Obbligo assicurazione e-bike, ho qualche dubbio

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Come vi ho raccontato ieri, in un Consiglio dei Ministri concluso a tarda ora il Governo avrebbe deciso l’obbligo assicurativo per monopattini, e-bike e in generale “veicoli elettrici leggeri”.

Perché lo virgoletto lo spiego fra poco.

Una nota di agenzia lanciata alla mezzanotte mi informava testualmente della indicazione anche per le e-bike.

Ora se ti abboni alle agenzie di stampa per essere informato ti fidi, è ovvio non sei sul posto, però controlli. E infatti nella giornata di ieri, seppur di malavoglia, ho verificato e nel testo ufficioso si parla di veicoli elettrici leggeri.

Che però non sono le e-bike; che però, mi assicurano dall’agenzia di stampa, sono state citate; di cui però non trovo traccia.

Una e-bike non è un veicolo elettrico leggero, perché non ha esclusiva propulsione elettrica. Un monopattino si, un quadriciclo leggero si (pensiamo a quelli usati negli aeroporti).

Una e-bike si muove di gamba, non ha una funzione o un comando che possa escludere la pedalata andando solo di motore (quelle tarocche che vediamo sfrecciare a ben oltre i 25km/h non sono e-bike…), non ha un accumulatore (la batteria di e-bike non lo è, mi hanno spiegato tecnici del settore) insomma, il ministro le ha tirate in ballo a sua insaputa o le ha messe in mezzo senza sapere di cosa parlava?

E poi chiedo: ma se tolgo la batteria e vado in giro così, di gambe, è sempre una e-bike? 

A quanto mi comunicano, non ci stanno capendo granché nemmeno le associazioni di categoria.

Oltre questa palese incapacità dell’attuale governo, rilevo la malafede.

Perché come ho detto ieri, affermare di stare recependo una direttiva UE è falso. E’ solo un modo per evitare il dibattito parlamentare e scaricare le colpe sull’Unione Europea.

Infatti la direttiva di cui questo nostro governo si fa scudo non impone alcun obbligo agli Stati membri di introdurre una assicurazione RC.

Per niente, anzi all’epoca fu criticata proprio perché lasciava mano libera a ogni Stato di decidere se introdurre l’obbligo o meno.

Ma non basta: la direttiva UE esclude proprio le e-bike.

Quindi affermare che questa assicurazione obbligatoria arriva perché “ce lo impone l’Europa” è una menzogna, pronunciata nella piena consapevolezza che sia falso.

Certo, c’è pure la possibilità di assoluta ignoranza, e visto il livello medio direi che può stare, ma non credo sia questo il caso.

Comunque, per capire davvero come stanno le cose servirebbe il documento originale del Consiglio dei Ministri, al momento indisponibile, per vedere se nero su bianco sono citate le e-bike o è stato solo uno scivolone a chiacchiere (come quello di Salvini in Parlamento un paio di mesi fa) oppure una errata nota di agenzia.

La stampa generalista si affida alle stesse agenzie che uso io, quindi alla fine le fonti attuali sono identiche e non resta che aspettare.

Credo proprio per questa incertezza al momento non abbiamo prese di posizione ufficiali delle associazioni di categoria, soprattutto quelle che tutelano i costruttori. Perché al di là della conclamata simpatia del Presidente di Confindustria per il capo di questo governo, l’obbligo di RC sulle e-bike sarà una mazzata per un settore che muove miliardi di euro.

Credo però che in giornata qualcosa arriverà, bisogna tenere d’occhio Ancma. 

Di mio aggiungo solo per quelli che l’obbligo c’è anche in altre Nazioni europee, chiedo: anche lì esistono veri e propri cartelli, zone dove assicurarsi è proibitivo con la scusa dei falsi sinistri, polizze strutturate per comprimere ai limiti di legge ogni diritto dell’assicurato?

Vabbè, io aspetto che smetta di piovere e me ne vò a far girare le zampette, così vediamo come vanno ‘stè gommine slick che ho in prova sul bagnato. Chemetoccafà…

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">Lorenzo</cite>

    Grazie per tenerci aggiornati .
    Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    io propenderei più per l’ignoranza, caratteristica che molti in parlamento hanno dimostrato di possedere. In ogni caso questo termine “veicolo elettrico leggero” mi ha fatto venire in mente una pubblicità vista tempo fa su una TV locale, qui mostravano uno scooter elettrico da utilizzare in città, senza casco, senza targa, senza assicurazione e senza bollo. A mio avviso una cosa assurda, ma evidentemente fino ad oggi legale, forse faceva parte di quelle categorie di veicoli che vediamo spesso usare da anziani che si muovono a bassa velocità… Come dici tu non si capisce niente di cosa intendono. Io sono pessimista, può esserci anche un movimento dal basso che promuove la bici è una vita più sostenibile, ma se a chi comanda non importa?

  • <cite class="fn">Moresco</cite>

    Il solito pasticcio all’italiana.
    Che poi siano in malafede o ignoranti non cambia niente. Vadano a casa

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