La PlanetX London Road di Massimiliano

Do It All Super Commuter

Tempo di lettura: 4 minuti

“Do It All Super Commuter”

di Massimiliano Rosati

L’inizio

Da ragazzo ogni occasione era buona per saltare su una bici: scuola, amici, gli scout… ed era fantastico!

Poi ho smesso, finché un amico mi ha proposto l’acquisto della sua mountain bike: e da tutto è ripartito, è rinata la passione e la voglia sempre maggiore di usare la bici; quella bellissima sensazione di attesa durante la settimana che precede la prossima uscita.

La passione per la MTB è cresciuta e così anche il mezzo per adattarsi meglio alle uscite divenute progressivamente più impegnative; oggi ho una bellissima Scott Spark con cui vado ovunque.

Insieme alla passione per la MTB è ritornato anche il vecchio amore/odio per la Bici da Corsa: ho sempre voluto una bici del genere perché mi affascina, anche se non amo troppo girare su asfalto…

Ed ecco il passo successivo: stufo di muovermi nella piccola Cernusco s/N in macchina e volendo portare mia figlia al parco più spesso ho acquistato una vecchia Leri con la voglia di una bici da strada.

Preso coraggio, ho provato ad andare in ufficio in bici, aiutato da un collega che abita a Milano e che mi ha indicato le ciclabili milanesi.

E poi sono uno che ha sempre riparato le proprie bici e così ho fatto con la MTB: non riesco a fare tutto per mancanza di tempo. Ho ampliato e organizzato meglio la mia microfficina (chissà chi ha ispirato…) aggiungendo qualche attrezzo in più. Partendo da questo ho deciso di assembleare una bici che avesse una anima stradale ma che mi permettesse di fare di più. Trovata un’offerta su un noto sito tedesco ho preso telaio e forcella ammortizzata da 63mm. Non ho usato la rigida perché il mio percorso è misto: asfalto, pavé, lastroni. Ho preso un gruppo usato Shimano 105 10v ed è cominciata l’avventura.

La PlanetX London Road e la scelta dei componenti

Il tarlo però era sempre lì e volevo qualcosa di più. Ho letto con attenzione la recensione della London Road e mi sono convinto che era quello che stavo cercando; ho aspettato fino al momento dell’offerta e ho preso il kit telaio al 50%!

Nel frattempo mi sono procurato il necessario per il nuovo montaggio:

  • Serie sterzo integrata FSA Orbit n°42 C-40/ACB-A tapered 2018 (al posto della Selcof)
  • Movimento centrale Shimano Ultegra SM-BBR60 BSA

Dopo pochi giorni ecco il pacco Royal Mail!!!

Subito mi sono recato presso la ciclofficina di fiducia per far installare quei componenti per i quali non ho gli attrezzi specifici. Ancora pochi giorni di attesa e ho finalmente riportato a casa il telaio, pronto per il completo assemblaggio.

Nel frattempo ho cominciato a procurarmi tutti i componenti necessari , anche perché nel frattempo avevo deciso di procedere con alcuni upgrade.

Quindi sono arrivati:

  • Shimano Ultegra FC-6800 2×11 Compact 50/34T 172,5 mm
  • Comandi Shimano STI Ultegra ST-RS685 2×11
  • Shimano Ultegra FD-6800 2×11
  • Shimano Ultegra RD-6800 2×11
  • Cassetta Shimano 105 CS-5800 11v (11-32)
  • Catena SRAM PC X1 11v 118 maglie
  • Freni Avid BB7-
  • Manubrio Ritchey WCS Logic II 44c
  • Cavi e guaine Shimano Road

Per le ruote sono stato fortunato e ho trovato un’ottima offerta on-line per delle REYNOLDS STRATUS Pro 700C Clincher Disc.

 

Per i pedali non ho avuto molto da scegliere; avendo già altri pedali HT Components ho optato per un modello della stessa marca, così da utilizzare le stesse tacchette. La scelta è caduta sui Leopard M1 che sono compatti ma di ottima fattura: a differenza del modello simile ma più economico, questi hanno la possibilità di variare la durezza della molla di aggancio e quindi la “facilità” di sgancio del pedale.

Essendo pensata per un uso URBAN e avendo la necessità di trasportare anche lo zaino con il notebook e un ricambio d’abiti, ho dovuto aggiungere altri componenti:

  • Ortlieb Back Roller City 40L Borse impermeabili
  • Portapacchi Racktime Addit 29″ (ottimo rapporto qualità/prezzo).

Al tutto vanno aggiunti 2 pezzi indispensabili e che ho sempre con me anche in MTB:

  • Topeak – Ratchet Rocket Tool 10 Chiavi
  • Pompa Crank Brothers KLIC HV (rapporto qualità/prezzo/funzioni/peso eccezionale)
  • Camera d’aria di ricambio + Kit toppe adesive.

Poi è stato il momento di scegliere i componenti necessari a rendere “confortevole” il passaggio sul pavé e l’utilizzo in fuoristrada. Ma qui ho giocato in casa seguendo i consigli del blog, quindi ho preso l’attacco Redshift ShockStop Stem  e il reggisella ERGOTEC SP-5.0

Bene, adesso che ho tutto si può iniziare!

E vi confesso che l’assemblaggio è stato divertente e fonte di enorme soddisfazione vedere il risultato finale. Ho letto tutti gli articoli del blog (ero digiuno di componenti Road) e visto tanti video su YouTube. Alla fine ci sono riuscito (ad essere sinceri un primo assemblaggio del gruppo me lo sono fatto fare perché era un periodo incasinato) ma poi volendo cambiare alcune cose ho rifatto tutto (se pensate che sia matto avete ragione).

È stato complicato perché il tempo dedicato a questo riassemblaggio era poco (1 ora dopo le 23…). È stato frustante alle volte perché le cose non mi andavano come speravo e mi maledicevo per non aver lasciato tutto com’era. Ma è stata una grande soddisfazione arrivare da soli al risultato finale.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Guybrush Threepwood</cite>

    Complimenti a massimiliano; bella recensione.
    Incredibile; anche io, dopo anni di mountain bike, mi sono avvicinato alla strada pian pianino, usando la bici che avevo per andare al lavoro, passando poi ad una bdc usata di poche prestese fino poi a costuirne una con le mie mani.
    E anche io, dopo aver concepito che “bici da strada” non è sinonimo di “bici da corsa” ho virato verso il mondo delle “tuttofare”, arrangiando prima una mtb rigida con piega da strdada, costruendo poi una più sciccosa ranndo/cx/ccommuter su base Velo Orange.
    Ragionavo sulle similitudini e su come sia interessante nella vita cambiare punti di vista e assistere nel tempo allla propria “evoluzione”. Almeno ciclisticamente parlando!

    Daniele

  • <cite class="fn">Paolo</cite>

    Ottimo risultato direi, la “bici perfetta” per le proprie attitudini. Ho un solo dubbio che mi interesserebbe molto chiarire. I freni BB7 MTN hanno un tiraggio per leve tipo mountain bike, e in teoria non sarebbero compatibili con le leve da strada (a differenza dei BB7 “road”). Però la cosa non mi sembra che generi problemi dalla descrizione e dalla prova. Cosa ne dice il propietario e magari anche Fabio?
    Complimenti e un saluto a tutti e due!

  • <cite class="fn">Omer</cite>

    Complimenti Massimiliano, recensione ben fatta ed esplicativa. La “giro” subito ad un mio compagno di avventura stradista che cerca una bici, per potermi seguire anche nei miei giri fuori dall’asfalto, ad un prezzo umano.

  • <cite class="fn">xtanatos</cite>

    Prima di tutto vi ringrazio per i commenti.
    è stato un percorso travagliato arrivare a completare questa recensione ma grazie al supporto del buon Fabio sono arrivato fino in fondo.
    @ Guybrush Threepwood
    Mi ritrovo completamente nelle tue parole: si può quasi dire che mi dato maggior soddisfazione il percorso di evoluzione piuttosto che il risultato finale ! Continuo ad uscire in Mountain Bike ma ora pianificherò anche qualche uscita invernale con la LR.

    @Paolo
    Non avevo fatto bene conto di questo eventuale problema ma ti posso dire che non ho avuto nessun tipo di problema.
    I freni BB7 MTN si sono rivelati ottimi per il periodo che li ho utilizzati. La risposta è sempre stata pronta (a patto di regolarli per bene). Attualmente però li ho sostituiti con un impianto Ultregra idraulico perchè non ho mai trovato un buon feeling con la frenata; questo problema però è dovuto principalmente al fatto che ho sempre usato freni idraulici sulla MTB e la sesibilità delle leve è molto diversa.
    Con gli idraulici stradali ho raggiunto la pace trovando lo stesso feeling.
    Concludendo: se dovessi trovare un’offerta sugli MTN rispetto ai ROAD mi sento di consigliarteli senza problemi.

    @Omer
    Sono contento che la mia esperienza possa servire ad altri.
    Se vuoi altre informazioni e impressioni chiedi pure.

  • <cite class="fn">Stefano</cite>

    Ciao Massimiliano, ho visto dalle foto che hai il portattrezzi della 76 projects, quello sotto la borraccia. Dato che piacerebbe anche a me, mi puoi dire per favore come ti trovi e cosa riesci a farci stare?
    P.S.: ho una LR anch’io e non finisco di parlarne bene, sabato si è beccata 80 km di stradacce da trattori senza un metro di asfalto e non ha fatto una piega (le mie gambe invece si…)

  • <cite class="fn">Massimiliano Rosati</cite>

    Ciao Stefano,
    non posso che parlarne bene del Piggy ! Veramente fantastico e utile: da quando l’ho montato non l’ho mai tolto.
    Dentro ci entra veramente tanta roba comodamente: Camera d’aria, 2 bombolette C02, 3 cacciagomme, pezze per camera).
    E’ fatto molto bene ed è robusto.

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