Poca cura dei dettagli
Sono stato pubblicamente redarguito a causa di questo parafango: “Ma come, tu che stai lì a misurare la lunghezza della scritta sul copertoncino per centrala perfettamente, poi vai in giro così?”
Hanno ragione.
Però come sempre c’è il però.
Che è lo stesso per cui quando mi chiedono ogni quanto tempo lavo la bici, revisiono un componente, faccio manutenzione ecc., io rispondo sempre che non faccio testo.
Perché ho esigenze diverse da quelle di un normale ciclista, diverse dalle vostre che le bici le usate solo per pedalare. Beati voi, aggiungo.
Da tempo le mie bici sono veri e propri strumenti di lavoro. Mi servono per questo blog; tanto che malgrado non ne abbia il bisogno, sono alla ricerca di una bicicletta con telaio a coda di rondine e con determinati requisiti in modo da ricavarne una personalizzazione che mi permetta di svolgere i test dedicati all’urban.
Ne avevo trovata una, dato incarico a uno di voi di seguirla (grazie Daniele) ed era perfetta tranne per il fatto montasse ruote da 26″.
Fosse stata una bici solo per gusto mio, la cosa non mi avrebbe creato alcun problema.
Essendo una bici che dovrà essere usata per i test, le ruote da 26″ costituiscono un limite invalicabile. Non solo per le recensioni dei copertoncini, ma anche per gli accessori. Prendete un portapacchi, per esempio: uno fisso, non regolabile. O lo prendi a misura telaio, quindi attacchi più ravvicinati, o nisba.
Quindi, ora potete comprendere, non avrebbe alcuna utilità. Peccato, mi piaceva.
E soprattutto peccato debba ragionare in termini di utilità, io che ho sempre associato la bici solo al piacere.
Ma tant’è, ho appunto esigenze diverse.
Mi chiedete ogni quanto lavo la bici; e quando rispondo quasi a ogni uscita restate basiti, pensando sia un folle o paranoico.
No, la risposta è nel fatto che non so mai quando avrò tempo, luce giusta e fotografo disponibile. Quindi ogni bici deve sempre essere pronta per poter uscire ed essere fotografata col componente o accessorio in quel momento in prova.
Ormai impiego meno di 10 minuti, compreso asciugatura e lubrificazione trasmissione. Spruzzata di detergente con pompa a pressione, lavaggio trasmissione a pennello, risciacquo e asciugatura ad aria compressa. Ho un cavalletto fisso fuori al terrazzo solo per questo. E, udite udite, dopo alcune uscite in off road particolarmente gravose, non esito a usare l’idropulitrice. Orrore!
Questo porta con sé altre conseguenze; la principale è la scelta dell’olio per lubrificare la trasmissione. Operazione per me quasi quotidiana, quanto mi verrebbe a costare se usassi solo olio dedicato? Un flacone a settimana, praticamente.
Così uso olio per ingranaggi molto denso. Che ha il difetto di durare poco, ma il pregio di costare appena 5 euro al litro. E poiché lubrifico praticamente a ogni uscita, il difetto è risolto. Però mai e poi mai vi consiglierei di fare lo stesso, di usare identico olio. Ne comprendo perfettamente tutti i limiti su una bici. Ma, appunto, ho necessità differenti.
Lo stesso vale per la manutenzione, che eseguo con maggiore frequenza. Una bici ferma per un problema tecnico è per me un danno.
Purtroppo è anche vero che non ho tutto il tempo che mi servirebbe e a volte sono costretto al compromesso.
Come nel caso del nostro parafango.
Odio i parafanghi che non seguano perfettamente il profilo delle gomme e li odio quando le astine non sono tagliate a misura.
Quindi uso spessori vari per fargli seguire fedele il profilo della ruota e poi taglio l’eccesso delle aste.
E mi ritrovo a dover comprare astine nuove quando per un differente montaggio a causa di qualche test, quelle tagliate a misura si rivelano corte.
Non un ricambio facile da trovare e nemmeno economico. Una ulteriore voce di spesa da aggiungere alla lunga lista di questo blog.
Finché non decido di tenere un set di astine in lunghezza originale e montarle quando mi serve avere i parafanghi sulla bici. Magari lasciandole lì perché la mattina dovrò usare un certo pneumatico, il pomeriggio uno diverso.
Monta e smonta anche più volte al giorno, ovvio che non stai lì a misurare tutto. Stringi quattro bulloni, fa nulla è storto, basta mi protegge da sporco e fango.
E’ lo stesso motivo che mi ha portato a sacrificare un minimo di funzionalità della trasmissione della inglesina tuttofare tagliando più corte le guaine al manubrio. Mi serviva campo libero per i test di accessori, le luci per esempio, senza che le guaine sporcassero le foto, coprendole.
Sono esigenze come vedete ben diverse dalle vostre; esigenze che non avevo prima di questo blog ma con le quali adesso devo fare i conti.
Voi su queste pagine vedete solo il risultato finale, mai quello che c’è dietro. Ed è molto più di quanto si immagini.
Quindi se qualche volta mi vedete andare in giro con una bici non perfetta, siate comprensivi: alla fine lo faccio per voi 😀
Buone pedalate
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
sSabato scorso ho fatto un pò di manutenzione pesante alla Trek, compreso la sostituzione di una camera d’aria. Ho rimontato il copertoncino senza allineare la scritta alla valvola, sentivo la tua vocina che protestava pesantemente, ho ristallonato e rimontato… Stai costruendo dei mostri, ci porti sulla coscienza insomma!! 🙂 buona giornata
Bravo…
E comunque, se noti, il parafango è storto ma la scritta perfettamente centrata. Non arrivo così in basso 😀
Fabio
Una bella bicicletta con telaio a coda di rondine forse ce l’ho, il forse è dovuto al fatto che non è mio. E’ una Bianchi, però siccome in alcune cose sono un pò vintage di che misura ti serve la ruota? (quelle diciture in pollici scusami Fabio ma proprio le mal digerisco e le lascio ai patiti di MTB)
Diciamo che voler essere precisi e dover affrontare le esigenze di test variegati non è semplice così come sono decisamente costose le bacchette anche di non facile reperimento. Forse alle volte potresti usare, quelle che vendono ai Bricoman, quando non ti servono più o quando ridotte in spezzoni puoi rivederle a chi raccoglie alluminio rame ect.
Però in effetti un pò bruttino è quel parafango…hihihi
Opperò!
Ruote da 700, passaggio gomme almeno fino a 32; tubo piantone compreso tra 50 e 53. Freni caliper e attacchi per accessori.
Thanks
Fabio
Mamma mia..quanti problemi..!!…ma vai in giro come ti pare,Fabio.
Ciao Stefano, ma io infatti vado in giro come mi pare.
Diverso invece quando ho le sessioni fotografiche, lì ogni dettaglio deve essere curato. Quando le aziende ti affidano ogni anno svariate migliaia di euro di materiale, il minimo che puoi fare è lavorare con professionalità.
Fabio