la lusinga, la piaggeria: quando voglio capirci qualcosa del mondo bici piombo solo su di te, Fabio.
Sia nello scritto sia nel parlato illustri i temi con precisione, linguaggio chiaro, privo di enfasi la cui mancanza denota – secondo me – competenza unita ad ampia esperienza. Tutto ciò è il pregio di questo sito: in fondo si parla di biciclettae, non di eventi cosmici.
Centri il punto con la tua chiosa: parliamo di bici, un divertimento, una passione anche, ma non una religione…
Fabio