Zone 30, i tecnici si schierano contro Salvini
Qualche giorno fa mi è giunta la notizia della lettera aperta sottoscritta da 130 tecnici contro l’azione repressiva del ministro Salvini avverso le Zone 30.
Certo che per chi si occupa di riempire le pagine della cronaca politica, il ministro è una manna: ti fornisce sempre materiale, mica devi star lì a pensarci più di tanto su come riempire le colonne. Vabbé.
Anche stavolta mi ha colto il dubbio se pubblicare o meno, se son qui vuol dire che l’ho risolto.
So che arriveranno le solite seccature, i pasdaran pronti alle invettive, le citazioni di articoli di stampa solita cavalcare gli umori a sostegno.
Prima di darvi contezza della lettera, una notazione che si ricollega a quanto scritto nei giorni precedenti.
In Italia abbiamo un formidabile strumento di democrazia oltre il diritto di voto: il referendum abrogativo.
Il Popolo sovrano può decidere se una legge sia valida o meno.
I nostri Padri costituenti, gente di cultura e acume profondo, altro che questi quaquaraquà che vorrebbero cambiare la Carta senza capirla, esclusero alcune materie.
In pratica ci sono leggi che non possono essere sottoposte a referendum abrogativo.
Prima che qualcuno pensi sia un abuso dei poteri forti contro le nostre libertà, elenchiamo: sono escluse dal referendum abrogativo le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Non è possibile abrogare disposizioni di rango costituzionale, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria.
Prendiamo le leggi tributarie, ossia quelle che riguardano la materia delle imposizioni fiscali, ossia dei tributi da parte dello Stato verso le persone fisiche e giuridiche.
Secondo voi in caso di referendum per abolire le tasse, chi vincerebbe? Si ok, farebbe comodo a tutti ma poi la baracca chi la manda avanti? Pensiamoci quando andiamo in una farmacia ospedaliera e ritiriamo gratis un farmaco che costa 1600 euro al mese grazie al Sistema sanitario nazionale, che vive con le nostre tasse.
Quindi star lì a riportare le dichiarazioni di chi non può sfrecciare con la sua auto per indicare che le Zone 30 sono sbagliate è una sciocchezza che fa danni solo a chi le propala.
Negare che le Zone 30, ormai diffuse in tutta Europa, siano uno dei molti strumenti necessari e soprattutto efficaci per raggiungere gli obiettivi proposti è semplicemente negare la realtà.
Altra notazione. Il ministro Salvini ha competenza per materia ma nessuna competenza della materia. I tecnici che hanno firmato hanno competenza della materia. Non solo l’aspetto urbanistico, come si può vedere a fine articolo sono molte specificità che si sommano.
E nessuno ha interesse diretto alle prossime elezioni.
Poi si, sempre c’è chi si scaglia contro i tecnici, ossia contro la competenza, la conoscenza, la scienza perché convinto che le sue parole hanno pari valore di chi conosce a fondo una materia. Problema quasi insolubile, purtroppo.
Lettera aperta al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini
Come gruppo di esperti e tecnici impegnati nel settore della pianificazione e progettazione della mobilità e del traffico stiamo assistendo a una dura presa di posizione da parte del Ministro dei Trasporti avversa alle politiche di moderazione delle velocità dei veicoli nelle aree urbane.
Con l’emanazione della “Direttiva sulla disciplina dei limiti di velocità nell’ambito urbano ai sensi dell’art.142 del Nuovo Codice della Strada” il Ministro si è infatti opposto in modo esplicito all’iniziativa assunta dal Comune di Bologna di applicare su un’ampia parte (70%) delle strade comunali il limite di velocità di 30 km/h (Città 30).
Si tratta di una posizione poco comprensibile, non basata su alcuna evidenza tecnica o sperimentale, che si pone in netto contrasto con quanto viene suggerito dai massimi istituti sovranazionali come l’OMS e il Parlamento Europeo, oltre che dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale dello stesso MIT, e che ignora quanto è da tempo ampiamente praticato con risultati innegabilmente positivi in molte altre città nel mondo.
Contemporaneamente il MIT si è fatto portatore delle modifiche al Codice della Strada attualmente in discussione in Commissione Trasporti, in particolare per le parti destinate a depotenziare le norme sulla ciclabilità introdotte dalla legge 120/2020, comprese le strade ciclabili, le corsie ciclabili, gli attestamenti avanzati e il doppio senso ciclabile. Anche in questo caso si tratta di una posizione priva di qualunque giustificazione tecnica, che non tiene conto dell’esperienza di moltissime realtà estere e che dimentica che, da quando sono stati introdotti, questi dispositivi hanno consentito al nostro paese di compiere significativi progressi verso il recupero della ciclabilità come modo di trasporto alternativo.
È inoltre opportuno sottolineare come gli interventi citati, in diversi casi, sono stati in tutto o parzialmente finanziati con fondi del PNRR per la Missione 2-Rivoluzione verde e transizione ecologica- in capo allo stesso MIT; ne consegue che le ventilate modifiche alla normativa vigente comporterebbero una ridefinizione dei progetti in atto e delle risorse, pena la mancata erogazione dei finanziamenti da parte del Programma NEXT Generation EU.
Come tecnici ed esperti da anni impegnati sui temi della pianificazione e della progettazione della mobilità e dei trasporti con specifica attenzione alle aree urbane esprimiamo dunque la nostra profonda preoccupazione per l’involuzione che il nostro paese sta subendo e che lo allontana sempre più dalle scelte attuate da tutti i paesi dell’Unione Europea e dalla comunità internazionale.
È al proposito necessario ricordare l’obbligo di perseguire gli obiettivi indicati sia dagli organismi internazionali a cui l’Italia aderisce (ONU, OMS) che dagli strumenti di politica dei trasporti dell’Unione Europea e Nazionale (Piano Nazionale della Sicurezza Stradale), in particolare la riduzione del 50% degli incidenti al 2030. Tale obiettivo non può essere raggiunto senza poter intervenire con efficacia nell’ambito urbano, dove in Italia si registrano i tre quarti degli incidenti stradali, con un tasso di mortalità che si mantiene costante ormai da un decennio ovvero (pari a 1,1 morti ogni 100 incidenti) e un costo economico che supera i 13 miliardi di euro all’anno.
In questo ambito, dove si concentrano elevati flussi di mobilità motorizzata e non motorizzata, un’alta densità di immissioni e intersezioni e diffuse “interferenze” con altri usi della strada, la velocità rappresenta quasi sempre causa, concausa o aggravante dell’incidentalità: da essa infatti dipendono le distanze di arresto, le energie di impatto, la possibilità di effettuare manovre di emergenza e il restringimento del cono visuale dei guidatori.
Peraltro l’esperienza accumulata da ormai molte città ha dimostrato come la riduzione correttamente attuata della velocità in ambito urbano non sia in contrasto con una mobilità efficiente, dato che l’aumento dei tempi di percorrenza è sempre risultato del tutto marginale se non addirittura inesistente.
Di fronte a questi effetti sulla componente veicolare è necessario considerare anche i vantaggi che la riduzione delle velocità comporta per tutti gli altri utenti della strada, dato che le migliori condizioni di sicurezza e il minor inquinamento acustico e atmosferico favoriscono un maggior utilizzo dello spazio pubblico da parte di soggetti altrimenti penalizzati, come pedoni, ciclisti, bambini, anziani e disabili.
Ne deriva che il limite a 30 km/h, se correttamente applicato, non solo non confligge, ma anzi favorisce il diritto alla mobilità e la libera circolazione delle persone.
Sono questi gli elementi di cui come tecnici siamo chiamati a tenere in conto quando nell’ambito delle attività di redazione dei piani di settore (Piani Urbano del Traffico e Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) identifichiamo le misure atte a conseguire gli obiettivi e i target riconosciuti e sottoscritti in ambito nazionale e internazionale.
Il Ministro e il suo Ministero dovrebbero dire come pensano altrimenti di conseguire gli obiettivi indicati dallo stesso Decreto Ministeriale 396 del 28 agosto 2019 con riferimento alla redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile e, soprattutto, l’obbligo sancito dallo stesso Codice della Strada che all’art.1 pone la sicurezza delle persone tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.
Sempre nella logica dei PUMS è inoltre essenziale che sia riconosciuto agli abitanti delle singole città, attraverso le istituzioni che li rappresentano, il diritto di decidere all’interno delle proprie politiche di governo della mobilità i tempi e i modi di tali interventi, ricordando che ai sindaci è attribuito il compito di tutela della incolumità pubblica e la sicurezza urbana, che è “un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell’ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale”.
Chiediamo pertanto:
che il Ministero non solo non contrasti, ma agevoli l’iniziativa di Bologna e delle altre città che intendono adottare il modello di Città 30, che possono costituire un importante esperimento sulla cui base formulare norme e indirizzi in modo più corretto e informato;
che non si approvino le modifiche del Codice della Strada avverse alle norme introdotte dalla L.120/2020 sulla ciclabilità, norme che finalmente ci allineano alle modalità adottate negli altri paesi europei;
che non si riduca ma anzi si ampli la possibilità di utilizzare sistemi avanzati di telecontrollo delle infrazioni, compreso il limite dei 30 km/h in ambito urbano;
che si emani una normativa nazionale sui dispositivi di moderazione del traffico, sulla base di quanto sperimentato dai paesi che presentano tassi di incidentalità e mortalità stradale ben inferiori a quello italiano.
31/01/2024
Promuovono l’appello:
1 | Maria Silvia | Agresta | architetto | urbanista – Milano |
2 | Francesco | Alberti | architetto | professore associato di Urbanistica – Università degli Studi di Firenze |
3 | Franco | Aprà | urbanista | libero professionista – Milano |
4 | Francesco | Avesani | Ingegnere | libero professionista – Verona |
5 | Mauro | Baioni | urbanista | libero professionista – Venezia |
6 | Alessandra | Baldi | dott.arch. | collaboratrice In.Co.Set e referente del Centro Urbano per la Transizione Energetica – Cava dè Tirreni |
7 | Dario | Balotta | analista dei trasporti | presidente Osservatorio Trasporti ONLIT |
8 | Valter | Baruzzi | pedagogista | esperto in educazione alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile – Imola/Bologna |
9 | Silvia | Basenghi | tecnico esperto in mobilità sostenibile | servizio Pianificazione della Mobilità – Città metropolitana di Bologna |
10 | Stefano | Battaiotto | ingegnere | libero professionista – Milano |
11 | Luigi | Benevolo | ingegnere | pianificatore urbanista – Brescia |
12 | Maria | Berrini | architetto | ex Amministratore Unico Agenzia Mobilità Ambiente Territorio Comune Milano |
13 | Sivia | Bertoni | ingegnere | pianificazione della mobilità sostenibile ed attuazione PUMS |
14 | Paolo | Bertozzi | ingegnere | libero professionista Parma |
15 | Lorenzo | Bertuccio | ingegnere | associazione Euromobility |
16 | Guia | Biscaro | architetto | libera professionista |
17 | Daniela | Bittini | ingegnere | referente Ufficio Mobilità e Mobility Manager – Imola |
18 | Francesca | Boeri | ingegnere | responsabile Settore Ambiente – Centro Studi PIM Milano |
19 | Stefano | Boeri | architetto e urbanista | professore ordinario presso il Politecnico di Milano |
20 | Andrea | Boitani | economista | professore ordinario di Economia politica all’Università Cattolica di Milano |
21 | Gabriele | Bollini | urbanista | presidente Associazione Analisti Ambientali |
22 | Filippo | Bonali | ingegnere | libero professionista – Fiab Cremona |
23 | Tommaso | Bonino | ingegnere | dirigente SRM — Agenzia mobilità Bologna |
24 | Carlottta | Bonvicini | architetto pianificatore | libera professionista – Reggio Emilia |
25 | Mauro | Borioni | ingegnere | funzionario pubblica amministrazione |
26 | Patrizia | Bottaro | architetto | PCAint PICA CIAMARRA ASSOCIATI SRL |
27 | Bianca | Bozzi | ingegnere | libera professionista – Milano |
28 | Andrea | Bruschi | dott.arch. | pianificatore trasporti e mobilità – Metropolitana Milanese Spa |
29 | Tatiana | Brusco | ingegnere | tecnico esperto in mobilità sostenibile – Città Metropolitana di Bologna |
30 | Sandro | Capra | ingegnere | Metropolitana Milanese Spa |
31 | Giovanni | Cardinale | ingegnere | libero professionista , consulente di Confindustria Toscana Sud per le infrastrutture strategiche |
32 | Teresa | Cardona | architetto | libera professionista – Milano |
33 | Tiziano | Carducci | ingegnere | libero professionista – Chieri (TO) |
34 | Stefano | Caserini | ingegnere | Professore Cambiamenti Climatici Università di Parma |
35 | Francesco | Castelnuovo | ingegnere | libero professionista – Milano |
36 | Paola | Cavallini | architetto | Città studio associato – Parma |
37 | Angela | Ceresoli | architetta | presidente Agenzia TPL Bergamo |
38 | Enrico | Chiarini | ingegnere | libero professionista – Brescia |
39 | Cosimo | Chiffi | economista dei trasporti | TRT Trasporti e Territorio – Milano |
40 | Andrea | Colombo | consulente legale | esperto in sicurezza stradale – Bologna |
41 | Simone | Conte | economista ambientale | project manager ambiente, mobilità, territorio |
42 | Cristiana | Cristiani | architetto | Edilizia Pubblica – Comune di Pisa |
43 | Alberto | Croce | ingegnere | ex Direttore Settore Traffico e Trasporti in Comune di Bologna e Agenzia TPL Brescia, ex Presidente AIIT Lombardia |
44 | Fiorenza | Dal Zotto | architetto | responsabile settore pianificazione e tutela del territorio Comune di Spinea |
45 | Marco | De Mitri | ingegnere | Trafficlab – Alba (CN) |
46 | Andrea | Debernardi | ingegnere | META srl – Monza |
47 | Lorenza | dell’Erba | architetta | Istruttore Tecnico Servizio Pianificazione della Mobilità Area Pianificazione Territoriale e Mobilità Sostenibile – Città Metropolitana Bologna |
48 | Raffaele | Di Marcello | architetto | presidente sezione Abruzzo UNITEL – Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali |
49 | Matteo | Dondè | architetto | libero professionista – Milano |
50 | Mauro | Donzelli | ingegnere | libero professionista – Bologna |
51 | Alfredo | Drufuca | ingegnere | libero professionista – Milano |
52 | Marco | Engel | architetto | urbanista pianificatore – Milano |
53 | Roberto | Farina | ingegnere | urbanista – Bologna |
54 | Edoardo | Fenocchhio | ingegnere | studio Progectolab |
55 | Emanuele | Ferrara | urbanista | libero professionista – Milano |
56 | Carla | Ferrari | architetto | architetto pianificatore – Modena |
57 | Giorgio | Fiorillo | ingegnere | responsabile funzioni di Agenzia presso la SRM l’Agenzia per la mobilità ed il trasporto pubblico locale del Comune di Bologna e della Città metropolitana di Bologna. |
58 | Luigi | Fregoni | architetto | direttore area pianificazione territoriale Comune di Rho |
59 | Georg | Frisch | architetto | urbanista pianificatore |
60 | Giorgio | Gagliardi | architetto | progettista di mobilità ciclistica – Verona |
61 | Edoardo | Galatola | ingegnere | esperto di rischi industriali e del trasporto, responsabile sicurezza stradale FIAB |
62 | Paolo | Gandolfi | architetto | direttore Area Sviluppo territoriale – Dirigente Servizio di Mobilità Urbana comune di Reggio Emilia |
63 | Caterina | Gfeller | architetto | esperta in comunicazione – Milano |
64 | Elena | Granata | architetto | docente urbanistica Politecnico Milano |
65 | Emilio | Grassi | ingegnere | ex direttore Agenzia TPL Bergamo |
66 | Chiara | Gruppo | urbanista | pianificatrice dei trasporti – Brugherio (MI) |
67 | Emilio | Guastamacchia | architetto | urbanista pianificatore – Milano |
68 | Lorenzo | Fabian | architetto | docente Urbanistica – IUAV Venezia |
69 | Giuseppe | Inturri | professore Associato di Trasporti | Università degli studi di Catania |
70 | Marco | La Viola | ingegnere | libero professionista – Saronno |
71 | Eliot | Laniado | ingegnere | coordinatore scientifico Poliedra – Politecnico di Milano |
72 | Arturo Sergio | Lanzani | architetto | professore di Tecnica e Pianificazione Urbanistica – Politecnico Milano |
73 | Salvatore | Leonardi | professore | professore associato di Ingegneria delle infrastrutture viarie e dei trasporti presso l’Università degli Studi di Catania |
74 | Antonio | Locci | geometra | libero professionista – Treviso |
75 | Giovanna | Longhi | architetto | paesaggista, progettista di opere pubbliche |
76 | Fabio | Lopez Nunes | architetto | ex direttore ciclabilità del Comune di Milano |
77 | Giampiero | Lupatelli | economista territoriale | Vice Presidente CAIRE Consorzio |
78 | Robert | Maddalena | architetto | libero professionista – Thiene (VI) |
79 | Alessandro | Maderna | dott.agr. | Specialista progettazione e consulenza ambientale, autorizzazioni e permitting |
80 | Patrizia | Malgieri | architetto | TRT Trasporti e Territorio – Milano |
81 | Giorgia | Mancinelli | ingegnere | funzionario tecnico del Comune di Rimini |
82 | Giovanni | Mandelli | architetto | servizio Mobilità Sostenibile – Comune di Reggio Emilia |
83 | Paolo | Maneo | urbanista | libero professionista |
84 | Andrea | Marella | ingegnere | Trafficlab – Alba (CN) |
85 | Alberto | Marescotti | architetto | Comune di Padova |
86 | Giulia | Maroni | architetto | tecnico esperto in mobilità sostenibile – Città metropolitana di Bologna |
87 | Italo Roberto | Maroni | architetto | urbanista |
88 | Angelo | Martino | ingegnere | TRT Trasporti e Territorio – Milano |
89 | Silvia | Mazza | geografa | esperta mobilità sostenibile |
90 | Francesco | Mazza | ingegnere | AIRIS Srl – Ingegneria per l’ambiente – Modena |
91 | Eduardo | Missoni | medico | docente salute globale e sviluppo SDA Bocconi e Un.Milano Bicocca |
92 | Valerio | Montieri | architetto | libero professionista – Milano |
93 | Massimo G. | Moro | dottore in giurisprudenza | coordinatore Centro Studi FIAB |
94 | Danilo | Odetto | architetto | libero professionista – Torino |
95 | Jacopo | Ognibene | architetto | NET Engineering |
96 | Lorenzo | Pagliano | fisico | professore associato di Fisica dell’Edificio – Politecnico Milano |
97 | Federico | Parolotto | architetto | Ceo MIC-Mobility In Chain |
98 | Marco | Passigato | ingegnere | Coordinatore didattico corso EPMC – Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica di UniVr |
99 | Carla | Poloniato | ingegnere | Funzionario Settore mobilità – Comune di Vicenza |
100 | Marco | Ponti | architetto economista | Responsabile di BRT onlus (Bridges Research Trust) |
101 | Davide | Prandini | architetto | funzionario tecnico pubblica amministrazione – Maranello (MO) |
102 | Edoardo | Preger | architetto | urbanista – Cesena |
103 | Chiara | Quinzii | architetto urbanista | libera professionista – Milano |
104 | Lucia | Ratti | architetto | ex funzionario Direzione Trasorti e Mobilità Sostenibile – Regione Lombardia |
105 | Andrea | Remoto | geometra | libero professionista – Avigliana (TO) |
106 | Giulio | Rigotti | architetto | Coop.Arch G1 – Novara |
107 | Riccardo | Rocco | architetto | libero professionista. Presidente Commissione Paesaggio Comune di Sesto San Giovanni |
108 | Gianni | Rondinella | urbanista | professore di Pianificazione della mobilità, Università Europea di Madrid |
109 | Guido | Rossi | Ingegnere | Dottore di ricerca in ingegneria dei trasporti e libero professionista – Verona |
110 | Paolo | Ruffino | urbanista, economista | Consulente politiche di mobilità, trasporti e sviluppo territoriale |
111 | Nicola | Sacco | professore | Ordinario di Trasporti presso l’Università degli Studi di Genova |
112 | Ivan | Saracca | ingegnere | libero professionista – Busseto (PR) |
113 | Stefano | Sbardella | ingegnere | dirigente Comune di Brescia |
114 | Joerg | Schweizer | ingegnere | ricercatore e docente in Transport System Design and Planning presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, Università di Bologna. |
115 | Francesco | Seneci | Ingegnere | CEO e Direttore Tecnico NetMobilitty srl |
116 | Giancarlo | Sgubbi | ingegnere | dirigente Unità intermedia Rete tram e piani e progetti per la mobilità sostenibile – Comune di Bologna |
117 | Marco | Stagni | ingegnere | libero professionista – Bologna |
118 | Claudia | Stanzani | architetto | pianificazione Territoriale e Urbanistica – Comune di Castelfranco Emilia |
119 | Chiara | Taiariol | ingegnere | META srl – Monza |
120 | Davide | Tessarollo | ingegnere | libero professionista Milano |
121 | Samuel | Tolentino | dottore in ingegneria | META srl – Monza |
122 | Luigi | Torriani | matematico | analista dei trasporti |
123 | Alessandro | Trevisan | architetto | libero professionista – Voghera |
124 | Claudio | Troisi | ingegnere | docente a contratto di Pianificazione dei Trasporti presso l’Università Telematica “Giustino Fortunato” |
125 | Stefano | Vaudagna | ingegnere | libero professionista – Ciriè (TO) |
126 | Luca | Velo | architetto | Ricercatore in Urbanistica IUAV Venezia |
127 | Lorenzo | Vignono | ingegnere | esperto mobilità ciclabile SERTEC – Lorenzè (TO) |
128 | Mario | Zambrini | esperto ambientale | direttore Ambiente Italia – Milano |
129 | Federico | Zanfi | architetto | professore associato DAStU – Politecnico Milano |
130 | Giulio | Zilli | Pianificatore territoriale | libero professionista – Milano |
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Che posso dire, da tecnico con estrazione simile, ma virato da tempo nel mondo dell’energia: Bravi !!!
Mi auguro che almeno un po’ li ascoltino anche perché sono sicuro che al MIT ci siano tecnici altrettanto competenti.
Mi associo alla tua nota sul rispetto delle competenze di professionisti di qualsiasi estrazione avvocati, medici, agronomi ecc. in qualsiasi situazione. Sono argomenti seri, non da bar, o domini la materia o stai zitto. Il problema è che qualcuno scrive anche, e chi legge non ha un livello culturale per capire se la fonte è autorevole o no. Me compreso, ma almeno qualche sospetto mi viene e se voglio sono in grado, entro certi limiti, di approfondire. Mi fermo qui. Buone e sicure pedalate !