René Herse Switchback Hill, a cura di Paolo Mori
Un altro test curato da Paolo Mori, ciclista appassionato, tecnico e capace di soppesare le virgole dei miei articoli.
Il mio lettore ideale.
Per questo e non solo accolgo sempre con gran piacere ogni sua collaborazione.
Va subito al punto, non si perde in mille chiacchiere come me, ha curiosità e competenza.
Se diventa meno anglofilo e migliora con le foto, lo assumo 😀
Ma no scherzo; Paolo è buona penna, se considero che questi sono i suoi primi articoli e li confronto con quelli che diventavano coriandoli quando mi affacciai trent’anni fa al mondo del giornalismo ne esce decisamente vittorioso.
Questo test è interessante, nella prima bozza c’era un punto poco chiaro. Ne abbiamo discusso per renderlo più chiaro, un reciproco scambio di informazioni dove ho capito che Paolo ne sa più di quanto mostra.
E anche questo è un pregio, solo chi ha nessuna conoscenza pontifica certezze.
Magari passano pure per esperti, ben più di chi realmente conosce. Ma alla prova dei fatti lo vedi che è tutto fumo.
Paolo invece è tutto arrosto, quindi addentiamo il suo test.
Presentazione
Dopo essermi innamorato dei copertoncini René Herse in versione standard non ho resistito alla tentazione di farmi regalare (eh, sì, il peso sul portafoglio non è del tutto indifferente…) una coppia di René Herse extralight. Stessa taglia della versione precedente, quindi 48x650b, i capostipiti della rinascita di questo formato per uso stradale: gli Switchback Hill (SBH per brevità).
Sebbene stradali, queste gomme non sono slick: hanno un battistrada con zone ben definite. La parte centrale a righe parallele al senso di marcia funziona da indicatore di usura, le righe dovrebbero essere consumate a circa metà della vita utile. I fianchi, a “chevron”, sono pensati per massimizzare i punti di contatto o “interlacciamento” tra gomma e asfalto per aumentare il grip in curva, specialmente sul bagnato.
La carcassa è evidentemente più soffice della versione standard quando confrontati direttamente e anche visivamente si nota la ridotta copertura in gomma sui fianchi: la trama è molto esposta.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Complimenti per l’articolo, mi ero perso queta prova. Eroica la Kona nel fango
Grazie! Quella foto è il risultato dell’ennesimo errore ad un incrocio e dell’ostinazione a non voler tornare indietro 😀
Qualcuno mi sa indicare uno shop online europeo dove si possono acquistare le gomme René Herse? Sarei interessato alle versioni per 26″. Personalmente ho trovato solo questi:
– https://dailybreadcycles.de
– https://www.2-11cycles.fr
Io ho acquistato dal primo, tutto in ordine. Ho visto che hanno a magazzino i Rat Trap in tutte le versioni al momento, non i nuovi Humptulip Ridge.
Dubito ci siano molti altri distributori in Europa…
Presi 😉
Grazie per la risposta.